Piano Bar : l'effetto compounding... troppo spesso trascurato


Piano Bar di Virginio Frigieri                                                                                                                         04/09/2018

Il compounding effect… troppo spesso trascurato

La domanda di un lettore mi da l’occasione per tornare su un argomento spesso ignorato e sottovalutato dagli investitori che può causare molti mal di pancia e in diverse occasioni salatissime perdite sugli ETF. Mi riferisco ovviamente alla miriade di ETF con LEVA fissa 3,5,7 etc..ed anche ai pochi ETF senza leva ma short. In questa categoria di strumenti a leva fissa la replica avviene sulla base delle singole variazioni giornaliere di borsa, e quindi se uno decide di comprarsi un ETF a leva fissa da tenere in portafoglio per un periodo di tempo maggiore della singola seduta andrà inevitabilmente incontro ad una conseguenza matematica che va per l’appunto sotto il nome di compoundicg effect o effetto dell’interesse composto. Accade così che la performance registrata dal sottostante moltiplicato per l’effetto leva può differire, a volte di poco, a volte in maniera sensibile rispetto alla performance messa a segno dal sottostante. Poi a volte la differenza può tornare a vantaggio dell’investitore che ha acquistato l’ETF , ma altre volte la situazione può incrementare perdite già considerevoli per l’effetto leva. Tutto dipende dalla dinamica con cui evolvono i prezzi sul mercato. Con una serie di esempi mostrerò qua sotto cosa può succedere anche nel giro di poche sedute. Immaginiamo di aver acquistato un ETF con leva Fissa pari a 7.

In questo esempio abbiamo il sottostante nella colonna centrale che parte da 100 nella colonna di sinistra abbiamo ipotizzato l’andamento percentuale di 5 giorni, di nuovo nella colonna centrale l’andamento a valore del sottostante in base a quelle variazioni percentuali e nell’ultima colonna a destra come varia la quotazione dell'ETF tenendo conto che le variazioni percentuali della colonna di sinistra vanno moltiplicate per 7 che è la leva fissa.

Dopo 5 giornate di contrattazione il sottostante ha avuto un performance positiva del 5,29%  e qualcuno potrebbe aspettarsi un performance dell’ETF pari a (5,29 * 7)= 37,03%. Invece come si può vedere in basso a destra l’ETF in questo caso ha guadagnato il 40,7%.  Nel prossimo esempio abbiamo mantenuto lo stesso ETF long con leva fissa a 7 ma abbiamo ipotizzato un andamento diverso.

Esempio 2 – Scenario sfavorevole

Senza starvi a rispiegare tutto il maccarrone, vediamo che il sottostante in questo caso ha perso il 5,17%, l' ETF invece di perdere (5,17 * 7) = 36,19% perde il 40,48%.

In questo caso il sottostante termina in parità e l’ETF lascia sul terreno il 3,89%. Se l’ETF non avesse avuto leva avrebbe replicato perfettamente il sottostante  come si vede qua sotto:

Adesso ripetiamo gli stessi casi usando un ETF short sempre con leva 7.

Esempio 4 – Scenario favorevole

Il sottostante perde il 5,11% e l’ETF guadagna il 40,7% anziché solo il 35,77%.

Esempio 5 – Scenario sfavorevole

A fronte di un 4,81% di performance del sottostante, l’ETF non si limita a perdere il 33,67% (4,81 * 7) ma arriva a perdere il 40,48%.

Concludiamo con lo scenario neutrale.

Esempio 6 – Scenario neutrale

Per un sottostante che chiude invariato l’ETF perde il 4,37%; da notare che se togliamo la leva in questo caso non replica esattamente il sottostante ma perde ugualmente uno 0,16%.

Alla prossima

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