In mercati oscillanti una correzione sui 2,9 euro potrebbe anche starci, visto che si prevede un aumento di volatilità. Sarebbe un’occasione interessante.
Cedole & dividendi
Tre miliardi di euro per l’esercizio 2016 e 3,4 miliardi per l’esercizio 2017: i numeri di Intesa Sanpaolo sono eccellenti e in crescita: quindi ne trarrà beneficio l’azionista, che si vedrà versare quest’importo allo stacco del 21/5/2018 e al pagamento del 23/5/2018:
Azione ordinaria |
0,203 euro |
Nel 2017/esercizio 2016 l’ ammontare era risultato di 0,178 euro. L’aumento è quindi del 14%, ma l’azione Intesa Sanpaolo ha oggi un “dividend yield” del 6,34% (4,69% al netto del prelievo fiscale), derivante dalla quotazione di 3,2 euro, yield elevato, sebbene inferiore rispetto a quello del 2017, dato l’“upside” in corso.
Un breve confronto con il passato può essere utile.
Anno |
Dividendo |
Prezzo medio |
Dividend yield |
2017 |
0,178 euro |
2,22 (anno 2016) |
8,02% |
2016 |
0,140 euro |
3,11 (anno 2015) |
4,50% |
2015 |
0,070 euro |
2,29 (anno 2014) |
3,06% |
2014 |
0,050 euro |
1,47 (anno 2013) |
3,39% |
Più che positivo il prossimo stacco ma nettamente sotto (lo ribadiamo) la performance dello scorso anno. Come migliorare quel 6,34% e portarlo magari oltre il 7%? Un po’ di semplici calcoli portano a questo risultati sulla base di possibili - ma non assodate - correzioni delle prossime settimane dell’azione Intesa Sanpaolo.
Quotazione |
Corrispondente a… |
Dividend yield (lordo) |
2,99 euro |
1° supporto |
6,78% |
2,926 euro |
2° supporto |
6,93% |
2,903 euro |
Media mobile 100 sedute |
6,99% |
2,82 |
Media mobile 200 sedute |
7,19% |
2,606 euro |
3° supporto |
7,78% |
L’obiettivo 7% o quasi è possibile e rappresenterebbe un rendimento eccellente, nettamente superiore perfino allo yield dei bond Tier 1 di Intesa Sanpaolo. Richiede tuttavia un po’ di destrezza in un posizionamento più vantaggioso sul titolo rispetto alla quotazione in corso (ieri +3,4%), spinta da notizie molto favorevoli sulla banca.