Pur con yield tirati, si guarda alle emissioni nella nostra divisa, protagonista della seduta di Borsa. Bene Ivs, giù Autostrade. Su Tlx in primo piano l’Argentina 2117 in $. Il green della società triestina debutta su ExtraMot.
Cedole & dividendi
Mercato oggi molto attivo sul segmento euro, malgrado i rendimenti minimali.
Iniziamo da Ivs. Le vendite della 3% 2026 (Isin XS2049317808 – taglio 1.000) si sono stoppate nel fine seduta dello scorso venerdì e gli acquisti hanno ripreso con regolarità nell’ottava in corsa, con una quotazione che non solo ha rotto quota 102 ma è salita progressivamente a 102,6. Le volatilità intraday si sono attenuate e il rendimento a scadenza su questa quotazione è sceso al 2,58% contro il 2,69% di venerdì. Gli scambi si sono confermati sempre molto attivi, sebbene nel frattempo l’azione Ivs si sia dimostrata debole dal 13 novembre, con una discesa da 9,98 a 9,54 euro. Qual è la barriera di yield su cui il mercato potrebbe attestarsi per il bond? Le prime previsioni portavano proprio a un 2,7%, su cui in effetti si sono avvertite vendite, ma ora il livello si sta spostando verso il 2,5%, corrispondente a una quotazione di 103 euro.
Mercato attivo sull’Autostrade 1,625% Gn23 Eur (Isin IT0005108490 – lotto 1.000) ma nel segno delle vendite. Il titolo è tornato infatti sui 100 contro i 100,7 di ieri. Un quasi -0,7% deriva in parte dalle notizie sulla pubblicazioni di notizie riferite a un report interno della società del 2014 che parlava di rischio crollo per il Ponte Morandi di Genova. I contratti sul Mot sono in effetti aumentati e soprattutto lo sono stati i controvalori.
Sempre dinamico lo zero coupon Comit 98/28 (Isin IT0001200390), in rialzo (+1%) dopo una partenza di seduta timida. I controvalori hanno dimostrato l’intervento sul mercato di non pochi istituzionali, con scambi però frazionati. L’interesse per gli zc è una classica soluzione da collocamenti di liquidità e conferma che il mercato non teme movimenti sui tassi nel breve e medio termine.
Sul primario Igd Siiq (Immobiliare Grande Distribuzione) ha deliberato l'emissione di un bond non subordinato e non convertibile fino a 500 milioni di euro entro il 31 gennaio 2020. Le risorse raccolte serviranno a rifinanziare parzialmente il debito esistente e in particolare due obbligazioni: quella da 300 milioni con scadenza 31 maggio 2021 e quella da 162 milioni con scadenza 21 aprile 2022. Scopo dell'operazione, sottolinea la stessa società è principalmente di ridurre il costo del debito e di allungare le scadenze finanziarie in essere, messaggio scontato ma non proprio positivo. La maturity 28/11/2024 si avvicina infatti troppo a quelle delle emissioni richiamate. Il rendimento è stato fissato a 250 punti base sul midswap, dopo prime indicazioni in area +275 poi riviste a +255.
Nettamente leader su Tlx i bancari, con però in rialzo gli Argentina e in particolare il Matusalemme 2117 (Isin US040114HN39 – taglio 1.000 - valuta Usd) salito del 7%, in seguito a ricollocamenti su uno dei titoli più speculativi del mercato quotato in Italia. Il ritorno sopra quota 40 costituisce un segnale di relativa calma in attesa delle evoluzioni politiche a Buenos Aires annunciate per fine anno.
Infine esordisce sull’ExtraMot il Generali Green 2,124% scadenza 2030 subordinato Tier 2 in euro (Isin XS2056491587 – taglio 100.000), destinato a operatori qualificati, che si aggiunge al segmento dei green bond, ora al numero di 80 strumenti quotati, di cui 20 ammissioni avvenute nel 2019. La prima seduta è stata però priva di scambi.