Riprendiamo l’analisi del 18 ottobre dove avevamo evidenziato che <<Sui livelli correnti sembrano esserci dei segnali di possibili sviluppi rialzisti sul Rame, non ancora in ottica strategica, certamente, ma per lo meno per un trade di un paio di settimane, il cosiddetto swing trading>>. In effetti il Rame ha messo a segno un rimbalzo di alcuni punti percentuali per poi rintracciare e ora dare nuovi possibili segnali di risalita.
Prendiamo in considerazione ancora l’ETC con ticker COPA (PC: 22,130) quotato sulla Borsa di Milano. Ha come benchmark di riferimento il Bloomberg Copper Subindex Total Return, con un rischio credito controparte minimo in quanto è collateralizzato al 100% da titoli eleggibili.
Sui livelli correnti sembrano ritornare gli acquisti, che potrebbero riportare il Rame verso i picchi a ridosso di 22,71 registrati il 7 novembre: sopra la resistenza in area 22,75-23,00 si avrebbe poi un impulso rialzista più interessante che riproporrebbe il test dei massimi di metà aprile a ridosso di 24,50. L’importante è che le quotazioni si mantengano ora al di sopra del supporto a 21,50 (cfr. Grafico allegato).
Il punto dolente per la maggior parte degli ETC quotati su Borsa italiana rimangono ovviamente i volumi, in genere modesti: anche per il rame si parla di decine o poche centinaia di migliaia di euro scambiate al giorno, con rari picchi che difficilmente arrivano al milione di euro. Ciò rende impossibile impostare trade per controvalori importanti; anche lo spread denaro-lettera che tende ovviamente ad allargarsi dal lato dove il mercato sta andando rende di fatto impossibile un’operatività troppo veloce e per importi elevati.
Si consiglia quindi di entrare con importi contenuti, poche migliaia di euro, con un orizzonte di riferimento di alcune settimane.
Sulle altre materie prime prosegue la forza del Cacao (COCO), di cui parleremo la prossima settimana.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)