Btp meteo – Btp Italia sull’altalena ma deboli. Smacco o occasione?


L’inflazione sale ma loro non reagiscono in misura proporzionale. Analisi di tre scadenze: la più corta, l’intermedia e la più lunga.

Cedole & dividendi

Da due mesi il mercato degli investitori nazionali è tornato a tentare di collocarsi sulla limitata offerta di polizze assicurative di Ramo 1, vendendo Btp e compagni. Peccato però che le gestioni separate, soprattutto se di diritto italiano, siano sostanzialmente strutturate proprio sui nostri titoli di Stato. Di fatto garantiscono – al lordo dei costi di gestione – circa un 2%, mentre i Btp Italia sono sopra, nella fase attuale, di circa 50 pb, con un’immediata indicizzazione al rialzo del costo della vita, che una Ramo 1 riconosce inevitabilmente con ben maggiore lentezza. Eppure ogni giorno si registrano trend altalenanti sui primi, con quotazioni che non risalgono. Sui Btp Italia si è concentrata infatti la maggiore mannaia ribassista degli ultimi mesi, per vari motivi, ma soprattutto perché le loro scadenze coincidono con la parte di curva più in tensione del debito tricolore. Inoltre si teme – sull’onda anche delle poco precise dichiarazioni di Draghi – che la nostra inflazione sia destinata a non risalire oltre i livelli attuali nei prossimi anni. Sarà così? Certo è che gli ultimi dati dovrebbero preoccupare più di quanto non avvenga, seppur generati principalmente dall’aumento delle quotazioni del petrolio.

Agosto 2018 su agosto 2017

+ 1,67%

Agosto 2018 su luglio 2018

+0,49%

I rendimenti lordi dei Btp Italia si aggirano dall’1,43% del 23/4/2020 (Isin IT0005012783), che quota sui 102,44 contro un massimo nell’anno a 106,19, ormai utilizzato soprattutto per posizionamenti di liquidità, data la breve vita residua, al 3,01% del 21/5/2026 (Isin IT0005332835), che prezza sui 93,6 contro un massimo a 100, corrispondente al collocamento.

Non fanno ben sperare

L’analisi grafica dei singoli titoli non è positiva, malgrado il mini rimbalzo delle ultime sedute. Questo il quadro del più corto, dell’intermedio e del più lungo.

Il Btp Italia 23/4/2020 (Isin IT0005012783 - come già detto chiusura ieri a 102,44) tornerebbe in un’area tendenzialmente rialzista solo sopra i 102,92 che non ha nemmeno toccato al culmine del rialzo dei giorni scorsi. E’ vero che dal 4 settembre registra unicamente candele verdi; ciò non esclude che molti indicatori restino negativi e che la media mobile a 200 sedute sia ancora abissalmente lontana. Il quadro conferma come venga utilizzato soprattutto da trader istituzionali: comprano sulla debolezza e vendono sulla forza di ogni seduta. Da inizio giugno le candele rosse sono state pochissime pur in un trend sostanzialmente incerto. Smacco o occasione? Finora uno smacco per l’investitore di medio e lungo periodo, salvo per chi sia rimasto in posizione fin dal suo collocamento. Il supporto chiave è sui 99,8.

Il Btp Italia 22/5/2023 (Isin IT0005253676 – chiusura di ieri a 96,46) è molto più nervoso e nelle ultime tre sedute ha registrato nuova debolezza, con tre candele rosse consecutive. Ha una resistenza sui 97,83 ed evidenzia l’inserimento in un canale ribassista di medio periodo, che potrebbe riportarlo addirittura verso quota 93. Smacco o occasione? Di fatto uno smacco: l’attuale rendimento lordo al 2,72% è considerato insufficiente rispetto a una scadenza a 5 anni, corrispondente all’area della curva più sensibile alle variazioni di sentiment dei mercati. Il supporto chiave è sui 94,38.

Il Btp Italia 21/5/2026 (Isin IT0005332835 – chiusura ieri a 93,6) è una vera delusione per chi ci abbia investito in collocamento nello scorso fine maggio. Da allora infatti si è avuto un netto prevalere di movimenti ribassisti, già pochi giorni dopo l’esordio sul secondario e poi durante il mese di agosto. Il rimbalzino delle ultime sedute è stato marginale e nemmeno un rendimento lordo di poco sopra il 3% ridà slancio a un titolo collocato in una parte della curva più tranquilla. Smacco o occasione? Uno smacco doloroso per molti piccoli e medi investitori italiani, che pensano di dover restare bloccati per un lungo periodo. Il supporto chiave è a 90,08.

Smacco, smacco, smacco: eppure i Btp Italia rappresentano oggi un buon compromesso fra rischio, rendimento, prezzo di acquisto e durata residua. Questa però è una valutazione teorica. Il mercato non sembra volerci credere.