Torna sul mercato Tamburi Investment Partners, con l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario con scadenza quinquennale per un importo di 300 Mln Euro. Tamburi, ricordiamo, ha già un bond quotato su MOT che ormai è prossimo alla scadenza, il 14.04.2020, con ISIN IT0005009524 e cedola al 4,75%. Tale bond attualmente quota in area poco sopra pari 101,40 e offre un rendimento intorno allo 0,85%.
Il nuovo bond, senior con scadenza 2024 e ISIN XS2088650051 è stato prezzato in collocamento 99,421 con cedola fissa annuale del 2,50%. Il bond sarà quotato al Luxembourg Stock Exchange per la trattazione sull’Euro MTF Market, e non avrà rating. Stando ad una nota del gruppo l’operazione “ha la finalità di dotare il gruppo TIP di ulteriori e rilevanti risorse finanziarie in modo tale da favorire la prosecuzione della politica di investimenti in imprese eccellenti che desiderano accelerare i propri percorsi di sviluppo e rimborsare il prestito obbligazionario da 100 milioni in scadenza nell’aprile 2020”.
Tanto per non smentire la prassi ormai consolidata di non far più arrivare sul nostro mercato regolamentato (leggasi MOT) i bond che potrebbero interessare anche i piccoli risparmiatori, ecco che questo nuovo bond Tamburi sarà di fatto OTC con lotto 100.000 Euro. Eggià, ma mica poteva finire sul MOT… non ha rating, aiuto aiuto.
Peccato che lo stato patrimoniale di Tamburi faccia invidia a molte società – anche ben più grosse e forse blasonate – con indici di tutto rispetto anche per ciò che riguarda il ritorno degli azionisti e gli obbligazionisti che sottoscrissero il bond ormai in scadenza. Infatti, a novembre 2019 una nota del gruppo informa che il Total Return a 5 anni per gli azionisti TIP è stato del 184,1% cioè vale a dire un ritorno medio del 36,8% su base annua.
Di fatto una piccola perla, come spesso su queste colonne abbiamo avuto modo di commentare, non solo in questa rubrica ma anche quelle a cura di altri colleghi. E così un’altra buona obbligazione ci scappa sotto il naso e in questi tempi di vacche magrissime, sia in termini di rendimenti sia in termini di qualità degli emittenti è piuttosto fastidioso, ma tant’è.
Torniamo alle nostre analisi, con la nostra consueta lettura del mercato obbligazionario attraverso la ZC-Yield Curve. Anche questa settimana prosegue la lieve contrazione dei rendimenti già riscontrata da un paio di settimane a questa parte. I rendimenti sono ora negativi sino alle scadenze 2028; il tratto a lunga scende e si porta in area 0,45% di rendimento contro lo 0,48% della scorsa settimana per le scadenze 2049; anche sulla scadenza a 10 anni si scende un po’ e ci si porta in area 0,04%. La curva nel suo complesso mantiene la ripidità acquisita oramai da qualche tempo rimanendo molto erratica e nervosa nella parte a breve. Scendono marginalmente anche i forward su Euribor 6 mesi che sul tratto a lunga si portano in area 0,88% rispetto ad area 0,89% della scorsa rilevazione, mentre sul tratto a breve ora siamo sempre compressi tra area -0,50% e area -0,40%.
In lieve discesa anche i rendimenti dei decennali (salvo l’Italia…) e spread contro Bund in live salita. Il decennale tedesco si allontana un po’ da area a -0,30% di rendimento e si porta a -0,37%, la Francia scende a -0,06% e l’Irlanda va allo 0,09%. Scendono anche la Spagna che va allo 0,40% di rendimento e il Portogallo che cala a 0,38%; male l’Italia che sale all’1,36%. A livello di spread Vs Bund abbiamo Portogallo, Spagna e Italia rispettivamente a 75 bps, 77 bps e 173 bps.
Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei benchmark decennali dei principali rimangono confermate le dinamiche osservate nelle settimane recenti, e per ora non vi sono ulteriori indicazioni su un eventuale cambio di rotta. Pertanto, su tutte le aree valutarie esaminate il rimbalzo dai minimi di agosto può considerarsi al momento concluso, con rendimenti che si sono allontanati sensibilmente dalle importanti resistenze di medio termine che, come detto nelle precedenti analisi, fungono da spartiacque tra stasi e inversione. Il modello Trendycator si conferma quindi NEUTRAL sull’area BUND con il rendimento del decennale tedesco che torna a scendere e va ora verso area -0,40%, allontanandosi dalla resistenza in area -0,20%. Trendycator rimane ancora SHORT su tutte le altre curve analizzate, con l’area UK che vede il Gilt ripiegare sotto area 0,70% di rendimento; solo il nostro Btp viaggia per i fatti suoi, ma purtroppo è la nostra sorte a causa dei noti e mai risolti problemi di politica interna e credibilità all’estero. Così il nostro decennale va marginalmente sopra area 1,30% di rendimento e continua a puntare la la resistenza a 1,50% di rendimento. Infine, poco mossi i rendimenti USA, con Trendycator che si conferma SHORT sul decennale, stabile nell’intorno di area 1,75% di rendimento.
Bond Weekly Ranking
Riprendiamo l’analisi sotto forma di ranking dei bond con rating sotto l’investment grade, a caccia di idee da rapporto rischio/rendimento un po’ spinto. Il ranking considera i bond in Euro con scadenza dal 01.06.2020 al 31.12.2025, aventi rating da BB+ sino a CCC+ e con rendimento minimo del 4,00% lordo.
ATTENZIONE: si rammenta che i bond High Yield hanno un rischio spesso non trascurabile in termini di Credit Risk, per cui non sono da considerarsi come suggerimenti operativi, bensì come mere segnalazioni che non saranno poi seguite in modo organico. Pertanto, chi decidesse di prendere spunto da tali segnalazioni dovrà poi seguire in via autonoma l’andamento del titolo e le eventuali notizie relative all’emittente, controllando con frequenza il mercato.