EURZAR (PC: 14,574)
Che cosa è accaduto?
Il Rand sudafricano è inserito all'interno di un trend strategico ribassista nei confronti dell'euro. Da inizio 2016, tuttavia, si è sviluppato un movimento correttivo sull'euro che ha riportato il cross dal picco del gennaio 2016 a ridosso di 19,600 ad un minimo a ridosso di 13,400 nel marzo 2017. Da marzo 2017 il cambio ha poi ripreso a salire spingendosi a ridosso di quota 17 nella seconda metà del mese di novembre; da fine novembre si è poi assistito ad una veloce ridiscesa, che ha riportato il cross verso 14,175 a fine febbraio. Nelle ultime settimane il cross ha consolidato al di sopra di tale livello ed al di sotto di 14,900. Il buon recupero del rand dell'ultimo quadrimestre conferma quanto indicato nelle passate analisi, e cioè che mancano segnali convincenti di ripresa del movimento dominante rialzista dell'euro su orizzonti strategici.
Occorre quindi registrare una perdita di spinta rialzista della divisa unica nel corso degli ultimi 2 anni, seppur all'interno di un quadro più ampio ancora sfavorevole per il rand sudafricano.
Nel Paese si registra un tasso di inflazione poco al di sopra del 4%, in calo negli ultimi anni e decisamente inferiore rispetto ai livelli registrati in passato. Un'inflazione quindi tutto sommato accettabile se confrontata con dei rendimenti sui titoli governativi in Rand pari a circa il 7% su scadenze intermedie a 3-5 anni.
Il carry a favore del Rand sudafricano (i Btp italiani su analoghe scadenze hanno un rendimento al di sotto dello 0,50%) più che compensa quindi le dinamiche inflazionistiche nel Paese e non dovrebbe perciò lasciar presagire rischi di sostanziale deprezzamento della valuta, come accadeva invece regolarmente negli anni passati.
Operativamente, si conferma quindi la strategia di mantenere obbligazioni in Rand su scadenze a 3-5 anni.
Importante però limitare il peso ad una componente contenuta del proprio portafoglio, vista l'elevata volatilità del cambio.
Un primo segnale di attenzione si avrebbe su risalite del cross al di sopra di quota 16, poco probabile, con conferma al superamento della resistenza critica a quota 17. Il quadro tecnico per il Rand si deteriorebbe significativamente solo al superamento della resistenza critica a quota 18, assai improbabile nei mesi a venire.
La recente ridiscesa del cross al di sotto del supporto in area 14,750-15,000 fornisce un segnale di rinnovata forza del rand per i prossimi mesi, con primo obiettivo importante quota 13,40.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)