Azioni RETELIT. A grandi falcate giunge il 27 l'assemblea


Per RETELIT mancano tre settimane all'assemblea. Nel frattempo due cordate stanno affilando da tempo le armi per ottenere il controllo (relativo) della maggioranza del capitale sociale.

Da una parte lo schieramento Axxion-Bousval che ripropone come Presidente e CEO di RETELIT rispettivamente Dario Pardi e Federico Protto, dall’altra lo schieramento di Fiber 4.0 capitanato dal finanziere Raffaele Mincione che propone se stesso come Presidente e Alessandro Talotta (ex Telecom-Sparkle) come candidato CEO.

Attualmente il patto Axxion-Bousval ha circa il 25% del capitale contro Fiber 4.0 che ha azioni, tra  titoli posseduti e diritti di opzione, per circa il 12% del capitale più l’eventuale appoggio di altri investitori come la Famiglia Pretto.

La battaglia sulle votazioni  si fa interessante se consideriamo la presenza dei fondi presenti nel capitale e dei piccoli azionisti che costituiscono larga parte del flottante del titolo.

Sino ad ora è stato presentato (anche se in maniera sintetica) il programma della lista Axxion-Bousval improntato su una forte accelerazione del business di RETELIT attraverso un mirato piano di M&A.

In effetti nel nuovo CdA proposto dalla lista sono presenti figure di spicco con forti esperienza di M&A. Inoltre, come dichiarato ufficialmente, c’è il progetto di creare un vero e proprio comitato sulle possibili prede che RETELIT potrebbe intercettare per diventare davvero il terzo polo dopo OpenFiber e Telecom Italia. I programmi della lista Fiber 4.0 non sono stati ancora dichiarati apertamente.

Vedremo come andrà a finire! Il Lombardreport.com si vanta di avere scoperto e sponsorizzato la Società tre anni fa quando quotava 0,50 euro e gli scambi erano irrisori Ma i 7000 km di fibra ci allettavano in un momento in cui tale fibra era caldeggiata da tutti, Governo compreso come sviluppo trainante per gli investimenti  digitali. Il Lombardreport.com aveva allora proposto   con altri soci  il cambio dei vertici sociali, l'azzeramento di una  potenzialmente disastrosa (per i soci privati del diritto d'opzione) operazione di emissione di obbligazioni convertibili e la rinegoziazioe dei vecchi contratti.Tutto è successivamente puntualmente  avvenuto con il nuovo CdA che avevamo anche noi sponsorizzato, risultato vincente nelle votazioni. Da tre anni abbiamo inoltre partecipato alle assemblee apprezzando le scelte degli amministratori.

Non possiamo perciò che propendere, tra le due cordate, per la continuità del management soprattutto considerando che non solo noi abbiamo apprezzato la direzione di RETELIT ma anche il mercato ha riscoperto il titolo salito da 0,50 euro a oltre 2 euro (per poi stabilizzarsi intorno a 1,90 € in questi giorni). E il proverbio (calcistico) recita "squadra vincente non si cambia", tutto questo ovviamente senza alcuna prevenzione nei confronti dell'altra cordata.

I manager Federico Protto e Dario Pardi hanno infatti  dimostrato la loro conoscenza del mercato con risultati molto positivi: Retelit nel 2015 aveva un fatturato di 37 milioni €, nel 2017 di 65 milioni €, l’Ebitda è balzato nello stesso periodo da 7 a 27 milioni € e la Società è passata da una perdita di 9 milioni € nel 2015 ad un utile netto di 11 milioni € nel 2017…  Come ciliegina verrà anche distribuito il primo dividendo nella storia della Società, dopo l'approvazione dell'assemblea.

I manager Pardi e Protto hanno intenzione di investire personalmente nella Società come comunicato in una intervista al Sole 24 Ore di domenica scorsa.

Vedremo chi la spunterà….appuntamento a tutti gli azionisti RETELIT per l’assemblea del 27 aprile 2018. 

Lo spettacolo sta per iniziare !!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)