Sta per arrivare l’acconto (che dovrebbe essere confermato oggi) per il 2018. Corrispondente a un rendimento del 5,18%.
Cedole & dividendi
Pronti al pagamento del dividendo di fine estate? Eni lo verserà il 26 settembre, con stacco il 24, e nel frattempo ha confermato “l’aumento riferito al 2018 del 3,75% a 0,83 € per azione, in linea con l’impegno per una politica di remunerazione progressiva legata alla crescita degli utili e del flusso di cassa disponibile. Pur essendo il dividendo lo strumento preferito per retribuire il mercato, il riacquisto di azioni proprie (buyback) rappresenta un’opzione flessibile per distribuire il flusso di cassa in eccesso rispetto all’obiettivo di leverage”. Quindi tutto bene: la quota dell’acconto dividendo 2019/esercizio 2018 sarà di 0,42 euro e dovrebbe essere ufficializzato oggi, corrispondente a un dividend yield, relativo all’importo globale di 0,83 €, del 5,18% in base alla quotazione di 16,018 euro dell’apertura della seduta odierna.
Rispetto al recente passato il rapporto sta scendendo ma bisogna considerare l’effetto della crollo del prezzo del petrolio, di cui si pagano gli esiti in ritardo. Certamente il dato è più basso nei confronti di quanto ottenuto negli ultimi quattro anni.
2014 |
7,6% |
2015 |
5,7% |
2016 |
5,4% |
2017 |
5,7% |
Ciò ha portato alcuni analisti a formalizzare valutazioni attendiste, in quanto si ritiene il “dividend yield” nella media del settore e non totalmente conforme al rischio Paese, giudicato evidentemente ancora alto.
Queste valutazioni non trovano però riscontro nelle quotazioni, che hanno premiato il titolo anche nelle giornate di difficoltà del listino italiano, con un “trading range” netto fra:
Resistenza |
16,75 euro |
D.yield 4,95% |
Supporto |
15,73 euro |
D. yield 5,27% |
Il tentativo di una discesa sotto i 15,73 euro era avvenuto a maggio/giugno con questi movimenti:
Minimo assoluto |
14,62 euro (29/5) |
D.yield 5,67% |
Minimo di giornata |
15,09 euro (29/5) |
D. yield 5,50% |
Valore medio periodo |
15,82 euro |
D. yield 5,24% |
Il 5,18% attuale appare più che accettabile e i vari indicatori/oscillatori di analisi tecnica portano a individuare una fase di proseguimento del “trading range”. Tutte le medie mobili supportano il trend in corso e su base mensile la valutazione è ancora più positiva con un “buy” generalizzato. Cosa monitorare? L’area dei 15,73 euro (supporto) e 15,57 (pivot point), solo sotto la quale partirebbe una pressione ribassista.