Prendersi gli stop loss in faccia fa male.
I lettori lo sanno.
Perdere soldi fa parte del gioco ma quando succede ti senti come al venditore che hanno sbattuto giù il telefono, come al ragazzo che ha provato a baciare la ragazza di cui è innamorato e si è preso uno schiaffo, come all’imprenditore che ha aperto la sua botteguccia con i risparmi di una vita e si è trovato il negozio vuoto.
Perdere non è bello.
Ma c’è un sollievo in questo stato psicologico: quando ti rendi conto che hai fatto bene a perdere e hai fatto benissimo a portarti a casa il tuo bel bagnetto di sangue. Perché se tu fossi rimasto saresti semplicemente morto.
Se hai comprato a 100, venduto in perdita a 90 poi ti ritrovi il mercato a 20 sei stato un fenomeno e lo puoi raccontare agli amici al bar: tu sei stato il più tosto di tutti, hai venduto e sei tornato a casa. Fine.
Il problema è quando hai comprato a 100 e venduto in perdita a 90 e poi ti ritrovi il mercato a 200 che ti senti un coglione.
Non so se domani saremo nel primo o nel secondo caso.
In ogni caso voglio dirvi cari lettori che chi ha venduto con il breakout in perdita è stato bravo perché stanotte dormirà tra due guanciali.
Domani può succedere di tutto, o tanto bene o tanto male.
Stanotte non dormiranno coloro che non hanno rispettato lo stop loss.