Aggiorniamo il nostro portafoglio, che torna a riprendere la via del rialzo dopo la fase di standby delle ultime settimane. Non vi è nulla di nuovo in merito a quanto già osservato nei precedenti articoli, per cui vorrete perdonare l’estrema sintesi di questo articolo, ma onestamente se non abbiamo sulla da dire di rilevante preferiamo tacere anziché menar il can per l’aia e raccontarvi cose scontate tanto per riempire righe.
I mercati provano ad accelerare, sulla scorta della relativa (e temporanea?) distensione sul fronte della guerra commerciale USA-Cina, e in attesa delle trimestrali provano a portarsi avanti, nella evidente speranza che i dati in uscita siano almeno a conferma delle aspettative, se non addirittura migliori. Per ora lo scontro armato in Siria pare non preoccupare più di tanto, ma è certamente una variabile geopolitica da tenere in debita considerazione e da non sottovalutare.
Così il nostro NAV vale oggi 112,82 contro il 112,72 precedente, riprendendo la via del rialzo e provando a riportarsi in prossimità del precedente massimo storico a 113 registrato a fine 2017. La tendenza è quindi buona e dimostra ancora una volta la bontà in ottica strategica dell’assetto che abbiamo dato al nostro portafoglio. Ne deriva che le modifiche che abbiamo individuato e sono in predicato di essere poste in opera possono attendere, lasciando correre i ratei.
Ciò non significa che rimarremo attendisti sine die bensì significa che il piano è pronto (com’è giusto che sia con largo anticipo) e sarà attuato al momento opportuno. Pertanto godiamoci il buon recupero del nostro portafoglio, facciamo maturare cedole e dividendi e manteniamo il pragmatismo che sinora ci ha permesso di avere un asset sempre in ordine ed adeguato alle situazioni di mercato.
Portafoglio aggiornato nell’apposita sezione e grafico del NAV come di consueto anche qui sotto.