La risposta dovete leggerla e non ve la sintetizziamo in questo sommario. Ha un suo perfetto senso, tutto di natura tecnica.
Cedole & dividendi
Ci telefona un amico: “Che delusione l’Etf Btp short di Lyxor (Isin LU1523098561)! Negli ultimi giorni non muove. E’ una fetecchia”. Lo è davvero? No e il motivo dipende da un fatto comunicativo: nelle due più recenti settimane si è urlato tanto di crisi dei Btp e di spread alle stelle ma del corrispondente derivato nulla si è detto. Il long Euro Btp Future poco in realtà si è mosso in termini assoluti e soprattutto meno di quanto ci si potesse aspettare. Da inizio ottobre di fatto è rimasto ingabbiato in un trading range con minimo a 118,58 e massimo a 122,8 (toccato fra l’altro in intraday), il che equivale a una variazione in percentuale del 3,56%. Il resto del tempo l’ha passato a trovare un equilibrio instabile, senza quelle esasperazioni di cui i media hanno riempito le pagine. Ciò dimostra fra l’altro come operare all’insegna dello spread non abbia senso, dato che – trattandosi di un differenziale – risente di movimenti delle due componenti, Btp e Bund, inesorabilmente contrastanti in alcune fasi dei mercati, quale quella in corso. Ciò non esclude che i mercati abbiano continuato a vendere i Btp fisici, il che è un’altra storia.
Torniamo allora al nostro Etf Btp short. Cosa volete che potesse fare? Ha controreplicato i movimenti del Future, trovando i suoi appoggi laddove il derivato li piazzava in senso opposto. Una verifica? Eccola. Viene evidenziata dall’Etf Boost Btp short a leva 5 (Isin IE00BYNXNS22), quindi con movimenti quintuplicati, sebbene condizionati dal malefico effetto del cosiddetto interesse composto. Ebbene se il crollo fosse stato così clamoroso, come i media politici urlavano e gli stessi membri del Governo stanno parzialmente ammettendo, avrebbe dovuto fare scintille. Invece no. Movimenti sotto controllo, salvo il balzo in avanti di fine settembre da 47,5 a 55 euro, quando il Future effettivamente subiva una certa pressione ribassista. Da ottobre però micro variazioni pur in un contesto così arroventato.
Il riepilogo è inesorabile: ogni prodotto ha delle proprie logiche, che vanno seguite solo con il supporto dei grafici. Il resto è figlio unicamente di parole gettate al vento.