Piano Bar : chi sta sotto e chi sta sopra...


Piano Bar di Virginio Frigieri

… chi sta sotto e chi sta sopra …

Mentre continua  la rimozione delle macerie, in un paese che ormai cade a pezzi sotto i colpi di una classe politica corrotta e marchettara che da decenni bada solo ai suoi interessi intrecciando rapporti con le oligarchie finanziarie, a danno dei cittadini elettori che dovrebbe rappresentare, osservo l’immagine che vedete sotto e non posso esimermi da un pò di riflessioni in questa calda estate del 2018.

Quelle palazzine esistevano già quando il ponte fu costruito più di 50 anni fa. Sono palazzine popolari costruite negli anni ’50 originariamente destinate ai ferrovieri. Lo Stato anche allora agendo d’imperio, non si fa scrupolo di far passare sulla testa di suoi cittadini lavoratori un ponte del genere!. Soprassediamo ora sul fatto che un ponte non deve cadere e se a un certo punto diventa instabile oltre che anziano come era quel ponte, va abbattuto e rifatto, ma come si può pensare di far passare un viadotto del genere su cui transitano milioni  di mezzi ogni anno sopra i tetti di case abitate a pochi metri dalle loro finestre? C’è un crimine che precede la disgrazia odierna e sta nell’approvazione di una schifezza del genere. Eppure ragion di stato… il ponte serve e il ponte si fa. Ma riavvolgiamo un attimo il nastro.

La contrapposizione tra “popolazione” genericamente detta, ed èlite oligarche esiste da quando esiste il mondo … niente di nuovo sotto al sole; la discussione su quale forma di politèia, ossia di Stato, sia preferibile per il popolo tra monarchia, oligarchia e democrazia ha origini antiche. Erodoto nel terzo libro delle sue Storie descrive o immagina un dialogo ambientato in Persia tra Dario il grande, Otane e Megabizo. http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaE/erodoto2.htm 

Ciascuno dei tre perora un sistema differente di governo ognuno dei quali è tuttavia affetto da vizi e difetti apparentemente insuperabili. Otane parlando per primo condanna senza mezzi termini la monarchia che tende alla tirannide e all’arbitrio, ed esalta la democrazia. Megabizo esorta invece a volgersi alle oligarchie e Dario che parla per ultimo propende per la monarchia non tanto per ragioni di principio ma perché ritiene che pragmaticamente la si possa considerare il minore dei mali rispetto alle inevitabili degenerazioni degli altri due sistemi. La democrazia affidando il potere all’insipienza del popolo paga il costo dell’incompetenza, mentre affidare il potere alle oligarchie porta queste ultime a scontrarsi per aumentare la loro fetta di potere finendo per dimenticarsi degli interessi e dei bisogni della popolazione.

Oggi questi confronti diretti di fatto non avvengono più perché non ce n’è bisogno. Il problema di una scelta fra questi sistemi è un falso problema, poiché non esiste di fatto nessuna possibilità di scelta. Nella realtà della storia come del tempo presente abbiamo un’unica forma di potere che è quello delle oligarchie ed assistiamo perciò al dominio sul resto della società da parte di una ristretta minoranza consapevole di soggetti che senza essere stati eletti da nessuno e senza rispondere a nessuno del loro operato controllano la conoscenza, l’informazione, il mercato i monopoli etc etc.. Il progresso tecnologico dell’ultimo secolo, anziché aumentare il grado di partecipazione democratica ha aumentato in modo vertiginoso il divario tra i mezzi e le conoscenze a disposizione dei vertici tecnocratici della società e il livello di competenza della popolazione generale. Si badi bene che quanto più grande è il divario tra la base e il vertice della piramide, tanto più forte e penetrante è la dominazione dei pochi sui molti e quindi il carattere oligarchico ed elitario del sistema.

