Date certe premesse, in analisi tecnica, è facile trarre determinate conclusioni. Il problema non sono quindi le conclusioni, bensì le premesse. Mi sono preso ben due giorni di silenzio dopo la barra di venerdì scorso perché è una barra che può dire tutto e solo con il senno del poi avrei potuto avere ragione. Può dire ad esempio che è stata una colossale trappola per Tori, ovvero un movimento di apertura quando i prezzi sono labili destinato a catturare qualche credulone che pensava fossimo tornati al 1997. Può dire che è stato un movimento dettato da qualcosa di inaspettato avvenuto nella seduta di Wall Street quando la Borsa italiana era chiusa. Può dire tutto e può dire niente. Ma non può dire certamente che le elezioni del Regno Unito abbiano potuto avere un tale effetto sul nostro listino. Se consideriamo gli altri indici europei vediamo che ormai sono tutti in breakout dei massimi e attualmente il breakout regge. Mentre noi continuiamo ad essere sotto il punto di massimo. E questo dopo il trappolone al rialzo.
Purtroppo dopo due giorni se vogliamo avere ragione quella barra che riproduciamo qui sotto in intraday può significare soltanto che siamo in una situazione in cui “qualcuno” (ovvero i soliti noti, l’omino nero, le mani forti, the big dogs, the smart money, chiamatela come vi pare, anche gli amici degli amici in omaggio alla compianta DC) ha cercato di spingere l’indice italiano oltre la resistenza della congestione in concomitanza degli altri indici europei senza però riuscirci. O volendo apposta non riuscirci per creare un enorme trappolone per Tori. E loro comprare a mani basse proprio mentre tutti in serata uscivano in stop.
E questo non è bello perché significa che il mercato italiano è in mano a pochi amici degli amici che fanno e disfanno quello che vogliono. Come certe brutte storie del calcio che ti fanno odiare lo sport, ecco … anche per chi come me non capisce niente di calcio questo è un paragone calzante.
Ce la sogniamo noi una Borsa che fa quello che fanno le altre Borse: se così fosse saremmo un Paese normale …
Ma questa è la Borsa che abbiamo e questa è la Borsa che ci dobbiamo tenere.
Se non altro il respiro del mercato non si è ancora fatto affannoso e il MC Clellan ha cambiato direzione dal ribasso al rialzo e quindi il grosso dei titoli tiene …
FERROVIE NORD MILANO: se guardate il GRAFICO daily viene da comprarla domani. In realtà se guardate il monthly vi rendete conto che siamo ancora dentro la banda orizzontale di oscillazione e soprattutto che sul fronte fondamentale non siamo ancora una società con quella “durability” degli utili che piace a noi
FINE FOODS PHARM: rimane uno dei migliori titoli del listino italiano sotto il punto di vista delle prospettive fondamentali. Tecnicamente sta congestionando sul daily.
GRUPPO GREEN POWER: titolo illiquido, quotato all’aim, scambia qualche centinaio di migliaia di euro, ma ha un ROE 2018 al 28,32% e per questo è superiore come ROE al 92.7% delle 800 società classificate dentro il settore “solar industry”. In termini di resistenza finanziaria ha un indicatore “interest rate coverage” di 8.37 e quindi è molto solvibile, anche il debito è solo il 66% dell’equity e il cash copre il 36% del debito.
ILLIMITY BANK: piazziamo il buy in tempi non sospetti, non vorremmo essere sorpresi quatti quatti dai soliti amici … BUY 10.62 STOP
LUVE: sempre bella, ora è in corsa. Obiettivo al prossimo massimo di 14.80. Dati fondamentali positivi (roe 2018 al 10%) ma non stupefacenti. Possibilità di miglioramento in vista ?
NEXI: era da prendere prima, era da prendere ieri, abbiamo dormito due volte. Ma con il senno di poi non ci piace la mancanza di momentum. Arrivata a destinazione ?
POLIGRAFICA SAN FAUSTINO: triangolino di congestione spettacolare
PORTOBELLO: vecchia gloria captata dal ranking quantitativo, ora congestiona sorniona.
WIIT: triangolino gustosissimo, anche se titolo illiquido