Gli azionisti di maggioranza di azioni Banca Farmafactoring continuano a limare le loro partecipazioni. Come già segnalato con azione Reply (e con molti altri titoli) si sfruttano abilmente i momenti di entusiasmo per gli ottimi risultati (azione Banca Farmafactoring, azione Tecnoinvestimenti etc ) o per operazioni apprezzat(split di azione Reply) per vendere azioni.
Oggi tocca ad azione Banca Farmafactoring. L'azionista di maggioranza, aveva deciso ieri sera di liquidare un 8% circa della partecipazione. Poi, visto il successo della proposta a 5,75 euro contro la quotazione giornaliera superiore a 6,20 euro, ha aumentato la vendita al 10,1%.
Guardiamo i numeri: azione Banca Farmafactoring ha appena chiuso l'esercizio 2017, con un utile in crescita a 95,55 milioni di euro +32% (capitalizza un miliardo). Dividendo fissato a 0,492, e volo in borsa delle azioni oltre i 6,20 euro.
Ma l'azionista di maggioranza ha deciso di vendere l'azione Banca Farmafactoring, che offre un rendimento, sulla base del prezzo di vendita fissato per tale "pacchettone" superiore all'8,5%. Ha preferito liquidare una azione che rende l'8,5%. Giù il cappello se avesse in mano una alternativa migliore di tale rendimento.
Sorprende questa continua svendita di parte dei pacchetti di maggioranza da parte degli azionisti principali. Forse temono di vedere un mercato in lettera. Forse si accontentano.
Per i piccoli investitori, un rendimento dell'8,5%, di primo acchitto, rappresenta grasso che cola. Rinunciare a tale rendimento si giustifica se l'azionista di maggiorranza ha sotto osservazione investimenti ancor più remunerativi. Gli analisti attendono l'assemblea per controllare lo sviluppo aziendale. Vedremo dopo l'assemblea tra qualche mese chi avrà avuto ragione.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)