Siamo in una finta democrazia di cartone dove le persone elette dal popolo per difendere i suoi interessi e i suoi bisogni, finiscono fino a ieri, (domani staremo a vedere) per lasciarsi corrompere dalle varie oligarchie affinché prevalgano i loro interessi in danno della popolazione. Cinquanta anni fa con atto d’imperio lo Stato imponeva il ponte Morandi sulla testa di cittadini che lavorano e pagano le tasse e ieri l’altro lo Stato impone dodici vaccini obbligatori ai bambini con modi e maniere assai opachi. Intendiamoci non sono certo qua a discutere (nè ne avrei le competenze) sulla l’utilità dei vaccini, ma anche in questo caso è bene sottolineare alcuni aspetti. In primis la questione della copertura di gregge: se il 95% di tutta la popolazione è vaccinata (e non si può escludere che l’obiettivo finale sia proprio quello) contro un virus allora puoi parlarmi di copertura di gregge. Ma se l’obbligo riguarda solo i bambini, in un mondo dove la gente viaggia prende aerei, treni, navi e si sposta da un paese all’altro, da un continente all'altro senza problemi, non ti darà mai la garanzia di copertura desiderata. La minaccia della radiazione dall’albo per i medici che esprimono pareri contrari è un altro atto d’imperio piuttosto forte; la minaccia di togliere la patria potestà a un genitore che rifiuta di vaccinare il figlio mi pare un’ altro gesto molto pesante e la paventata minaccia di non poter iscrivere il bimbo a scuola senza le dovute vaccinazioni, viola un’altra serie di diritti costituzionali su cui non entreremo ora. Il fatto di imporre una vaccino esavalente quando la legge italiana prevede l’obbligatorietà di solo quattro vaccini … con un aggravio erariale di 114 milioni di euro è un altro tema che richiederebbe maggiore chiarezza …

Diversi medici poi, sostengono che vaccinare un bambino di tre mesi che non ha ancora sviluppato il suo sistema immunitario, non serve praticamente a nulla come non servirebbero a nulla i successivi richiami fatti prima a sei e poi a 12 mesi. Ma vero o falso che sia, non è questo l’oggetto del contendere. Cerco solo di far capire quante questioni e dubbi che avrebbero bisogno della massima trasparenza e di un dibattito serio tra le case farmaceutiche, i Medici e il Ministero della salute, vengano invece messe a tacere senza fornire risposte chiare e convincenti. I vaccini in ogni caso, sappiamo per certo che non sono “puliti” e vaccinarsi non è come buttar giù una caramella. I vaccini vengono sviluppati in un “brodo di coltura” in cui occorre inserire mercurio per evitare che in questo brodo si sviluppino catene di batteri indesiderati e dannosi. Dopo con processi complessi prima di confezionare il vaccino si cerca di rimuovere il mercurio e qua sostengono gli esperti (non io) che in ogni caso non si riesce mai ad eliminarlo completamente e, tracce di mercurio che è tossico per il corpo umano a qualunque età, restano sempre, senza contare che le sostanze stesse impiegate per l’eliminazione del mercurio possono a loro volta lasciare tracce di sostanze che possono a loro volta nuocere alla salute. Sempre nei vaccini sono poi impiegati sali di alluminio che di nuovo sono tossici per l’organismo umano e i cui danni non sono predeterminabili, ma dipendono da dove queste sostanze tossiche vanno a fissarsi. Se finiscono nell’intestino avrai degli effetti diversi da quelli che hai se si fissano nel cervello. Esistono vaccini in cui fra le controindicazioni si riporta la possibilità di autismo … insomma siamo su un terreno non facile in cui muoversi e, ripeto, lungi da me sostenere che i vaccini siano inutili, occorrerebbe, data la delicatezza della materia, molta trasparenza dando la possibilità e il tempo a terze parti mediche di studiarne la composizione e i possibili effetti collaterali, con pubblicazioni di questi studi mentre invece ancora una volta lo Stato interviene d’imperio, sollevando per altro le case farmaceutiche dall’obbligo risarcitorio per eventuali effetti collaterali che dovessero causare problemi anche gravi al bambino, per cui in caso di danni ancora una volta paga il contribuente. In fondo all’articolo troverete diversi link a filmati/interviste che approfondiscono l’argomento vaccini.

Allora per capire dove si sta andando a parare dobbiamo analizzare le varie fasi in cui si sviluppa l’era industriale e capire come è mutato e sta mutando il rapporto tra èlite oligarchiche, popolazione e territorio. Se non capiamo questo non capiremo nemmeno cosa ci riserva il futuro. Per questa esposizione mi avvalgo della lucidissima analisi che Marco della Luna effettua nel suo libro “Oligarchia per popoli superflui” KOINè nuove edizioni, che vi invito a leggere.

