Future, rendimento del decennale e la scadenza più lunga sotto analisi. Alcuni segnali preoccupanti e altri più tranquillizzanti.
Cedole & dividendi
Il mercato ha esagerato nel sell off? Solo i prossimi giorni lo potranno dire ma è il caso di valutare tutti i numeri per capire bene la situazione generale dei titoli di Stato italiani.
Future long term – Il quadro appare meno problematico di quanto ci si potesse attendere, grazie a un mini rimbalzo partito nel pomeriggio. Dai 126 di ieri è sceso al minimo di 122,58 poco dopo le 15.00, per poi riprendere tono e risalire fino a quota 124. Alle 19.00 nuova correzione in atto ma abbastanza contenuta (a 123,87), con possibile proseguimento della fase ribassista nel breve termine fino ai 120/121, corrispondenti ai minimi di inizio settembre. Situazione aggravata ma non irrimediabilmente.
Primo supporto a 122,36 |
Secondo supporto a 120,08 |
Minimo di periodo a 116,09 (29/5/2018) |
Future short term – E’ il derivato dimostratosi più sensibile negli ultimi mesi di fronte ai timori di una ristrutturazione del debito italiano. Oggi non ha dato segni di particolari tensioni, con una sostanziale tenuta dei 109, sebbene sia sceso poco sotto un supporto importante (a 110,15) e la media mobile a 200 sedute. La volatilità è risultata contenuta. Il dato delle 19.00 si attestava a 109,27. Debolezza sì ma dentro a limiti accettabili.
Primo supporto a 108,51 |
Secondo supporto a 106,30 |
Minimo di periodo a 103,68 (13/8/2018) |
Rendimento del decennale – Il quadro più complesso si evidenzia su questo fronte, con un balzo al 3,16% ma con un massimo intraday al 3,26%. Si è vicini al culmine dell’anno e un'eventuale rottura del 3,20% costituirebbe una specie di Caporetto. In realtà il calcolo dei pivot point porta a una disfatta nel caso del superamento del 3,41%, ma un po’ di margine va considerato. E’ il fronte su cui si manifesta maggiore preoccupazione.
Prima resistenza al 3,41% |
Seconda resistenza al 3,58% |
Massimo di periodo al 3,24% (31/8/2018) |
Btp 2,8% scadenza 2067 – La candela rossa è netta e si aggiunge a un forte gap di apertura, con in più un minimo intraday nettamente inferiore. La chiusura a 82,96 colloca il titolo fra i massimi e i minimi di periodo, confermando come il quadro resti evolutivo.
Resistenza a 81,55 |
Minimo di periodo a 81 (3/9/2018) |
Venerdì nero ma una prima seduta di forte correzione era scontata. Ci si poteva forse attendere di peggio. La fase appare evolutiva e quindi solo il responso delle prossime sedute confermerà il timore che la presa di profitti possa proseguire. Lo scostamento fra Future e rendimento del decennale nonché singolo titolo (il 2067) deriva dalle diverse tempistiche di chiusura, con un miglioramento per i derivati dalle 17.30 in poi.