1) Atlantia ha chiuso l'anno orribile con una perdita del 31%. Le ragioni ovviamente risalgono al disastro del 14 agosto ma l'analisi della perdita sorprende se si paragona tale percentuale a quanto perso da ASTM (circa -27) o alla controllante SIAS (-21%) in un anno.
Queste due non hanno vissuto la disgrazia di Genova, ma sono state coinvolte probabilmente dalle polemiche sulle modalità delle concessioni.
Atlantia crollata in poche settimane da 28 a 18 euro ha poi trovato una solidissima base attorno a tale livello. Forse la tenuta è stata causata dai rastrellamenti di Lazad,che ha superato il 5% del capitale.
Nel frattempo i target delle banche d'affari, pur scesi, sono ancora molto più alti delle attuali quotazioni: JPMorgan (5/12) 23 euro, Akros (12/11) 22 euro, Kepler 12/11 20,5 euro.
Atlantia infatti non è solo il simbolo di un ponte drammaticamente crollato, ma una entità che tra investimenti all'estero e interessi massicci in altri settori macina utili su molti fronti. Questa deve essere stata la ragione che ha spinto Lazar ad intervenire su un titolo che è di difficile valutazione viste le discussione tra la società ed il governo.
L'unica stranezza è il comportamento delle autostrade del gruppo Gavio che hanno quasi accompagnato Atlantia nel crac azionario nonostante, per fortuna, non abbiano segnalato niente di negativo.
2) Nel settore elle OPA è scattata la quarta operazione. Gli americani hanno comperato SMRE quotata su AIM e lanceranno una OPA a 6 euro. Le ciambelle non riescono sempre con il buco in quanto SMRE quotava oltre tale valore ed i soci saranno estremamente delusi da questa fissazione di prezzo.
Ma nel settore delle OPA in attesa di lancio segnaliamo l'improvviso piccolo balzo di Parmalat, oggetto di OPA a 2,85 da Lactalis in attesa di lancio. Dopo aver languito tra 2.84 e 2.85 euro, l'azione ha bucato quota 2,90 permettendo ai vecchi soci di uscire con un insperato utile del 2%, visto che erano praticamente obbligati a consegnare le azioni a 2,85 euro. Tutto è possibile in borsa. Anche una lotta all'ultima azione. Ma Lactalis ha il coltello nelle mani e conosciamo la ritrosia dei francesi nell'alzare i prezzi delle OPA o nel delistare (Edison). Quindi forse è meglio sfruttare questo balzo per chi ne avesse ancora. Un piccolo regalo è raro sui valori controllati dai francesi....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)