Quali mercati hanno guadagnato di più. In questo contesto quattro replicanti per puntare sul settore (meglio con un Pac) scegliendo sottostanti a minore rischio. Inoltre tre Etf dei mercati finora più performanti da inizio anno.
Hot markets
Il rendiconto è particolarmente favorevole: da inizio gennaio quasi tutte le Borse emergenti hanno registrato il segno più, con la sola esclusione del Cnx Nifty indiano, che ha perso l’1,3% dopo però dieci anni di una corsa sfrenata. Tutte le altre si sono mosse in positivo, confermando le previsioni di chi vedeva nel 2019 l’annata del riscatto, complici molti fattori. Cominciamo da chi ha primeggiato, escludendo i mercati marginali, quale Venezuela, una storia di forzature dovute a situazioni particolari, ed Egitto.
1°) |
Turchia (Istanbul Stock Exchange Index) |
+12,5% |
2°) |
Argentina (Buenos Aires Merval Index) |
+11,8% |
3°) |
Brasile (Bovespa Sao Paulo Stock Index) |
+11,0% |
4°) |
Arabia Saudita (Saudi Stock Exchange Index) |
+10,2% |
5°) |
Cina (CSI 300 Shanghai Shenzhen) |
+7,6% |
6°) |
Filippine (Psei Index) |
+5,9% |
Seguono altre piazze livellate sotto il 5%.
Questo è il recentissimo passato. E per il resto dell’anno dove si può guadagnare in Borsa? Prima di analizzare alcuni Etf emerging sentiamo qualche opinione.
Per Pictet l'unica area che dovrebbe andare meglio rispetto al 2018 sarà l'America Latina. Brasile, Cile, Colombia e Perù in particolare sono i mercati più promettenti in termini di accelerazione della crescita.
Per Gam Investments è consigliabile guardare a due Paesi. Brasile e Russia. In Brasile, lo scenario economico dovrebbe essere molto favorevole per l’azionario, soprattutto grazie al nuovo governo considerato amico delle imprese. Il mercato ha cambiato direzione, la fiducia dei consumatori è migliorata, i tassi di interesse sono scesi e le valutazioni nel complesso convenienti. Si guardia alla Russia per motivi analoghi, indipendentemente dall’eventualità che siano imposte nuove sanzioni economiche.
Se il contesto è positivo, ecco come costruire un portafoglio di Etf sull’intero comparto emerging markets, scegliendo quelli che nell’ultimo anno hanno fatto meglio e che assicurano maggiori potenzialità di tenuta poiché appartengono a una categoria a più basso rischio per la loro stessa struttura. Con cui guadagnare in Borsa in un’ottica di diversificazione puntando su un piano di accumulo di medio/lungo termine.
Denominazione |
Isin |
Valuta |
Dividendi |
Ter |
iShares EM Minimum Volatility |
IE00B8KGV557 |
Usd |
No |
0,40% |
Invesco EM High Div. Low Vol. |
IE00BYYXBF44 |
Usd |
Sì |
0,49% |
Ossiam EM Minim Variance € |
LU0705291903 |
Eur |
No |
0,75% |
WisdomTree EM SmallCap Div. |
IE00BQZJBM26 |
Usd |
Sì |
0,54% |
L’iShares Minimum Volatility replica azioni di tutto il mondo emerging a bassa volatilità: sta entrando in area di massimi storici, il che rappresenta il maggiore rischio assieme alla valuta di denominazione, l’Usd. Performance a 1 anno +7,6%.
L’Invesco High Dividend Low Volatility replica i cento titoli azionari a maggiore rendimento da dividendi e a più bassa volatilità dell’indice Ftse Emerging. Un rischio è costituito dalla valuta di denominazione, l’Usd. Performance a 1 anno +0,3% - da inizio 2019 +7,7% - Rendimento attuale da dividendo 5,1%.
L’Ossiam High Dividend Low Variance replica un portafoglio ottimizzato che comprende una selezione di azioni la cui volatilità è tra le più basse del mondo emerging e le cui correlazioni storiche sono abbastanza moderate, così da permettere una riduzione dei rischi. La classe in euro è logicamente denominata in una valuta diversa da quella dell’indice replicato, il che implica che le variazioni dei valori di cambio potrebbero avere effetti sulle prestazioni. Performance a 1 anno +3,9% - da inizio 2019 +4,2%.
Il WisdomTree EM SmallCap Dividend replica un paniere di titoli azionari dei mercati emergenti a bassa capitalizzazione con elevato rendimento da dividendi. Performance a 1 anno +3,9% - da inizio 2019 +3,95% - Rendimento attuale da dividendo 3,3%.
Quattro Etf quindi per una strategia di acquisti frazionati nel tempo con una parziale aspettativa anche di rendimenti da dividendi. Analizziamo ora tre Etf per guadagnare in Borsa con i mercati più esuberanti nella prima parte del 2019, ovvero Turchia, Brasile e sud America in generale.
Denominazione |
Isin |
Valuta |
Dividendi |
Ter |
iShares Msci Turkey |
IE00B1FZS574 |
Usd |
Sì |
0,74% |
Analisi grafica: il movimento rialzista prosegue dallo scorso settembre, sebbene con alcune fasi correttive. Avvicinatosi alla resistenza dei 16,12 euro si è vista un po’ di debolezza ma è importante la tenuta della m.m. 200, che dopo una lunga fase di discesa sta cercando di appiattirsi. Determinante la successiva resistenza dei 18,96. Ancora ampi i margini per una stabilizzazione verso i valori medi del passato.
-------------------------------
Denominazione |
Isin |
Valuta |
Dividendi |
Ter |
Lyxor Brazil (Ibovespa) |
FR0010408799 |
Eur |
No |
0,65% |
Analisi grafica: la decisa rottura all’insù di un triplo massimo delineatosi nel marzo 2017, poi nel febbraio 2018 e infine di nuovo a gennaio 2019 conferma un canale rialzista che potrebbe puntare verso i 22 euro, contro la chiusura venerdì a 20,5 euro (+3,4% nella sola seduta). Attenzione però alla formazione in corso di un triangolo che occorrerà determinare se di continuazione o di inversione.
-------------------------------
Denominazione |
Isin |
Valuta |
Dividendi |
Ter |
Amundi Msci Latin America |
LU1681045024 |
Eur |
No |
0,20% |
Analisi grafica: in questo caso la rottura è di un doppio massimo a 14,07 euro contro la chiusura venerdì a 14,19. Situazione grafica abbastanza simile a quella del Brasile, che ha un peso importante sull’Etf riferito ai mercati sudamericani in generale, incidendo per il 62,6% contro il 22% del Messico e l’8,7% del Cile. Seguono con piccole quote Colombia e Perù.