I mercati vanno verso un Top nel 2018 e un Bottom tra il 2021 e il 2022… (Merlino docet…)
Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci
Piano Bar di Virginio Frigieri 28/01/2018
Previsioni di Borsa : Indici Azionari USA
I mercati americani continuano a macinare record su record a ritmi che fanno pensare alla fasi finali di un bull market. Come sanno bene i lettori più anziani ogni tanto questa rubrica indossa anche i panni di Merlino dedicandosi ai numeri magici, alla cabala, alla lettura dei fondi di caffè, fra alambicchi e oscure formule per fare quello che quasi nessuno fa: metterci la faccia e azzardare previsioni non solo sull’asse Y dei prezzi ma anche sull’asse X dei tempi. Oggi con l’aiuto di alcuni grafici pubblicati da Prechter sulla rubrica Elliott Wave Theorist che vanno indietro dove i miei miseri database non possono andare, andremo quindi a ragionare sui cicli temporali. Mettetevi comodi che inizia una puntatona!
Cominciamo dalla fine: il grande Bottom dei mercati azionari avverrà tra il 2021 e il 2022.
Sviluppiamo: i numeri di Fibonacci applicati all’asse dei tempi portano ad una turnazione o se preferite punto di svolta importante nel 2021. Non solo: diverse metodologie usate sui cicli temporali convergono tutte sulle medesime date. Queste “turn window” non dicono se si realizzerà un top o un bottom di mercato per cui nella più rosea delle possibilità potrebbe anche essere che i mercati galoppino al rialzo fino al 2021/2022. Vedremo tuttavia nell’esposizione che le probabilità sono di gran lunga a favore di un Bottom e non di un Top.
Il grafico sotto, postato lo scorso 16 gennaio da R.Prechter mostra come le due campate di un numero di anni corrispondente a un numero della serie di Fibonacci (233 anni) posizionato a partire dal 1788 anno della ratifica della costituzione degli Stati Uniti d’America segnano i due minimi più importanti e profondi nella storia dei mercati azionari fino ad oggi.
(N.B. se i grafici risultano troppo piccoli usate lo zoom del vostro browser)
A voler essere puntigliosi anche l’anno di partenza si potrebbe posizionare con una tolleranza di +/- 1 anno. Il paradosso del quadrato che trasformato in rettangolo a volte perde e a volte guadagna un’unità lungo i tagli della diagonale, è spiegato nella storiella del tappeto di Randi, ma trova riscontro anche nei miei numeri primi che generano una serie figlia derivata da una serie madre, dove le serie figlie si alternano da positive a negative ovvero una volta iniziano con 1,1,2… e a volte con -1,-1,-2… Come si vede in basso a sinistra anche Prechter sceglie il 1788, ovvero l’anno in cui la Costituzione degli Stati Uniti viene ratificata, segnalando che si potrebbe partire anche dal 1787 anno in cui viene scritta, o il 1789 anno in cui entra in vigore. A parte questo dettaglio quel che conta è che nel proseguo contando cicli fissi pari a o un numero della serie , o un numero della serie -1 o un numero della serie +1 troviamo i “turned point” in questione. Così partendo dal 1788 con un ciclo di 54 anni (55-1) si arriva al primo bottom importante del 1842 (fine di una onda 2) e 90 anni dopo (89+1) troviamo il bottom del 1932. La somma (54+90) da 144 anni. Se al 1932 sommiamo 89 anni arriviamo ad un ciclo di 233 anni che termina nel 2021. Se di questo secondo periodo, più vicino a noi, andiamo a fare una zummata scopriamo un alternarsi di massimi e minimi significativi che, se non potrà convertire gli scettici, dovrebbe perlomeno portarli a riflettere. Procedendo a scalare ma sempre sui numeri della serie, infatti vediamo che partendo dal minimo del ’32 e spostandosi avanti di 34 anni arriviamo al massimo del 1966 e per arrivare al 2021 dobbiamo giocoforza contare 55 anni (complemento ad 89). Dal 1966 avanziamo ora di 21 anni e siamo al minimo del 1987; avanziamo quindi di 13 anni seguendo la serie a siamo al top del 2000. Aumentiamo di 9 anni (8+1) e troviamo il bottom del 2009, Bottom che si realizza solo a marzo del 2009, per cui l’errore è molto inferiore a 1. E siamo infine ai giorni nostri: 2009+5+3+2+1+1=2021= game over.
