Torniamo sulla deludentissima reazione del mercato alla notizia dei risultati dell'azione I Grandi Viaggi. Avevamo giocato una pizza scommettendo che gli stessi potessero essere positivi.
I dati, da noi estrapolati su scala annuale rispetto ai 9 mesi, ce l'avevano poi infatti confermato: Ricavi saliti da 56,2 a 61,3 milioni, ebitda da 5,5 a 6,1 milioni (forse speravamo un filo di più), Ebit da 1,5 a 2,3 milioni, risultato netto da 0,5 a 1,3 milioni.
Villaggi di proprietà con un incremento di fatturato del 10% (+ 3,94 milioni), fatturato tour operating +61,4%.
Unica pecca: margini stabili.
Si pensa che i risultati del 4 trimestre siano stati temperati dalla imputazione di spese caricate su tale solo trimestre..
Unica nota criticabile e sulla quale chiederemo dettagli in assemblea è rappresentata dall'entità delle spese di consulenza pari a 1,5 milioni. Una cifra estremamente elevata, come prima impressione e superiori allo stesso incrementato utile, per una società con un ebitda di 6,1 milioni, cifra inoltre che da anni è presente nei conti sociali ed ha inciso per oltre 7 milioni in 5 anni. Queste spese, se decurtate o azzerate, avrebbero permesso un raddoppio dell'utile quest'anno.
Azione I Grandi Viaggi quotava un anno fa 2,30 euro. Ora siamo a 1,74 euro nonostante lo sviluppo superiore al 10% dell'attività e il raddoppio (abbondante) dell'utile. Capitalizzano 80 milioni con posizione finanziaria attiva per 25 milioni circa. Giada Cabrino di Akros, commentando i risultati, li stigmatzza come "very good" confermando il target a 2,40 euro. Non mi sembra che sia un commento negativo. La sconosciuta (ai più) Simply Wall Street ha addirittura aumentato quel target di 3,75 euro che sembrava spaziale. La scommessa è anche sull'uso che faranno della massiccia liquidità, oltre il 25% della capitalizzazione, Una situazione idilliaca per moltissime società italiane quotate che annaspano nei debiti e che ci ricorda le lunghissime discussioni avute in assemmblea tra il 1990 ed il 2012 in Villa d'Este, ove la liquidità era debordante ed inutiizzata per oltre un ventennio.
Abbiamo fatto scattare un primo approccio, risultato negativo, scommettendo una pizza, sul titolo ipotizzando una reazione positiva del mercato alla comunicazione dei risultati, visto che i primi 9 mesi erano molto positivi. Il mercato ha invece reagito negativamente ed abbiamo perso la pizza. Abbiamo però conosciuto nei dettagli una società di medie dimensioni operante in uno dei settori più dinamici italiani: il turismo. Un settore nel quale si è buttato Giovanni Tamburi, che abbiamo l'onore di conoscere e di avere intervistato, con la sua Alpitour. E che noi non avevamo mai vergognosamente approfondito.
Diamo perciò l'appuntamento ai lettori dopo l'assemblea di fine febbraio alla quale cercheremo di partecipare. Faremo le congratulazioni alla dirigenza per i risultati ottenuti chiedendo loro di valutare in futuro incrementi di dividendo per i soci, buy backs etc. Oltre alla partecipazione a manifestazioni estere nelle quali si presentano le società italiane. Magari per diventare Pir compliant..Sulla base delle risposte decideremo se aggiungere azioni IGV al nostro mini-portafoglio.
PURTROPPO la nostra lunghissima esperienza nel settore ci testimonia la ritrosia che spesso parecchi gruppi dirigenti hanno nei confronti delle minoranze, specialmente se piccole società. Vi sono ottime compagnie sull'AIM (Cover, Plte ad ex),con flottante limitato, che fanno pochissimo per farsi conoscere dai gestori. Ma anche su MTA granitiche società come azione Intek centellinano interviste e comunicazioni delle mosse sociali. Quanti ad esempio e trimestrali. hanno saputo del consistente acquisto in Germania della concorrente nel settore del rame che ha fatto di KME un colosso europeo dopo l'autorizzazione ricevuta all'inizio di dicembre? O dell'operazione di svendita delle barre di ottone con la quale hanno incassato una cifra pari alla capitalizzazione liquidando una limitata partecipazione sociale per lanciarsi poi su investimenti più remunerativi. Mancano interviste ed analisi?Speriamo che i dirigenti di azione IGV siano più market friendly.
Per tali ragioni mettiamo sotto osservazione azione I Grandi Viaggi con possibilità che tale azione, dopo l'assemblea, venga inserita nel ristrettissimo novero delle società a scarso rischio seguite strettamente con una buona possibilità (nel medio periodo) di rivalutazione. vista, per noi, l'entita' del patrimonio immobiliare rispetto alla capitalizzazione.. Appuntamento quindi fine febbraio
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)