All’inizio di quella che chiamiamo “era industriale” le società europee sono organizzate in una moltitudine di oligarchie territoriali, piccoli o grandi imperi in competizione fra loro: competizione che spesso e volentieri è competizione bellica. In questo periodo le oligarchie hanno bisogno di molta gente, di lavoratori, di coloni, di contribuenti e non ultimo di combattenti (carne da cannone); questa necessità produce di fatto un legame di solidarietà verticale obbligata tra oligarchie, popolo che fornisce manodopera lavorativa e combattente e il territorio (la difesa dei confini). Dalla fase “territoriale” nel giro di un secolo (decennio più decennio meno) si arriva alla seconda metà dell’800 quando la fase industriale è già ben sviluppata soprattutto nei paesi più avanzati d’Europa (Gran Bretagna in primis). Da quel momento in poi con ritmi sempre più serrati ci sono le tecnologie e le possibilità di avviare produzioni di massa di una gran quantità di beni. Questo comporta la necessità di espandere i consumi e di conseguenza la necessità di aumentare i redditi della popolazione di modo che questa possa comprare e assorbire questa maggior produzione, far quindi rendere il capitale degli industriali che producono e che con questi maggiori capitali possano sostenere l’altra grande industria di quel periodo che è l’industria bellica che potrà armare non solo le gradi guerre fino alla seconda guerra mondiale, ma prima ancora la guerra giapponese del 1904 e prima ancora, nel Regno Unito, l’imponente flotta navale. Ricordiamo che la Gran Bretagna a fine ‘800 dominava quasi due terzi del mondo proprio grazie alla sua supremazia navale e questo richiedeva di investire nelle flotte somme enormi.

Passano le guerre mondiali e il boom economico degli anni '60 e '70 ed arriviamo alla fine degli anni ’80, inizio anni ’90 alla terza fase che è quella del capitalismo finanziario assoluto che è l’epoca che si sta concludendo ora. E’ un’epoca che non accetta più i limiti imposti dalla politica e dalle ideologie e che si caratterizza per precarizzazione del lavoro, deterritorializzazione, denazionalizzazione e, guai a perderlo di vista, unificazione globale delle oligarchie (banchieri di tutto il mondo unitevi)… quello che secondo Marx avrebbero dovuto fare i lavoratori e non lo hanno fatto, lo stanno facendo i banchieri. I lavoratori di tutto il mondo non possono unirsi perché non hanno più una coscienza di classe. L’hanno perduta ed inoltre non hanno un senso di solidarietà internazionale: di fatto le classi dei lavoratori e dei proletari di un paese, sono ben lieti di scaricare la povertà sui lavoratori di altri paesi più deboli, mentre i banchieri in buona sostanza di fronte alle altre classi sociali sono, se non uniti, quantomeno coordinati … Oggi viviamo in un mondo in cui solo una minima parte dei profitti sono realizzati attraverso l’economia reale producendo e vendendo delle merci. La gran parte dei profitti sono realizzati tramite operazioni contabili, speculazioni finanziarie, prodotti derivati (ne circolano oltre 12 volte il PIL della terra). Questo comporta che oggi non abbiamo più bisogno di molta gente di tanti lavoratori e di tanti consumatori. Da qui  la progressiva precarizzazione degli operai e dei ceti medi e la diminuzione del potere negoziale della popolazione in generale. Diminuiscono così i diritti civili, i diritti del lavoro e i diritti politici. I lavoratori di tutto il mondo sono costretti a competere fra loro perché la globalizzazione costringe alla competizione i rispettivi paesi e quindi i lavoratori perdono la loro capacità di negoziazione interna e di negoziazione politica. Si inseguono politiche economiche di tipo deflattivo che portano alla deindustrializzazione di molti paesi avanzati (Italia in primis) e questo porta alla rottura di quel legame di solidarietà tra oligarchie, popolo e territorio di cui  abbiamo parlato nella prima fase. L’industria realizza la massima esternalizzazione di impianti e manodopera, e il massimo inquinamento ambientale a spese del popolo. I popoli, visti nell’ottica di produttori e consumatori sono così diventati tra loro intercambiabili e questo consente alle aziende di produrre in un paese sfruttando condizioni schiavistiche (Cina, Pakistan, Corea o in Italia sfruttando le masse di immigrati) per vendere queste merci in altri paesi, a differenza di quanto avveniva nel passato dove le merci prodotte le vendevo in larga parte nel paese stesso in cui erano prodotte e questo mi comportava l’obbligo di garantire a queste popolazioni un certo reddito e un certo benessere affinché potessero acquistare le merci prodotte. Oggi non siamo più vincolati a tutto questo. Inoltre la classe bancaria/finanziaria esautora lo Stato nazionale mediante indebitamento  progressivo dello stesso, mediante i ricatti del mercato, mediante lo shorting, e mediante la vendita in massa dei suoi titoli pubblici (quella che fu attuata per il colpo di stato del 2011 ordito dalla Germania ai danni dell’Italia).

