L’attuale “dividend yield” è basso (1,44% lordo) ma le previsioni di Eps e P/E sono buone. La cessione dei crediti deteriorati di nuovo sarà la chiave di volta (considerazione un po’ scontata!).
Cedole & dividendi
Aumentano negli ultimi giorni le posizioni “short” sull’azione Banca Bper, che si inserisce oggi nella nostra lista dei titoli del Ftse Mib analizzati in ordine alfabetico sul tema della distribuzione di profitti e quindi del “dividend yield”. Tuttavia il mercato è abbastanza confuso su questo titolo e lo dimostra il fatto che le valutazioni degli analisti discordino di molto: a una quotazione attuale di 4,15/4,17euro si contrappongono giudizi anche molto positivi, con addirittura target a 6,20 euro (Société Generale). Molto dipenderà dalla cessione degli Npl, tiritera comune del settore bancario. Nel caso della Popolare Emilia Romagna l’obiettivo è di ridurre lo stock dei crediti deteriorati di circa 4 miliardi dall’inizio del 2018 al 2020, con un valore in termini percentuali di un -35%. Il loro impatto sul totale degli Npl si abbasserebbe così dal 20,5% al 13,5% o anche ben sotto nel 2020. Obiettivi quindi ambiziosi, sebbene non facili da ottenere. Di qui le incertezze sull’azione Banca Bper, ancorché si preveda che l’operazione possa iniziare già a breve termine, il che impatterebbe in maniera molto positiva in Borsa. Naturalmente il condizionale è d’obbligo.
Dividendi altalenanti
In una fase così incerta la valutazione dei dividendi diventa decisiva, perché in presenza di trend ulteriormente ribassisti è evidente che il rendimento aumenterebbe. Negli ultimi anni la tabella della distribuzione di profitti ha visto questi numeri:
Anno pagamento |
Importo |
2011 |
0,18 euro |
2012 |
0,03 euro |
2013 |
0,00 euro |
2014 |
0,00 euro |
2015 |
0,02 euro |
2016 |
0,10 euro |
2017 |
0,06 euro |
Niente di esaltante e lo dimostra il fatto che – a oggi – il “dividend yield” calcolato sull’importo pagato lo scorso anno e rapportato alla quotazione in corso si colloca all’1,44% lordo. Un’inezia, che potrebbe trovare (forse) qualche spinta accelerativa nel 2018, sebbene vadano scontati un nuovo piano industriale e accantonamenti straordinari previsti proprio per i prossimi mesi. A metà 2017 c’era chi formulava uno “strong buy” per l’azione Banca Bper, ma quell’indicazione è stata poi ampiamente smentita dal mercato, che ha visto il titolo scendere anche sotto i 4 euro. Ciò non esclude che il Common Equity Tier 1 si collocasse al 13,38% nell’estate 2017 contro il 13,8% di fine 2016, numeri interessanti e poi migliorati con il terzo trimestre. I quali attenuano le voci di chi giudica necessario un aumento di capitale, timore inevitabile in una fase complicata quale l’attuale. Da notare anche che il confronto con le obbligazioni della stessa banca è impietoso e a favore dell’azione: per esempio l’emissione – abbastanza liquida – 0,875% Emilia Romagna scadenza 22/01/2022 (Isin IT0005076929) rende un ben più modesto 0,323%, sempre lordo.
L’analisi delle cifre
I numeri peculiari sono al presente i seguenti:
Quotazione |
+ / - da 2/1/17 |
Eps |
P/E |
Cash flow/azione |
4,17 € |
-23,9% |
0,30 € (stima 17) |
13,7 (stima 17) |
(1) |
0,48 € (stima 18) |
8,5 (stima 18) |
Eps = Utili per azione - P/E = Rapporto prezzo/utili - (1) Per banche e assicurazioni questo valore non è indicato poiché poco significativo
Range 52 settimane: 3,80 € (8/11/2017) – 5,82 € (20/1/2017)
Analisi grafica azione Banca Bper
Breve periodo |
Supporto |
4,098 euro |
Breve periodo |
Resistenza |
4,39 euro |
Lungo periodo |
Supporto |
3,99 euro |
Lungo periodo |
Resistenza |
4,71 euro |
I parametri selettivi dell’azione Banca Bper
Condizione nella selezione delle azioni |
Valore/Trend |
OK o KO |
|
Preferire azioni con P/E sotto a 15 |
13,7 |
OK |
|
Preferire azioni con Eps positivo |
0,30 |
OK |
|
Preferire azioni con payout sotto 75% |
46,3% (1) |
OK |
|
Preferire azioni con “div. yield” oltre 3% |
1,44% |
KO |
|
Preferire azioni con dividendo in crescita |
NO |
KO |
- (1) Valore medio 2015/2016
In sintesi – scontata la valutazione dell’azione Banca Bper: il 2018 sarà un anno molto importante per la banca, da seguire con attenzione perché poterà alti e bassi in Borsa. Da dimenticare invece il dividendo, per nulla decisivo nelle motivazioni di scelta di questo titolo.
I numeri comunicati dalla banca (al 30/9/2017)
Descrizione |
€/migliaia |
Margine di interesse |
850.337 |
Commissioni nette |
544.026 |
Redditività operativa |
1.525.189 |
Costi della gestione |
947.639 |
Risultato della gestione operativa |
577.550 |
Utile (perdita) di periodo |
148.096 |
Utile (perdita) della capogruppo |
148.958 |
ROE (patr. Netto/utile netto) |
4,09% |
ROTE |
4,57% |
Cost/income (*) |
62,13% |
CET 1 Ratio Phased in |
14,03% |
CET 1 Ratio Fully Phased |
13,81% |
(*) Calcolato sulla base dello schema di Conto economico riclassificato (costi della gestione / redditività operativa)
Questo report non costituisce sollecitazione all’investimento e contiene informazioni giornalistiche a puro scopo divulgativo.