Ancora un anno e mezzo fa, scrivendo su Trader, battezzavo il triennio 2016-2018 come gli anni della merla perché partendo questa volta dai massimi anziché dai minimi, ed in particolare dal massimo del 1929 applicandovi un triplo ciclo con la tecnica dei miei “Stargate” mostravo come l’8° stargate (87°-88°-89° barra annuale) inforcava quei tre anni, e forniva una finestra con altre probabilità di realizzarsi visto che 89 è numero della serie di Fibonacci, 88 rappresenta 8 cicli da 11 anni, e 87 tre cicli da 29, dove 11 e 29 sono nel gruppetto dei mie numeri primi. Fra i nove numeri per svariati motivi che non posso sviluppare qua, il 29 è anche il numero più importante poichè rappresenta l’unità di misura minima che definisce un ciclo dinamico e molto altro. Adesso seguendo la previsione di Prechter, se tra il 2021 e il 2022 avremo un grande Bottom resto ancora fiducioso che il 2018 possa essere l’anno del grande Top su cui mi ero sbilanciato io in tempi non sospetti.
Riepilogando il minimo del 1842 divide i primi 144 anni in sezione aurea (55+89); a sua volta il minimo del 1932 segna la fine del più profondo declino mai registrato nel mercato azionario degli Stati Uniti, e divide in sezione aurea un ciclo ancora più ampio di 233 anni (144 prima e 89 dopo) e il tutto ci segnala il 2021 come data di un importantissimo turn-point. Lo specchietto sottostante riepiloga i diversi cicli da 233 a 13 anni.
ll modello dei cicli di Benner proietta un massimo nel 2018 e un minimo nel 2021
Ma per non fidarci di un sistema solo, oltre a quanto visto finora, abbiamo rispolverato i cicli temporali fissi studiati da Samuel T.Benner nel 1875 e ripresi in mano negli anni ‘60 da J.Frost coautore con R.Prechter del libro “La teoria delle Onde di Elliott” che è un’autentica bibbia per chiunque utilizzi questa metodologia. Orbene, Benner notò che i massimi del business tendono a seguire una sequenza annuale ripetitiva di 8-9-10 anni, mentre per i punti di minimo Benner notò due serie di sequenze con la stessa ciclicità applicabili, una alle recessioni (periodi critici), e l’altra alle depressioni (panico) basate sulla rotazione della sequenza16-18-20 anni. (nda il doppio della sequenza precedente). Benner applicò il suo modello a partire dal minimo del Dow Jones del 1895. Allungando lo sviluppo fino ai giorni nostri questa sequenza di cicli porta ad un massimo nel 2018 e un minimo nel 2021 come potete vedere nella figura sottostante.
Osservando la figura sopra va detto per correttezza che il bottom del 1967 si è verificato in anticipo, nel ottobre 1966. Nella parte superiore il Top del mercato si è presentato in 1973, come previsto. Il minimo minore previsto per 1975 si è verificato con un mese di anticipo, nel dicembre 1974, ed è stato in realtà di grande importanza. Un Top di mercato si è verificato nel 1983 (registrato sull’S&P Composite Index), come previsto.
