Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci
Piano Bar di Virginio Frigieri 28/10/2018
Previsioni di Borsa : Indici Azionari USA
Alla fine anche il Dow Jones ha completato tutte le quinte ondate dal grado Supercycle fino al livello Sub-Minuette a 26.951,80 il 3 Ottobre. Iniziamo quindi con un ripasso dal grafico di lungo termine del Dow dal 1929 ad oggi per fare poi una zummata sull’onda [5] di grado primario.
Dal massimo di inizio Ottobre abbiamo visto svilupparsi un primo cinque onde ribassista; considerato che finora non abbiamo ancora visto “vendite da panico”, può essere che l’onda 1 che per ora abbiamo posizionato sotto al minimo di venerdì non sia ancora terminata e possa suddividere ulteriormente.
Come si vede nel grafico sopra anche la media a 200 gg ha ceduto insieme alla trendline che ha accompagnato lo sviluppo di onda 5 da aprile. L’RSI smanettato a 10 periodi e il %R a 29 periodi erano già posizionati al ribasso da una quindicina di giorni. Sull’S&P500 che raggiunto il suo massimo alcune sedute prima del Dow Jones (il 21 settembre per l’esattezza) ho voluto mostrare un pò di indicatori che a più riprese indicavano l’avvio di una fase ribassista. Con gli indicatori è sempre bene non esagerare ma in momenti particolari verificare se logiche diverse portano alle stesse conclusioni può tornare comodo.
Il solito RSI smanettato a 10 periodi passa in territorio negativo l’8 di Ottobre e nello stesso giorno anche il QQE a 14 periodi passa in territorio negativo. Il QQE (Quantitative Qualitative Estimation) è un indicatore di forza relativa che si ricava da un normale RSI a 14 periodi, che viene levigato da una media esponenziale a 5 periodi e plottato come curva principale (linea continua spessa). A questo punto vanno costruite le due curve tratteggiate: ad ogni barra si calcola la differenza tra l’RSI corrente e il valore della barra precedente in valore assoluto (senza segno) e su questa serie si calcola un media esponenziale a 29 periodi ulteriormente smorzata da una seconda media esponenziale a 29 periodi. Il risultato ottenuto viene moltiplicato per 2,618 per ottenere la curva fast (curva tratteggiata rossa) e 4,236 per ottenere quella slow(curva tratteggiata blu). La curva principale (QQE) viene colorata in blu (trend rialzista) quando la curva principale è sopra entrambe le curve fast e slow e in rosso (trend ribassista) quando il QQE si trova sotto entrambe le curve fast e slow. Sui posizionamenti intermedi se il QQE viene dal basso e ha bucato al rialzo solo la prima curva il QQE viene pitturato in azzurro (probabile inizio trend rialzista) mentre e se il QQE viene dall’alto e ha bucato al ribasso solo la curva più alta, il QQE viene pitturato in magenta (probabile inizio trend ribassista). Il nastro a 4 indicatori plottato sui prezzi conferma la tendenza ribassista due gg dopo il 10 ottobre quando l’ultimo indicatore schizza in su passando dal nero all’azzurro. Questa curva rappresenta l’indicatore di volatilità di Wells Wilder. La linea Marrone è una banale media mobile a 21gg; l’altra linea che passa da rosso a blu e viceversa è la linea mediana di un Donchian Channel è quella più spigolosa che passa da rosso a verde e viceversa rappresenta l’indicatore WillTrend di Larry Williams. Anche questo indicatore parte dalla mediana di un Donchian Channel a 10-11 periodi attorno a cui si costruisce un canale che tenga conto della volatilità attraverso un ATR a 66 periodi che viene moltiplicato per un coefficiente (es 2,618). Il valore ottenuta sommato e sottratto al valore della mediana fornisce i riferimenti per il canale. Quando il prezzo di chiusura taglia al ribasso la sponda inferiore del canale si plotta quella superiore e il trend è ribassista. Quando il prezzo di chiusura taglia al rialzo la sponda superiore si plotta quella inferiore e il trend è rialzista. Sei indicatori su sei stanno dicendo la stessa cosa. Sotto mostriamo anche Nasdaq e Nyse Composite,
Previsioni di Borsa : Bond USA, rendimenti e prezzi
I futures sul trentennale americano continuano il loro rally in controtendenza. I prezzi di venerdì si sono spinti 139,25. e potrebbero spingere ancora più in alto. Il prossimo intervallo di resistenza rimane a 140,03. Il potenziale alternativo più alto è che l'aumento attuale è una quarta onda, secondo l'Alt. linea sul grafico. Una chiusura al di sotto di 138, 00 aumenterebbe le probabilità verso questa struttura. Wave (v) sarebbe un declino inferiore a 136 ^ 16.0 per completare l'onda [v] e l'onda 1.
Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD
Il Dollar Index si è portato a 98,86 e l’indice di sentiment è salito al 90% di tori ma come dicevamo anche nelle puntate precedenti solitamente le onde 2 producono ritracciamenti più corposi (di solito almeno il 61,8% della precedente onda (1), per cui nel grafico sotto vedete etichettata l’onda (2) come finita, ma ci sono buone probabilità che l’onda (2) possa generare una struttura più articolata e complessa.discorso del tutto analogo ma in senso opposto vale per l’Euro.
Previsioni di Borsa : Oro e Argento
L’obiettivo dell’oro nel breve rimane il range 1300-1350$/onz in cui si completerebbe l’onda D del triangolo. Seguirà un onda E che dovrebbe riportare i prezzi verso 1.250. Da questo livello dovrebbe partire l’onda ( C) che concluderà l’onda [B]. Non vi è poi nessun cambiamento nelle nostre previsioni sull’argento dove tuttavia ammetto una certa frustrazione per la mancata conferma dell’avanzata dell’oro. Speriamo di vedere qualcosa nella settimana entrante.
alla prossima
Note:
La Bibbia delle Onde di Elliott è a questo link:
La nomenclatura dei vari gradi d’onda è riportata sotto: le onde “cerchiate” della nomenclatura originale di Elliott sono rappresentate per una questione di praticità racchiuse tra parentesi quadre.