La quarta ed ultima fase è quella dei popoli superflui in cui stiamo entrando nemmeno tanto lentamente nella quale una volta spezzato il legame obbligato di solidarietà tra oligarche, popoli e territori, a tutto svantaggio delle popolazioni, queste vengono gradualmente soppiantate da strumenti tecnologici più efficaci come la robotica e l’intelligenza artificiale!  

BIlderberg 2018: la guerra per l’intelligenza artificiale

Alle popolazioni sta accadendo oggi, quello che avvenne ai cavalli quando fu introdotta l’automobile!. Man mano che le automobili diventavano più efficienti e meno costose e le strade miglioravano, i cavalli hanno subito un’autentica decimazione! A parziale consolazione di tutto questo possiamo solo osservare che i pochi cavalli che sopravvivono oggi, conducono una vita molto migliore di quando il cavallo serviva veramente ed era usato per la vita quotidiana. In questa quarta fase gli stati ridotti ormai a camerieri al servizio delle oligarchie e del capitale finanziario, attuano una manipolazione biologica e genomica sulla popolazione esercitando un controllo capillare su quest’ultima che passa attraverso strumenti informatici, droni, smart card, nano macchine etc.  Il cittadino di questa quarta fase assomiglia sempre di più al bestiame d’allevamento dove tutto quello che entra ed esce dall’animale è controllato nei minimi dettagli (cibo assunto, farmaci e integratori, latte, carne, pelo ed ossa etc..)  Viene ora alla mente quella dichiarazione di Henry Kissinger che ho riportato anche nella serie di articoli intitolata “I pastori del Pianeta, quando di fronte alla rapida crescita della popolazione mondiale che aveva sfondato i sette miliardi di individui e alle stime che parlavano di nove miliardi entro il 2012, al giornalista che gli chiedeva una parere su questi numeri rispondeva lapidario che a suo avviso già sui sette miliardi del momento ce ne erano almeno tre o quattro di troppo ...

Una dichiarazione del genere fatta da un personaggio qualsiasi potrebbe anche essere presa per una battuta, ma trattandosi  di un socio fondatore e permanente del Club Bilderberg e della Trilateral Commission legato a doppio filo coi Rockefeller viene da pensare …  ( I Pastori del Pianeta )  

Viene da pensare che potremmo anche essere di fronte ad un piano nemmeno troppo larvato per una drastica riduzione della popolazione da attuare nei prossimi decenni attraverso una serie di strumenti … Una drastica riduzione della popolazione risolverebbe diversi problemi, dall’inquinamento del pianeta, all’aumento delle temperature, dall’esaurimento delle risorse ai problemi di sovra popolazione … so che molti sono riluttanti alle teorie complottistiche, ma con le nanotecnologie disponibili, è già possibile inserire nel corpo umano sistemi nano tecnologici centinaia di volte più piccoli di una cellula. Sistemi in grado di trasportare un farmaco, rintracciare cellule malate e con un sistema di innesco esterno (ultra violetti od altro) attivare il rilascio del farmaco stesso una volta raggiunte le cellule malate. Bellissimo no? Questo servizio andato in onda su Rai 1 parla di  Nanotecnologie in Medicina

