La moda del 2018 nell’informazione economica è mostrare come tutti gli asset abbiamo postato una performance negativa e solo i treasury bills americani abbiano fatto il +6%. Francamente la consolazione che tutti abbiano perso soldi è una magra consolazione ma dà il polso di quale ecatombe si sia verificata nel corso del 2018, una ecatombe di cui ci rendiamo conto solo ora a cose fatte perché così gira la ruota nel nostro settore.
A livello di indici internazionali abbiamo avuto il rimbalzone di Wall Street, che si è portata nell’area di rialzo di medio periodo e lontano dal punto di rottura dell’equilibrio rialzista. Gli indici USA stanno uncinando al rialzo ma il pattern non è ancora completato e quindi è presto per cantare vittoria. Ma che stiano uncinando è già di per sé un buon segno.
Il Dax ha retto sul grafico mensile e a livello daily l’obiettivo del testa e spalle che ha disegnato pochi mesi or sono è stato raggiunto al ribasso (per inciso non credo ai testa e spalle che sono congestioni come le altre ma visto che fa sexy raccontarlo mi adeguo) e quindi diciamo che anche qui l’equilibrio non si è rotto.
Il nostro indice Ftse All Share ha rotto più per mancanza di liquidità natalizia la congestione a V rovesciate che aveva disegnato e ora dovrebbe scende ancora di più. Sostanzialmente non ci si capisce niente e fino a segnali importanti di rovesciamento è bene stare zitti perché davvero la situazione è quanto di più insignificante possa mai esserci.
Nella giornata di oggi a partire dalle 9 il denaro si è rovesciato su alcuni titoli che stanno accumulando volumi e che potrebbero ripartire se solo il sereno tornasse all’orizzonte (apertura di Wall Street comunque pesante oggi).
Ne segnalo alcuni che mi piacciono:
AEFFE: ROE primo semestre 2018 al +8% e quindi redditività non esemplare ma adoro il pattern che sta disegnando sul mensile. E se continua a migliorare sui fondamentali ha anche spazio sul lato tecnico.
BIESSE: ROE primo semestre 2018 +17% e ROE 2017 +22% e ROI al +40%. Gran bel titolo ingiustamente punito dal mercato. Come target price andiamo dai 20 ai 30 euro (sempre da prendere con le molle). Inoltre è molto trend following come comportamento e sta disegnando un doppio minimo interessante. Pronti a comprare al completamento del pattern.
DOBANK: è un titolo sotto Sequential settimanale e per l’analisi fondamentale è un buy con un target price tra gli 11 e i 12 euro. Dopo una perdita pesantissima nel 2015 nel 2016 e 2017 ha chiuso il bilancio con un ROE a cavallo del +20%. Il prezzo odierno è nei pressi di quello di collocamento. La barra di oggi è molto promettente. Ovviamente vogliamo un pattern tecnico per entrare
RCS: anche questo è un titolo che ha risanato il bilancio pur diminuendo il fatturato (non di molto). Il ROE del 2017 è un +41% con un ROI a +20%. IL ROE primo semestre 2018 è +42%. Anche su questo titolo si è concentrata oggi l’attenzione degli istituzionali ed è da comprare non appena il pattern di doppio minimo in formazione viene confermato.
SAES GETTERS: a livello fondamentale è una bella storia di turn around aziendale. Negli ultimi anni ha mostrato bilanci in crescita con lo sviluppo di una buona redditività tanto che gli analisti posizionano il target price davvero molto in alto (chi a 20 chi a quasi 30 euro, dati ovviamente da prendere con le molle come tutti i dati finanziari). Il ROE 2017 è stato di +11% mentre il ROI è stato del 28%. Tecnicamente sta disegnando una congestione stretta a punta pronta ad esplodere.
TERNA: ROE del primo semestre 2018 a +18% e ROE annuali degli ultimi 3 anni sempre a pari livello. ROI dimezzato rispetto al ROE ma essendo società che si occupa di reti è normale che abbia un attivo corposo. Tecnicamente sta disegnando un gradevole uncino.