Ottobre è un mese che fa paura. Guido Bellosta cita spesso la ferale “liquidazione dei morti” ovvero il venerdì della terza settimana di ottobre quando ancora esistevano i riporti e il mese borsistico per gli scoperti. Statisticamente ottobre è un mese ribassista prima della scorpacciata di fine anno. I crack borsistici del 1929, 1987 e 2007 fanno ancora tremare gli investitori perché appunto sono avvenuti di ottobre.
Che ci porta questo ottobre ?
Il sentiment di mercato negli USA è negativo e la crescita sta tornando verso il suo trend naturale. Quindi prima eravamo sopra la media ora stiamo raggiungendo la media. Gli occupati USA sembrano calare e la Fed taglia i tassi. Aria di recessione ? Non lo sappiamo non siamo macroeconomisti e non ci mai piaciuto questo lavoro.
Noi consideriamo una cosa: gli indici USA TECNICAMENTE (notate il maiuscolo) non mostrano nessun cedimento. Potrebbero tranquillamente scendere di un 10% e faremmo fatica a dire che esiste un trend al ribasso, potremmo solo scrivere che siamo dentro una lunga congestione.
La Borsa USA risale in fretta dopo i crack.
Quella italiana ormai è immobile e al massimo vediamo una discesa verso il fondo della congestione di 21.000 del Ftse All Share senza cambiare il quadro di sostanziale immobilità del nostro listino.
Molte azioni stanno tornando convenienti e una discesa a 21.000 non farebbe che rafforzare il potenziale rialzista.
Boh, per il momento non riusciamo a preoccuparci nemmeno se ci sforziamo.
Spettacolare il trade su Banca Generali con il sistema delle azioni sul Ftse MIB 40: è riuscito a vendere subito dopo avere acquistato portando a casa la pagnotta.
Come equity line siamo sui massimi storici. Chapeau !