L'Economia del Corriere della Sera ha pubblicato ieri un lungo articolo di una pagina intera dal titolo "la fabbrica delle start up" concernente proprio quella Saes Getters di cui avevamo scritto tre giorni fa ricordando le ultime mosse effettuate e la florida situazione finanziaria.
Il Corriere ovviamente spazia anche su argomenti che non interessano direttamente gli investitori in quanto ricorda anche i vecchissimi trascorsi di Saes Getters allorquando operava nel settore dei tubi catodici, L'effetto dell'articolo (positivo) sui volumi trattati è stato limitato, con le risparmio (mai però citate nell'articolo) che hanno negoziato ieri ad esempio solo le solite poche migliaia di azioni (4000) contro la media mensile di circa 3000.
Manca infatti nell'articolo qualsiasi richiamo all'attualità. Non si fa cenno, pur essendo un allegato settimanale targato "L'Economia" e dedicato agli investitori potenziali, alla situazione finanziaria positiva per 234 milioni € a fine settembre, alla capitalizzazione di borsa di 400 milioni € (il 60% della capitalizzazione è "cash"), all'utile dei primi nove mesi (influenzato anche dalle plusvalenza per la spettacolare vendita della divisione della purificazione dei gas). E neppure si fa cenno a quello che rappresenta, sul mercato azionario italiano, una delle anomalie della società Saes Getters, la presenza di oltre 7 milioni di azioni di risparmio (scarsamente conosciute all'estero) che i vertici avevano già cercato di concambiare quasi una ventina di anni fa (come aveva tentato Buzzi Unicem con le risp) offrendo un concambio ai soci scarsamente allettante. Ci sono infatti in circolazione 14.671.350 ordinarie e 7.378.619 azioni di risparmio. Queste hanno diritto, come riconfermato nello Statuto approvato nello scorso aprile, ad un dividendo privilegiato del 25% sul valore di parità contabile implicito ed a un dividendo complessivo maggiorato del 3% rispettto a quello delle azioni ordinarie sul valore contabile implicito.
Da anni in borsa si aspetta la conversione come per Buzzi Unicem. Nel frattempo i soci di risparmio non si lamentano troppo: incassano un dividendo più ricco in quanto le risp. quotano anche meno delle ord. e rendono perciò di più anche se talora il dividendo proviene dalle riserve e formalmente è uguale a quello delle ord. La maggior parte delle conversioni in ordinarie è avvenuta, nella lunga storia quarantennale delle azioni di risparmio, alla pari. Il Lombardreport.com dal 1996 segue la pista delle conversioni "alla pari" che tante soddisfazioni hanno dato ai lettori.
Saes Getters, Buzzi Unicem, Recordati, avevano invece proposto, quasi due decenni fa, concambi poco esaltanti e alla pari. Quello di Recordati era stato accettato dal mercato anche se a denti stretti. Per Saes Getters e Buzzi Unicem si aspetta ancor oggi un miglioramente delle primitive condizioni. La situazione è forse cambiata per le risparmio, ormai una specie in via di totale estinzione, specialmente ora che sono pochissime quelle che circolano in borsa. La loro cancellazione (anzi conversione) comporta costi elevati (perfino pochi mesi fa per la ultradimenticata Borgosesia!!!!) se tali mosse non sono accortamente proposte. Ma anche il mantenimento di questa categoria di titoli è costasa per spese del rappresentante, assemblea dei soci di risparmio, etc. etc.
Del fatto che le Saes Getters rendono sulla base del dividendo del 2017 oltre il 4,28% (le ord. meno del 3,8%) non si fa cenno su "L'Economia" del Corrierone. E non si fa cenno anche sulle alte probabilità che soci e azionisti di maggioranza ottengano, tra qualche mese, dividendi più elevati se desiderano festeggiare il colpaccio della vendita della divisione della purificazione gas, come fatto da TXT l'anno scorso con un dividendo straordinario di 1 euro per una quasi analoga ultra positiva operazione di vendita.
Una occasione persa per integrare l'articolo e renderlo interessante per i soci ed i potenziali investitori ? Forse la mancanza dei dettagli finanziari più importanti provoca un disamore dei lettori verso certi articoli generici ? Noi lo crediamo, ma nel dubbio lo integra il Lombardreport.com
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)