Gentilissimi abbonati, ben ritrovati dopo la breve pausa natalizia. Parte un nuovo anno per il nostro portafoglio a Rischio Contenuto che ovviamente ci auguriamo porti le soddisfazioni che cerchiamo. Un rapido sunto di quanto accaduto in questi anni di vita del portafoglio, che ricordiamo esiste dal 2012. Ebbene, il portafoglio ha espresso una performance su base annua del +4,13%, grazie sia ai primi anni in cui l’obbligazionario offriva ben altri rendimenti sia grazie all’aver fatto scelte mirate e corrette in questi ultimi due anni di QE sfrenato che ha letteralmente “ucciso” il mercato del reddito fisso, portando i rendimenti a livelli spesso inguardabili.
Si riparte quindi con il nuovo anno, che in queste prime battute iniziali ha visto un po’ di volatilità sui rendimenti, i quali si sono leggermente alzati. Ad onor del vero, la lieve tendenza al rialzo dei rendimenti l’avevamo già osservata verso fine 2017 con la curva Euro che era salita di qualche manciata di bps. Come sappiamo quest’anno dovrebbe vedere un progressivo alleggerimento dei QE ed è pertanto normale che i mercati – in questa prospettiva – inizino gradualmente a “portarsi avanti” col lavoro.
Poi, da qui a dire che i tassi si alzeranno significativamente ce ne passa (infatti è noto che almeno in area Euro la BCE non ha per ora nessuna intenzione di intervenire, anzi) e crediamo che la variabile “chiave” che fungerà da chiave di lettura della politica monetaria sarà quella dell’inflazione. Infine, rimanendo nei patri confini, è abbastanza verosimile che il nostro debito pubblico sarà un po’ sotto pressione, visto l’appuntamento elettorale di marzo, che a suo modo può essere un buon pretesto per muovere un po’ prezzi e rendimenti.
Ci prepariamo quindi ad affrontare, almeno stando a quanto oggi noto, un altro anno non particolarmente facile per il reddito fisso e per le attività a basso rischio, per cui anche per quest’anno tirare fuori il rendimento sarà una bella sfida. Sfida che ben volentieri accettiamo e che naturalmente cercheremo di vincere mantenendo sempre alto il controllo dei rischi nel rispetto della vocazione a rischio contenuto del nostro portafoglio.
Aggiorniamo rapidamente il nostro portafoglio, per fare anche il punto iniziale di questo 2018. Ai prezzi correnti di mercato il nostro NAV vale oggi 112,68 in lieve contrazione quindi rispetto al massimo storico di fine 2017 a 113,00. Non abbiamo scadenze imminenti e godiamo ancora di una liquidità di 4.800 Euro, utilissima per eventualmente ribilanciare il nostro asset in caso di volatilità troppo accentuata.
Proprio a proposito della liquidità, come sapete, vi sono dei titoli che da tempo stiamo monitorando come candidati, ma che come detto negli articoli scorsi non ci soddisfavano in termini di prezzi di ingresso e quindi abbiamo atteso. Col senno del poi abbiamo fatto bene, poiché ora pare si stiano delineando le condizioni per un timing migliore per prendere posizione. Valuteremo questi canditati la prossima settimana, quando il mercato riprenderà davvero a pieno regime, poiché di fatto questa settimana potrebbe ancora essere “viziata” dai giorni che ci separano dall’epifania, ultimo capitolo delle feste.
Portafoglio aggiornato nella sezione dedicata e NAV, come di consueto, inserito anche qui sotto.