L'ultimo sopravvissuto del Sonderkommando di Dachau


Ieri sera sono andato ad una conferenza – testimonianza di Enrico Vanzini con i miei due figli.

Enrico Vanzini è l’ultimo sopravvissuto italiano del Sondercommando, un gruppo di detenuti di Dachau che si occupava di trasportare i cadaveri dei prigionieri gasati al forno crematorio e qui di bruciali.  

Enrico Vanzini è stato 7 mesi a Dachau ed è sopravvissuto semplicemente perché è stato nel Sondercommando solo 15 giorni e poi sono arrivati gli americani. Altrimenti sarebbe stato automaticamente eliminato dai nazisti dopo 3 mesi per non lasciare tracce e testimoni.  

La storia di Enrico Vanzini è commuovente, e tanto più commuovente è trovarsi davanti un vecchio dagli occhi dolci e dal comportamento signorile di 96 anni che ancora si commuove ricordando quelle sofferenze e parlando della sua mamma. E soprattutto che non porta rancore.

Una video intervista lo trovate qui https://www.youtube.com/watch?v=q1mC4_TTNMk

Consiglio a tutti l’acquisto del libro https://www.amazon.it/Lultimo-sonderkommando-italiano-Dachau-numero-ebook/dp/B00FPDTVZC

Non è un libro per tutti, sentire parlare dello schioccare che fanno i nervi dei corpi  dentro il forno non è certo una lettura che facilita il sonno.

Però è un libro che cade a pennello con quello che sta succedendo nel Mediterraneo Orientale (brutta parola questa, per chi non lo sa è una parola che veniva usata nell’ultima guerra mondiale per identificare quel tratto di mare dove oggi si sta annunciando l’attacco contro la Siria).

Non voglio fare nessun articolo strappalacrime né della prosopopea geopolitica, non è il mio mestiere, che è molto più umile, quello di guardare i grafici.

Però era impossibile ieri guadando Enrico Vanzini pensare a un presidente degli Stati Uniti d’America che dichiara guerra via Twitter e il mondo che sia costretto a seguirlo via coalizione Francia e Gran Bretagna.

Non voglio entrare nel merito di gas o non gas, sono le modalità che spaventano e la logica del “non posso tirarmi indietro” che domina sovrana. 80 anni fa a Danzica successe lo stesso: nessuno poté tirarsi indietro.

Finito qui il pistolotto, uscito più dal cuore che dalla mente.

Veniamo a noi: bombette a parte quello che sta verificandosi sui mercati è semplicemente a livello tecnico un pull back dello sfondamento della resistenza di 25.225 del Ftse All Share.

Se guardiamo il breath di mercato vediamo che siamo sempre al rialzo ma ricordiamoci che il Mc Clellan è la media di una media e quindi continua a salire anche quando cambia l’aria in considerazione del time lag tipico di tutte le medie mobili. La situazione dell’indicatore Mc Clellan è favorevole perché posizionata nella parte bassa del mercato però francamente vediamo solo miriadi di titolini schizzare più per simpatia che per ragioni fondamentali.

Tomasini torna ribassista ? No, per il momento no e per il breve. Però inutile nascondersi che il generale estate e il safari del titolino è qui dietro l’angolo, non raccontiamoci delle storie. E fatte salve le bombette in Siria che tireranno giù il mercato per poco la stagionalità la fa da sovrana ora (insieme al momentaneo rallentamento delle economie sviluppate).

Quindi seguiamo con attenzione l’evoluzione degli indici a Wall Street che stanno costruendo un’area di congestione che è buona per il rialzo ma che se rotta al ribasso porterebbe ad un rallentamento (notate bene la parola “rallentamento” del movimento rialzista).

Io non vedo possibile da ora a ottobre la rottura del supportone di 23.623 del nostro indice Ftse All Share che ci separa dalla definizione di ribasso e quindi abbiamo un intervallo che va da questo supportone alla resistenza di 26.496 in cui oscillare nel prossimo periodo estivo, con piccoli ribassi e piccoli rialzi.

Erg: penso che siamo sul fondo e che vada a ricoprire il gap. No panic, cose che succedono. Ci vuole pazienza. Ovviamente ci vorrà più tempo anche se penso che il gap verrà ricoperto in fretta.

Arrivano nuovi titolini della morte: dopo Biancamano è partita anche Molmed ed è tutto dire.