Il segnale c’è. Sarebbe meglio non doverlo scrivere, ma siccome è il nostro mestiere siamo costretti a prendere atto che il nostro indice Ftse All Share ha rotto al ribasso l’uncino che aveva costruito nei giorni scorsi e quindi domani e lunedì dovrebbe capitombolare verso il supportone di cui abbiamo parlato diverse volte, posto a cavallo dei 18.000 punti.
Tra l’altro una chiusura come quella di oggi proprio sui minimi e foriera domani di un allungo un po’ pauroso.
Altro che “manina” che cambia le leggi quando escono da palazzo Chigi e si avviano al Quirinale. Qui c’è un segnale che si sta “sbracciando” dicendo che il nostro mercato deve scendere e anche in fretta, e del resto il 26 ottobre è qui che si avvicina.
Lo spread ha rotto ogni freno e ha toccato 326 ovvero un livello che non si vedeva dal 2013.
Sebbene la stampa finanziaria tratti più golosamente della “manina”, qui abbiamo un segnale tecnico non troppo confortante con all’orizzonte ben 3 bocciature in arrivo: della UE, della prima agenzia di rating e della seconda agenzia di rating, in una sequela di cazzotti da pugile navigato.
Piazziamo un ordine di acquisto su un BTP short e abbiamo selezionato Lyxor BTP 2 SHORT ISIN FR0011023621: non ci piace giocare troppo con la leva sugli ETF e in ogni caso abbiamo sempre per le mani il BTP che è una obbligazione e non un indice di borsa e quindi diciamo che un po’ di leva aiuta ma non troppa.
Compriamo stop 29.780 (buy ufficiale).
Invitiamo tutti i lettori alla moderazione sia in quantità che in euforia (o pessimismo) comunque la si voglia guardare.
Il declino è in corso da almeno 20 anni e sarà ancora lungo e quindi forse questo non è THE BIG SHORT che tutti noi stiamo aspettando (almeno io).