Un fondo importante si è verificato nel 1987, come previsto. Un Top non si è verificato nel 1991 ma si è avuto un picco nel 1990, particolarmente visibile sul Value Line Industrials. Il minimo minore del 1995 si è verificato nel novembre 1994 e ha segnato l'ultimo punto di pessimismo prima che il mercato entrasse nella sua fase maniacale. Il top del 2000 si è presentato come previsto e il bottom del 2003 ha anticipato a ottobre del 2002, ma sul World Stock Index si è invece realizzato proprio nel 2003. Un Top nel 2010 si è presentato come previsto, sotto forma della parte superiore ortodossa dell'onda (1) di [5]. Un bottom minore si è verificato nel 2011, come previsto; era la fine dell'onda (2) di [5], così come l'anno di un minimo significativo nel Dow/Gold Ratio. La previsione successiva dal modello Benner-Fibonacci Cycle è per un top nel 2018, e la previsione successiva è per un minimo importante nel 2021. Questa duplice previsione si adatta perfettamente alla nostra prospettiva. Va poi sottolineato che entrambe le sequenze portano ad un conteggio di 378 (377+1) che si conforma perfettamente con i nostri numeri di Fibonacci. In particolare la sequenza 8-9-10 va sommata e ripetuta 14 volte per arrivare a 378, mentre basteranno solo 7 sequenze di 16-18-20 per ottenere lo stesso risultato. Se poi si sfalsano le sequenze raggruppandole a quattro alla volta allora ritroviamo altri numeri della, o vicini alla, serie di Fibonacci. Es. 8+9+10+8 = 35 (34+1), e ancora, 8+9+10+8+9+10+8+9+10+8 = 89 e cosi via.
Il ciclo di Kondratieff porta ad un minimo nel (o vicino al) 2021
Qua le cose si fanno più complicate, perché applicando il ciclo medio di 54 anni del ciclo di Kondratieff al minimo del 1949, otteniamo un nuovo bottom nel 2003 come è stato, e poi saremmo sospesi nel vuoto. Quello del ciclo di Kondratieff è un bel problemino, ma gli analisti di Elliott Wave International sono convinti che il ciclo di Kondratieff stia aggiungendo un ciclo di 18 anni che esattamente un terzo di 54 anni per allinearsi al ciclo di Benner. (aggiungo io che 18 anni sono la somma di un ciclo di 7 ed uno di 11 anni ragionando sui miei numeri primi).
Il pattern del ciclo decennale
Il modello decennale, proposto da Edgar Lawrence Smith nel 1920, include la tendenza del Dow a fare un minimo importante negli anni (o vicino agli anni) che terminano col 2 di ogni decennio. Tuttavia non necessariamente deve esserci un minimo in ogni decennio. Nel secolo passato, il pattern decennale ha portato fedelmente a minimi nel 1903, 1921, 1932, 1942, 1962, 1982 e 2002, ma molti decenni non si sono conformati al profilo, vale a dire 1912, 1952, 1972 e 1992. Il 2012 ha fornito un risultato misto, in quanto non vi è stato alcun minimo significativo nel DJIA, ma il Dow/Gold ratio ha toccato il fondo nel 2011. Possiamo contare sul prossimo 2 che cade nel 2022?
Il lungo ciclo ventennale segna un Bottom nel 2022
La risposta è sì, perché come si vede nel grafico sottostante di EWT il ciclo ventennale è stato operativo per oltre un secolo, lavorando di concerto con gli anni "2". I minimi del 1903, 1921, 1942, 1962, 1982 e 2002 sono stati quasi tutti beccati in pieno. Il ciclo di 20 anni convenientemente salta tutti e cinque i decenni in cui il Dow Jones non è riuscito a cadere su un minimo importante negli anni, o vicino agli anni, col la cifra 2 finale. L'influenza di questo ciclo, insieme con il minimo profondo del 1932 è il motivo principale per cui il modello decennale mostra un fondo importante nei dintorni degli anni “2”.
Il prossimo ciclo a 20 anni cade nel 2022. Ancora meglio del ciclo a 20 anni, quello a 40 come si vede sotto, pone in evidenza le risultanze migliori del ciclo a 20 anni. I minimo più gravi del 1903 e del 1943 hanno segnato i rapporti P/E più bassi dell’intero secolo e il 1982 segna il più grande declino nel rapporto Dow/PPI dalla crisi del ’29 ad oggi, suggerendo un fondo di severità comparabile nel 2022. (tappa successiva a quella dell’82).
