Wall Street 2019 - la lista della spesa prevede 10 Ipo FANTASTICHE. Ci faremo i soldi?

Il mondo cambia e con le applicazioni mobili si annunciano rivoluzioni epocali. Che quest’anno andranno in Borsa, assieme ad altre innovazioni tecnologiche.  

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Sarà una sfida al fulmicotone quella che bisognerà affrontare nei prossimi mesi, mettendo in portafoglio il risultato di Ipo caldissime annunciate a Wall Street. Sappiate che da tempo si parla poi di un 2020 cerniera per rivoluzioni tecnologiche impressionanti, tutte “made in Us”. Viva quindi il nuovo e abbasso il passato, come già il 2018 ha evidenziato, con veterani ferrivecchi dell’economia a stelle e strisce in forti difficoltà.

Passiamo a una veloce analisi delle “Initial public offering” annunciate a breve/medio termine.

1°) Uber – Potrebbe essere una delle maggiori Ipo della storia di Borsa, con una raccolta sui 20 miliardi di $. Tipica realtà da “disruption”, ha registrato un recente cambio al vertice, con l’arrivo di Dara Khosrowshahi da Expedia, dove ha fatto un ottimo lavoro. Al servizio nel trasporto automobilistico privato, attraverso applicazione mobile, presto affiancherà altre iniziative e la più attesa riguarda la stessa metodologia operativa per la movimentazione delle merci.

2°) Lyft – E’ la concorrente diretta di Uber, sebbene la sua quota di mercato sia nettamente minore: circa un 29% contro il 70% dell’altra. Già prevede però una diversificazione dei servizi e attivato alcune collaborazioni di peso con vari costruttori automobilistici, fra cui General Motors e Ford.

3°) Palantir - Società specializzata in raccolta e analisi di dati, sviluppa prodotti per l’antiterrorismo e collabora strettamente con la Cia; inoltre si occupa di frodi, spionaggio industriale, emergenze naturali e soddisfa ogni possibile richiesta di controllo, prevenzione e sorveglianza di massa. Dopo aver operato per un certo tempo sotto copertura, viene ora alla luce e punta a raccogliere ingenti capitali in Borsa.

4°) Airbnb – La nemica degli alberghi e l’amica dei proprietari di case da affittare ha rivoluzionato il mercato turistico e potrebbe sconvolgere anche quello finanziario con un’Ipo diretta al grande pubblico e quindi priva di intermediari per il collocamento in Borsa, il che rientrerebbe perfettamente nella nuova filosofia imprenditoriale di cui è capofila.

5°) Postmates – Un nome meno conosciuto ma che potrebbe ribaltare l’acquisto soprattutto di prodotti alimentari (e di tanto altro) nelle aree urbane. Si definisce l’anti Amazon, nel senso che, mentre questa utilizza magazzini alle porte delle città, Postmates fa delle città i propri centri distributivi utilizzando soltanto “fattorini” specializzati nella distribuzione iperveloce.

6°) Slack – Nel 2014, quando fu lanciata, questa iniziativa ottenne durante il primo giorno di operatività ben 120.000 registrazioni. Si considera la start up Usa con maggiori tassi di crescita e ora il suo software, che serve a velocizzare al massimo scambi di messaggi e notizie nelle aziende, è usato da circa otto milioni di utenti, di cui quasi il 50% sottoscrittori di specifici abbonamenti. Si parla di un’Ipo da 10 miliardi di $.

7°) CrowdStrike – Di nuovo una società attiva nella cybersecurity, settore che sta registrando una forte crescita dei business e un aumento della presenza in Borsa di piccole realtà alla ricerca di capitali. CrowdStrike ha invece un peso maggiore avendo già collaborato contro pesanti attacchi di hacker a importanti gruppi industriali e a realtà politiche, per esempio il National Committee del Partito Democratico Usa.

8°) Pinterest – E’ un innovativo social network basato sulla condivisione di fotografie e video. Permette agli utenti di creare bacheche in cui catalogare le immagini presenti nelle pagine Web in base a temi predefiniti oppure scelti in funzione dei propri gusti. Un business relativamente nuovo ma che potrebbe svilupparsi con altre applicazioni.

9°) Casper – Qui si entra in un settore meno tecnologico ma che utilizza le nuove tecniche di marketing per distribuire un prodotto quanto meno insostituibile, il materasso. Vende online e si occupa in maniera ossessiva di qualità del servizio. Se i materassi non vi interessano sappiate che la loro redditività è superlativa: si parla di margini di circa un 50% rispetto al fatturato! E c’è chi prevede dividendi super.

10°) Asana – Questa società è stata creata da un co-fondatore di Facebook e da alcuni dei migliori ex tecnici di Google: ha messo a punto un’applicazione utilizzabile sia via Web sia via mobile, che serve a tracciare e organizzare il lavoro di team riferiti a una stessa realtà aziendale o a diverse strutture. Si calcola che i clienti abbonati al servizio siano oltre 50.000 e le risorse raccolte dovrebbero essere utilizzate per un’espansione a livello internazionale.

In sintesi – Il 2019 si annuncia forse come l’anno più significativo in termini di Ipo della recente storia di Wall Street. Alcune precauzioni: 1°) attenzione al periodo di lancio di ciascuna offerta (se avvenisse in concomitanza con fasi correttive dei mercati la prudenza si imporrebbe); 2°) quelle di Uber, Lift, Palantir e Airbnb potrebbero causare vendite sui Faang in chiave puramente speculativa; 3°) la gestione delle Ipo dall’Italia non è semplice e solo alcuni intermediari le consentono. Il giorno invece in cui il titolo viene quotato si registra quasi sempre un ritardo di qualche ora per il passaggio degli ordini, situazione che dipende però dagli Usa, 4°) in tutti i casi si tratterà di titoli altamente speculativi e soggetti già dall’inizio a elevata volatilità.