Segnale rialzista molto importante per l'oro che flirta da giorni con la media mobile a 200 gg. Manca un drastico superamento di tale livello, importantissimo per molti fondi internazionali che operano con l'ausilio dei grafici, ma il segnale si avvicina, se si prescinde da quanto diremo tra poco sull'argento..
Nel frattempo Wall Street perde quasi il 20% in dicembre superando come crac il peggior dicembre dello scorso secolo, il 1931, con una discesa allora del 15%. Per non parlare di Tokyo che stamane, giorni di Natale, ha perso in una drammatica seduta oltre il 5%.
Sui preziosi, per puntare sull'oro, mancherebbe il segnale sul'argento oltre 15,05 $ per una forte spinta. La mm a 200 giorni dell'argento è ancora più alta e frena per ora il nostro desiderio di buttarci totalmente sui preziosi.
La death cross ha funzionato perfettamente al ribasso: da quando la media mobile a 50 giorni ha bucato al ribasso quella a 200 giorni sui vari mercati internazionali azionari, sono scattate le violentissime vendite. Al rialzo rimane, tra gli investimenti, solo il grafico dell'oro che vede un blando segnale di quasi superamento attorno a 1270/1275 della mm a 200 gg. Ma ripetiamo manca il segnale sull'argento sul quale sono posizionate al ribasso da 7 anni le principali banche americane come dettagliato da anni su queste colonne riprendendo gli articoli di Ted Butler.
Nel frattempo però, seguendo il consiglio che dava Harry Schults il grandissimo analista degli anni 70/90, di acquistare in parte anche prima della "grande barriera che opera come fortissima resistenza" possiamo iniziare a prendere un assaggio per chi lo desideri. A seconda della personale propensione al rischio ci sono gli ETC di PHAU sulla nostra borsa (a rischio molto limitato) a 105, mentre per chi vuole puntare su NY citiamo IAM GOLD-IAG, Endeavour Silver- EXK, Agnico Eagle- AEM e l'immarcescibile Wheaton-WPM che però viene da un balzo del 20%. Su Toronto occhi su Endeavour Mining EDV.TO e Gran Colombia Mining GCM.TO. Ricordiamo ai nuovi abbonati che non ci hanno seguito nel 2000, nel 2011 e nel primo semestre 2016 che le azioni auriferere ed argentifere sono soltanto per il TRADING seguendo proprio la frase sempre ripetuta di H Schultz. Mentre chi vuole salvaguardare il suo patrimonio per la pensione deve puntare sul FISICO e cioè sulle Elisabetta dopo avere attentamente visto i prezzi che la Confinvest pubblica sui principali giornali itaiani.
Il portafoglio a scarso rischio è praticamente vuoto di posizioni speculative azionarie e chiude fortunatamente l'anno in attivo solo grazie alle forti vendite fatte in maggio seguendo il ripetuto annuncio del "sell in may". Al momento annovera (lo ricordiamo per i nuovissimi abbonati) solo tre posizioni in essere e cioè: le piccole quote di PLTE(in pareggio), INTEK risp(in perdita) e Mediolanum Real Estate B(in utile) per un totale limitatissimo al 5% del portafoglio. Per il resto il portafoglio è sui bond Intek 5% da ben 3 anni(15% portafoglio), IVS 4,5%(10% portafoglio) da due settimane, Regno Danimarca 0,25%(5% portafoglio) $ Treasury (10% portafoglio) e cash (55% portafoglio).
Tra gli azionari ovviamente rimangono micro quote di azioni Autostrade Meridionali, Retelit, etc per potere andare alle assemblee ma sono polverizzazioni di investimenti precedenti.
La liquidità dovrebbe prima o poi essere messa in azioni aurifere. Rimane però la strana incongruenza tra il positivo comportamnto dell'oro e lo squallido comportamento dell'argento, incapace di mostrare maggiore reattività rispetto al metallo giallo. Questo è un segnale basilare, valido da moltissimi anni, per vedere la forza del rialzo dei preziosi. L'argento ha sempre guidato l'oro al rialzo statisticamente. Segnale che manca e che si aggiunge al disastroso comportamento del platino. In mancanza di questi segnali possiamo solo puntare un 5% sui preziosi SOLO se credete a quanto diceva H. Schultz di anticipare il segnale. Li sceglierete, se volete, a seconda della vostra propensione al rischio: PHAU per chi vuole rischiare molto poco, azioni USA per chi vuole speculare. Ricordando ancora che vanno messi stop loss più larghi del solito(10%) sui titoli USA e che le azioni sono speculative. Soggette a sbalzi al rialzo ed al ribasso sono per il trading.
Altri risparmiatori, nostri lettori, possono saggiamente accontentarsi di NON soffrire mentre Wall Street perde il 15% in un mese, Milano il 12%, o Tokyo crolla del 5% oggi. Applicano la vecchia regola del lombardreport.com: PRIMA NON PRENDERLE. Con sberle così accentuate c'è poca voglia di buttarsi in operazioni rialziste. Ci si accontenta di non perdere e di passare le Feste senza patemi. Buon Fine d'anno a tutti!
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)