Leggevo un articolo di Mark Hulbert su MarketWatch.com, forse uno dei pochi analisti quant che davvero vale la pena di seguire, il quale spiegava come il Rally di Natale statisticamente viene il giorno dopo Natale o in prossimità dello stesso e mai prima. Questo almeno a Wall Street. Diciamo che quest’anno è stato davvero un caso esemplare perché il breakout dei massimo lo abbiamo avuto due giorni prima della vigilia di Natale. E ora che tutti sono a sciare ecco che il torello scalpita in Borsa.
Per noi italiani alla fine la storia è sempre la stessa: siamo sotto il livello magico di 26.890 del Ftse All Share e sarà certo difficile romperlo ma siccome ci siamo a un tiro di schioppo diciamo che non ci sarà troppo da aspettare.
A livello di breath di mercato (MC Clellan) ci stiamo posizionando nell’area di ipercomprato e quindi dobbiamo stare molto attenti e lo stesso con il Money Flow Index.
Francamente non riesco a capire come il nostro indice possa rompere la resistenza che lo contiene da 10 anni in una situazione come questa ma dobbiamo sempre ricordarci che la Borsa anticipa l’economia di 6 mesi almeno.
E se ora si parla di rallentamento dell’economia la Borsa già pensa al recupero.
Per fortuna per come siamo fatti noi lo decideremo quando vedremo il breakout. Per il momento dobbiamo tenere ben presente che siamo sul tetto della congestione decennale ed è più probabile il ritracciamento verso il minimo della stessa che la rottura.
Se sarà rottura ci siamo attrezzati e ci attrezzeremo.
Stamattina mi sentivo in colpa su El.En su cui siamo stati stoppati l’ultimo giro ed ero ansioso di recuperare. Però vedo una barra di scarico oggi e quindi soprassediamo.
Proprio per la mancanza di breath non abbiamo molte idee, se non quelle ovviamente che verranno a tutti voi guardando la tabella dei migliori del mercato: Mondo TV è una lotteria e non c’è bisogno che lo scriviamo, D’Amico e BE troppo presto prenderle.
Al prossimo giro.