Uno dei minimi più importanti nella storia dei mercati azionari si è verificato in un anno “2” alla fine di un‘onda “a” di [II] nel 1722, decretando la fine in Inghilterra della bolla dei “mari del Sud”. Il modello e i cicli attualmente in atto sono “cugini”; a quel tempo l’onda “a” essendo una componente di un’onda 2 fu piuttosto tagliente e si concluse in 2 anni; questa volta sarà componente di un’onda 4 e per il principio dell’alternanza potremmo aspettarci una durata fra i 3 e i 5 anni. Anche qua dobbiamo ricorrere agli archivi di Elliott Wave International, e ringraziare che c'è, perchè nessuno a casa nostra potrebbe mai costruire un grafico che attraversa tre secoli. Come vedete sotto sono stati presi i dati del Dow Jones dal 1789 e raccordati all'indietro col London Stock Exchange fino al 1695.
Il ciclo dei 7 anni decreta il bottom nel 2023.
Partendo dal minimo di Marzo 1980, ed applicando il ciclo di 7 anni con un aggiustamento a mezza via dei due minimi di settembre 2001 e ottobre 2002 (prendiamo 7 anni e due mesi), si arriva perfettamente al minimo di marzo 2009 e a quello di feb.2016. La prossima data sarebbe il 2023. Se invece si tiene valido il minimo di settembre 2001 accettando di sbagliare il minimo del 2009 la proiezione porta al 2022.
Conclusioni:
Raramente nella storia dei mercati tanti segnali ciclici convergono su un arco di tempo tanto stretto e orientati verso l’ipotesi di un Bottom piuttosto che di un Top. Noi riteniamo pertanto che i mercati faranno i loro massimi nel corso del 2018; massimo che segnerà la fine dell’onda [III] di Grand Supercycle iniziata nel 1784. Poi i prezzi delle azioni dovrebbero cadere verso un importante bottom che si realizzerà intorno al 2021 +/- 1 anno, che segnerà la fine dell’onda (a) di Supercycle dell’onda [IV] di Grand Supercycle.
Previsioni di Borsa : Bond USA, rendimenti e prezzi
I prezzi sul trentennale americano continuano a scendere in linea con la nostra visione ribassista di lungo periodo verso il primo target rappresentato dal minimo di onda (1). Rotto quello l’onda (3) dovrebbe accelerare in modo deciso la sua spinta verso il basso a segnare nuovi minimi molto più in basso. L’RSI sotto 50 indica trend ribassista. Il cedimento le scorsa settimana del supporto a quota 40 (linea magenta) conferma ulteriormente il quadro ribassista; il retesting da sotto di questa settimana dovrebbe riportare giù l’RSI verso la zona di ipervenduto.
Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD
Il Dollar Index è nella fase finale di un calo di cinque onde iniziato il 3 gennaio del 2017. L’onda 5 è iniziata il 7 di novembre e il giorno successivo il DSI salì al 91%. Ora il DSI è sceso all’8% di tori che è la situazione diametralmente opposta. L’onda [iii] ha già le caratteristiche per potersi considerare conclusa o quasi. L’onda [iv] dovrebbe recuperare pressappoco quota 90 dove potremo alleggerire o liquidare la posizione rialzista. Il target finale dovrebbe essere in area 87-87,50 zona in cui potremo ricomprare la posizione lunga sul dollaro o ricaricarla se decideste di restare dentro.
L’Euro ha una struttura speculare e contraria al dollaro americano. Una volta terminata l’onda 5 che non dovrebbe superare 1,27, l’euro subirà il calo maggiore da gennaio dello scorso anno. Il DSI dull’Euro vede ora il 93% di tori e solo il 7% di orsi.
Previsioni di Borsa : Oro e Argento
L’oro rompe seppure di misura il massimo precedente ed ora mancherebbe solo la strappata finale per completare la complessa struttura dell’ onda [B] Se toccasse i 1400$ potremmo alleggerire la posizione e stringere gli stop. Da seguire.
Argento… fosse che fosse la volta buona?... se con una strappata andasse a confermare l’oro superando il massimo precedente dei 18,20 creerebbe la condizione per dare la volata sopra ai 19. Vediamo.
alla prossima