Ieri sera abbiamo registrato la vendita in profit del 50% della posizione sul titolo del Nasdaq100, CITRIX SYSTEMS, grazie ai dati societari trimestrali usciti sopra il consensus degli analisti e con una guidance per il prossimo trimestre e per la fine dell’anno abbastanza ambiziosa e comunque al di sopra delle aspettative degli analisti.
La stagione delle trimestrali in USA sta riportando risultanze al di sopra delle stime degli analisti, sia come dividendi (oltre il 75%) che come fatturato (oltre il 70%).
Inoltre il dollaro sta recuperando su quasi tutte le maggiori divise mondiali (1,21 contro Euro) ed i dati macro usciti oggi dimostrano una buona forza dell’economia USA con un dato preliminare relativo al primo trimestre 2018 del PIL annualizzato a + 2,3% contro il + 2,00% atteso dagli analisti, in rialzo anche il dato sulle spese al consumo personali sempre relativo al primo trimestre 2018 a + 2,7% (+ 0,1% rispetto alle attese) ed a + 2,5% il dato “core” (+ 0,1% rispetto alle attese) ed a confermare che l’inflazione è in crescita ci ha pensato anche il dato sull’indice del costo del lavoro sempre relativo al primo trimestre 2018 uscito a + 0,8% (+ 0,1% rispetto alle attese).
Ma nonostante tutti questi fattori positivi fare un’analisi sugli indici USA è molto complesso.
L’indice S&P500 ha testato per la terza volta la m.m. a 200 (2608 ca.) ma è schiacciata dalla trendline ribassista che viene dai massimi storici (2873 ca.) e tocca altri 2 max relativi del 13 marzo scorso (2802 ca.) e del 18 aprile scorso (2717,5 ca.), attendiamo quale delle due riuscirà ad essere trafitta e confermata per cercare di delineare un probabile trend di breve.
Per l’indice NASDAQ100 il discorso è un po' diverso in quanto la prima cosa che appare dal grafico è la figura di un testa e spalla ribassista e seppur non ha mai toccato la m.m. a 200 essa, de facto, rappresenta la neckline (largo circa) la cui rottura dovrebbe proiettare all’ingiù l’indice di quasi 1000 punti.
Onestamente noi non facciamo molto affidamento in questa figura, anche perché la volatilità su questo indice è sempre più elevata degli altri e nulla osta che possa anche rompere la neckline per poi passarla all’insù nuovamente. Navigazione a vista ovviamente.
Per quanto riguarda il mercato italiano, oggi non bene gli indici FTSE MIB e FTSE IT All-Share, con il primo che non riesce a tenere il livello psicologico dei 24.000, indici gravati dal settore Auto e Bancario/Finanziario, anche se provengono da due settimane di performance molto positive, tanto da risultare i migliori indici europeo e non solo.
Bene l'azione POSTE ITALIANE ..... chi l'avrebbe mai detto ??