Brutto sintomo. Gli analisti cercano di anticipare le notizie guardando all'evoluzione del business, ai risultati delle precedenti trimestrali, alle possibilità di futuri sviluppi.
Ma il mercato li strapazza reagendo con perdite insolite a spettacolosi annunci che in altri tempi avrebbero messo le ali alle quotazioni. Prova indubbia di un mercato allo stremo.Oltre che di certe speculazioni.
Prendiamo due clamorose situazioni sulle quali (per fortuna) non avevamo lanciato alcun buy per l'inserimento nel portafoglio a scarso rischio.
Azione I Grandi Viaggi hanno portato tre settimane fa l'utile da 0,5 a 1,3 milioni e l'azione ha subito perso il 10%.
Azione Reno de Medici comunica quest'oggi che l'utile è salito da 14,6 a 27,2 milioni(+86,5%), l'ebit del 67%.....ed il mercato fa chiudere il titolo con un - 3%. Eppure a questi prezzi una società con componente positiva reddituale, come testimoniato dai risultati, mostra un P/E di 10. Di certo non cara....
Ovvio che queste due azioni rimangono sotto stretta osservazioone. La prima per la differenza tra il valore dei villaggi turistici posseduti e la capitalizzazione di borsa (oltre al fascino del turismo testimoniato dalla forte puntata di Tamburi su Alpitour).
La seconda, Reno de Medici, per un rapporto molto basso di p/e ed una quotazione ancora molto lontana dal massimo del 2018 di 1,15 euro (ora 0,74)
Ma come tutte le cose che avvengono in borsa questa isterica reazione ci ha confermato che quando le azioni si muovono nei due giorni precedenti all'annuncio con ottimi rialzi, come accaduto per questi due valori, qualcosa bolle in pentola. Sia per la speranza di molti gestori che dopo l'annuncio positivo una valanga di day-trader si butti sul titolo, sia per (noi non ci crediamo ma ricordiamo cosa disse Andreotti) per voci di corridoio.
Chi punta perciò su comunicazioni molto positive non deve comperare a poche ore dall'annuncio perché gli acquisti delle precedenti ore mostra l'arroccamento di molti speculatori su questo valore. Acquisti solitamente fatti con la logica del "mordi e fuggi", pronti ad essere liquidati dopo poche ore. Se l'annuncio arriva mentre il mercato perde quota (come oggi) l'operazione speculativa trova un altro ostacolo oltre al sovraccarico speculativo formatosi e il conseguente ipercomprato. Tutto questo naturalmente ricordando inoltre il famoso e sempre valido proverbio che aleggia da sempre in borsa: SELL ON NEWS.
Lasciamo perciò smaltire l'enorme ipercomprato che indubbiamente è spesso presente e che infuenza negativamente il dopo-annuncio. Poi torneremo ad esaminare i valori spesso ingiustamente castigati nonostante risultati esaltanti.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)