Dopo il pesante rosso dell'ultimo trimestre 2018 per la quasi totalità delle Borse mondiali (con rarissime eccezioni, ad esempio la borsa brasiliana), il nuovo anno si apre all’insegna dell’ottimismo, con uno dei migliori rally da molto tempo a questa parte. Al di là delle previsioni che possiamo fare sull'evoluzione futura dell’azionario, rimane il fatto che le Borse sull’ottovolante devono spingere a lavorare sulla composizione dei portafogli, per accrescerne la diversificazione. E come veniamo indicando da alcuni mesi, le materie prime, non essendo perfettamente correlate con l’asset class azionaria o obbligazionaria, rappresentano un’alternativa interessante, almeno per una componente del proprio portafoglio.
Tra le materie prime che si sono distinte in positivo negli ultimi mesi ci sono sicuramente i preziosi, tra cui i classici Oro e Argento ma anche, e ancora di più, il palladio, che ha utilizzi industriali importanti per le marmitte cataliche. È interessante osservare che i preziosi sono saliti con forza nell’ultimo trimestre del 2018, in ottica di bene rifugio a fronte di Borse in caduta libera, ma hanno continuato a salire anche nel corso del mese di gennaio, nonostante il forte rally dell’azionario. Forse perché gli investitori temono che il rialzo azionario abbia le gambe corte? Oppure perché si teme uno storno del dollaro Usa, stabile da mesi sui massimi ma indebolito in prospettiva dall’atteggamento più dovish assunto dalla Fed nelle ultime settimane?
Graficamente il palladio ha effettuato un leggero storno dai massimi toccati due settimane orsono, in quella che appare una fisiologica e salutare pausa prima di una probabile ripresa del trend dominante, che rimane stabilmente rialzista.
Sulla Borsa italiana si può facilmente investire sul Palladio attraverso un ETC con rischio credito praticamente nullo visto che è garantito dal sottostante “fisico”: mi riferisco all’ETC con ticker PHPD (PC: 112,60; cfr. Grafico) dove l’iniziale “PH” sta appunto per “phisical”.
In considerazione dell’elevata volatilità del palladio, si raccomanda di mantenere un’esposizione complessiva contenuta..
NB: in termini di liquidità occorre ricordare che gli ETC sulle materie prime, con poche eccezioni, hanno scambi contenuti, che li rendono inadeguati per un’attività di trading, ma sono comunque adatti per investimenti per controvalori limitati (alcune migliaia di euro). È opportuno entrare su tali strumenti in modo graduale, secondo la logica del piano di accumulo, diversificando su molte materie prime differenti e con un obiettivo di investimento complessivo comunque contenuto (max il 10% del proprio portafoglio), ragionando su orizzonti plurimensili.
Alla prossima settimana per nuovi spunti di acquisto su altre materie prime!
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)