EURBRL (PC: 4,2592)
Che cosa è accaduto?
Dopo avere toccato un picco a fine 2015-inizio 2016 in area 4,5000-4,7800, l’EurBrl (Euro vs. Real brasiliano) ha subìto un marcato movimento correttivo (-30% circa) conclusosi nel minimo toccato a febbraio 2017 a ridosso di 3,2300. Da tale livello si è sviluppato un nuovo movimento rialzista che ha riportato le quotazioni a ridosso di 4,4000, seguito da un consolidamento verso 4,2340 nelle ultime sedute.
Che cosa possiamo aspettarci nei mesi a venire?
Ancorché non emergano segnali convincenti di esaurimento del trend dominante di EurBrl, che rimane impostato al rialzo su orizzonti strategici, visti i livelli raggiunti dalla divisa unica si possono ipotizzare acquisti di real brasiliani per sfruttare il carry decisamente favorevole, ovviamente per importi contenuti all’interno di una più ampia diversificazione valutaria strategica. Su scadenze intermedie a 3-5 anni la divisa brasiliana, infatti, è remunerata al 9-10%, mentre i Btp italiani su analoghe scadenze rendono solamente lo 0,75%-1,35%, nonostante la veloce risalita dei rendimenti delle ultime settimane.
Il tasso di inflazione annua in Brasile si sta stabilizzando al di sotto del 3% ed il mercato azionario continua a godere di buona salute: non si ravvedono quindi elementi di particolare criticità, per lo meno nei mesi a venire.
Un segnale di attenzione si avrebbe su risalite del cross EurBrl al di sopra di 4,5000/8000, ma fino a quel momento di possono mantenere/incrementare esposizioni obbligazionarie denominate in real brasiliani, nel rispetto dei vincoli di pesi/diversificazione sopra indicati.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)