Più Etn che Etf in realtà, perché le commodities sono state protagoniste delle ultime sedute. Bassissimi Ter per i nuovi “Core” di Lyxor. Emergenti hedgiati con Ubs.
Hot markets
Vix e commodities in primo piano sul fronte delle migliori e peggiori performance della scorsa settimana per Etf/Etn su Borsa Italiana, a conferma delle previsioni che vedevano proprio questi asset probabili protagonisti del mese di aprile.
L’Etf/Etn week - con i secondi che identificano strumenti emessi a fronte dell'investimento diretto nel sottostante o in contratti derivati sul medesimo - ha inevitabilmente visto agitarsi in termini di scambi un replicante di estrema attualità nella fase attuale, ovvero il Boost S&P 500 Vix Short-Term Futures 2.25 x Leverage Daily Etp (Isin IE00BYTYHQ58), arretrato con la caduta della volatilità sul mercato Usa, ma sempre sostenuto nei volumi. La settimana è stata interessante sotto il profilo grafico, con il ritorno su un supporto già testato varie volte a 0,0983 euro, con un mini tentativo di rimbalzo sia giovedì sia venerdì. Attenzione però all’imminente chiusura di un triangolo molto ben definito, che potrebbe costituire il segnale di inversione di un trend ribassista di lunghissimo periodo. Ricordiamo come – trattandosi di uno strumento a leva – questo Etf sia penalizzato dal cosiddetto “compound effect”, che può migliorare o peggiorare le performance attese in funzione delle fasi di mercato. Quali livelli seguire? La prima vera resistenza è molto lontana rispetto alle ultime quotazioni, collocandosi a 0,25 euro ma un primo segnale di forza verrebbe dal superamento di 0,15/0,16 euro. Logicamente la valuta di negoziazione è l’euro ma quella di denominazione il dollaro Usa. Si tenga quindi conto del rischio di cambio.
Un altro protagonista dell’Etf/Etn week sono stati i prodotti a leva sul nickel. L’ Etfs 2x Daily Long Nickel (Isin JE00BDD9QB77) ha superato quota 82 euro per poi chiudere venerdì a 75,9. La performance a un mese è stata del 18,5%, mentre quella da inizio anno sfiora il +30%. A Borsa Italiana è quotato anche l’Etfs 3x Daily Long Nickel (Isin JE00BYQY5X15), che ha fortemente amplificato il trend a favore di questa commodity, con un +134,5% su un anno e un +26,7% su un mese. L’impressionante “upside” dell’ultimo periodo per il nickel, il cui future ha chiuso venerdì a 14.850 $, viene confermato dal segnale “buy” tuttora presente in base a indicatori e medie mobili, ma attenzione alla volatilità, segnalata da più strumenti di analisi. Un reale nuovo rafforzamento avverrebbe con il superamento dei 15.526 $ e in seguito dei 16.234 $, livello violato nei giorni scorsi da uno spike rialzista. Perdenti dell’Etf/Etn week logicamente gli Short Nickel a leva.
La vera star delle ultime settimane è stata però il cacao, inserito da tempo in un canale rialzista, che l’ha portato oltre resistenze significative, con addirittura alcuni operatori che lo vedono tornare verso i massimi assoluti. Anche in questo caso la prudenza però si impone perché il rush è apparso quasi incessante da febbraio e una pausa non è da escludere nel breve periodo. L’Etfs 2x Daily Long Cocoa (Isin JE00B2NFV803) da inizio anno ha super performato (+84,8%), ma da giovedì si registra una fase di debolezza, confermata dall’ultima seduta della settimana, in cui si è registrato un -6,61%.
In questa fase così esplosiva per nickel e cacao è conveniente seguire i prodotti a replica lineare (Isin GB00B15KY211 per il primo e JE00B2QXZK10 per il secondo), in quanto su entrambe le commodities si sono avvertite inevitabilmente mani speculative che potrebbero accentuarne la volatilità.
Lyxor punta sui “Core” a bassissimo costo
Sul fronte degli esordi segnaliamo nell’Etf/Etn week una nuova famiglia di replicanti, proposta da Lyxor e denominata “Core”, con Ter da 0,04% l’anno – il più basso in Europa. La gamma comprende nove cloni sui maggiori mercati azionari – globale, UK, Europa, Usa e Giappone – nonché, per quanto riguarda il fronte obbligazionario, su titoli di stato Usa sia nominali (Treasury) sia legati all’inflazione (Tips). Inoltre, quattro nuovi Etf hanno ampliato la gamma dei “Core” e sono stati quotati su Borsa Italiana. Impostati sulla semplicità, sono a replica fisica e non ricorrono al prestito titoli. I costi dell’inedita gamma “Core” di Lyxor sono del 38% circa più contenuti rispetto a quelli dei concorrenti. La serie è così composta.
Bond emergenti corti ed hedgiati: un altro esordio su Borsa Italiana
Ubs Asset Management ha quotato su Piazza Affari l’Etf Usd Emerging Diversified Bond 1-5 Etf (hedged to Eur) A-acc (Isin LU1645386480), ampliando la propria gamma di strumenti passivi a copertura valutaria, nel quale vanta una leadership a livello europeo. L’Etf, la cui versione senza copertura dal rischio di cambio era già presente su Borsa Italiana, consente di prendere esposizione in modo diversificato su tutto l’universo obbligazionario dei Paesi emergenti (titoli di Stato, bond corporate e sovranazionali), concentrandosi sulle emissioni a breve scadenza, da 1 a 5 anni. Peculiare è la copertura garantita da tutte le oscillazioni dei tassi di cambio tra euro e dollaro Usa, valuta di denominazione dei bond (con taglio superiore a 500 milioni di dollari). Un contributo alla diversificazione è dato dal peso di ogni singolo Paese in portafoglio, che non può eccedere la quota del 3% complessivo. Attualmente, lo strumento presenta uno yield to maturity del 5,11% e una duration di 2,72 anni.