Ma come in tutte le cose dipende sempre, a chi finiscono in mano certi strumenti. Per questo motivo e soprattutto in quest’ottica il dictat della vaccinazione obbligatoria oggi solo per i bambini (domani per tutti) può assumere i connotati di uno di quei componenti necessari ad ottenere il risultato finale ventilato da Kissinger; e se questa fosse la strategia allora saremmo di fronte a qualcosa che va oltre … va oltre il profitto verso un concetto di protezione e salvaguardia della biosfera, della terra che si serve della ricerca e del profitto industriale come strumento per perseguire i propri obiettivi. (I big del settore farmaceutico realizzano profitti, ma per realizzare profitti diffondono sostanze, vaccini e farmaci che aiutano queste strategie). In questo quadro la vaccinazione coatta oggi dei bambini e domani dell’intera popolazione introduce dunque il nuovo principio legale necessario a suffragare quel piano di salvataggio della terra. E il principio nella sua cinicità è di una semplicità disarmante: lo Stato, (chi governa) ha il diritto di penetrare e modificare biologicamente i cittadini governati anche senza che ci sia il presupposto di una necessità o emergenza epidemiologica e anche senza dichiarare le sostanze e gli effetti di ciò che si inietta e può farlo per adattarli alle proprie esigenze o a esigenze ecologiche etc. Si realizza quindi l’inversione del modello liberale dove i cittadini sostituiscono i governanti per modificare il governo quando i governanti non vanno più bene. Adesso sono i governanti che modificano i cittadini. Con questo assistiamo alla fine del garantismo e dei diritti del cittadino verso lo stato di diritto e tutti i succedanei … Comunità Europea, Unione Transatlantica, FMI etc… ed apriamo un fronte ampio di lavoro per legislatori, avvocati, studi legali e chi più ne ha più ne metta.

Come si garantisce alla società che un domani al posto di un farmaco che cura le cellule tumorali, queste tecnologie in mani sbagliate, possano essere impiegate per caricare sui cargo nano-tecnologici sconosciuti virus creati in laboratorio, attivabili anche a distanza di anni che provvedano alle decimazioni svolte un tempo dalla peste e dal vaiolo? Come garantire che qualche casa farmaceutica approfittando del vaccino non sperimenti agenti patogeni che modifichino segmenti del tuo DNA trasformandoti in cavia a tua insaputa? E ancora, lo dico a quegli imbecilli che corrono a farsi mettere il microchip sotto pelle, come garantire che nuovi hacker specializzati in queste tecnologie, in futuro possano impadronirsi delle informazioni contenute nel microchip e clonarle per scopi tutt’altro che legali oppure semplicemente spegnerti il conto corrente per cui tu senza disponibilità di contante (dismesso ormai da anni) non puoi comprarti nemmeno un caffè e ti ritrovi nudo ed inerme come l’uomo di Neanderthal davanti alla sua grotta?  Bilderberg 2018: una finestra sul Nuovo Ordine Mondiale <<<< (fondamentale questo! è l'anticamera del microchip sottopelle!!)

Queste, senza voler negare l’utilità dei vaccini, sono le perplessità che restano sul tappeto … ma nel breve cosa avverrà? Il potere della suggestione sta già operando … la gente in fondo non ha strumenti per capire e conoscere la realtà.. accetta l’interpretazione fornita dai mass media e della televisione … e sostanzialmente ha paura a discostarsene … ad andare contro corrente a cantare fuori dal coro. La televisione manda l’immagine di una popolazione di bambini che al 95% ha obbedito all’obbligo di vaccinarsi, ma sottolinea che questo 95% è minacciato da quel 5% di bambini renitenti alla vaccinazione che sono untori e che bisogna raggiungere anche loro, colpevolizzandoli … ma non sono il 5% sono molti di più perché non esiste ancora una banca dati unificata dei bambini vaccinati … alla fine la gran parte dei bambini sarà vaccinata ed avrà le sue conseguenze (si spera non gravi) e una significativa minoranza sarà risparmiata grazie alla tenacia, all’intelligenza e al coraggio dei genitori che li difenderanno da questa grande pressione dei mass media, delle istituzioni, e dei falsi paradigmi scientifici.

Quindi le oligarche stanno sopra sempre! Ogni società organizzata ha un’organizzazione del potere ed ogni organizzazione ha i suoi dirigenti che si specializzano nella gestione e nella conservazione del potere stesso nelle proprie mani, mantenendo per sé una conoscenza delle cose, senza la quale non si capisce il funzionamento del sistema. Questa è la costante empirica di fatto. Poi all’interno dell’oligarchia potremo avere un certo grado di conflittualità ed una serie di variabili che sarebbe lungo elencare qua, ma che in genere le oligarchie sanno sempre come affrontare.

alla prossima

Libri consigliati:

Vaccini - Dominio Assoluto _Gianni Lannes _ Nexus Edizioni

Oligarchia per popoli superflui._L’ingegneria sociale della decrescita infelice_Marco della Luna

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