Come promesso in risposta al commento di un lettore, ecco i vari ETF che ad oggi sono quotati sul nostro mercato e che permettono di prendere posizioni short sul mercato obbligazionario. Ne esistono di due categorie, con leva e senza leva. Vediamoli nel dettaglio.
ETF Obbligazionario Short
- Amundi Sh Gov Emts In Gr 10-15 Ucits Etf (FR0010823385)
- Amundi Sht Govt Emts Br Inv Gr Ucits Etf (FR0010821850)
- Db X-Trac Ii Sht Ibx Sov Euroz Ucits Etf (LU0321463258)
- Lyxor 10y Us Treas Daily Short Ucits Etf (LU1541273568)
- Lyxor Btp Daily Short Ucits Etf (LU1523098561)
- Lyxor Bund Daily Short Ucits Etf (LU1523099700)
ETF Obbligazionario Leveraged Short
- Lyxor Ucits Etf Dai Dou Sht 10y Us Treas (FR0011607084)
- Lyxor Ucits Etf Daily Double Short Btp (FR0011023621)
- Lyxor Ucits Etf Daily Double Short Bund (FR0010869578)
I tre ETF a leva sono, mediamente, quelli più liquidi poiché ovviamente attirano maggiormente in virtù del loro appeal speculativo, ma come sappiamo ormai da tempo il funzionamento della leva daily può portare qualche effetto distorsivo sulla performance dell’ETF a parità di andamento del mercato di riferimento sottostante. I mercati di riferimento di questi tre sono piuttosto intuitivi e fanno riferimento ai decennali benchmark dei principali governati, che sono nell’ordine il Treasury USA, il nostro Btp, e il Bund tedesco.
Posto che è ancora prematuro prendere posizioni short decise sul mercato obbligazionario europeo, come anche visto nel report di questa settimana in cui abbiamo analizzato la ZC-Yield Curve, il più interessante sarebbe l’ETF short sul Treasury, poiché in USA la stagione dei tassi al rialzo è già iniziata e i rendimenti impliciti abbiamo visto che si stanno allargando, ma il problema è che essendo denominato in USD e non avendo copertura dal rischio cambio è di fatto zavorrato dall’attuale debolezza del Dollaro, che potrebbe vanificare il risultato di un’eventuale acquisto. Di converso, è evidente che se il Dollaro dovesse ritornare a rafforzarsi contro Euro, l’unione di tassi in salita e dollaro in salita sarebbe un’accoppiata esplosiva per noi investitori in Euro, con una potenziale amplificazione della performance.
Per ciò che concerne gli ETF non a leva, anche qui troviamo i tre ETF sui governativi benchmark USA ed EUR, sui quali valgono le stesse considerazioni in ottica strategica fatte per gli omologhi a leva. Gli altri tre, non a leva, hanno come sottostanti di riferimento rispettivamente l’indice FTSE MTS Short Eurozone Government Broad IG 10-15Y (Amundi FR0010823385), l’indice FTSE MTS Short Eurozone Government Broad IG (Amundi FR0010821850) e l’indice Short IBOXX € Sovereigns Eurozone Total Return (Db LU0321463258). Gli Amundi hanno quindi come sottostanti titoli con maturity compresa tra i 10 e 15 anni nel primo caso, e titoli con qualunque maturity nel secondo caso, così come per l’ETF Db che può essere considerato un all maturity.
Questo ciò che passa il convento al momento in tema di ETF short sul mercato obbligazionario, ed è inutile negare che si sente molto la mancanza di una versione short sul Treasury a cambio coperto, vista la buona diffusione che negli ultimi tempi ha avuto questa categoria di ETF, permettendo ai risparmiatori area Euro di investire su diverse asset class con una protezione sul cambio EUR/USD. Ad ogni buon conto, il paniere tra cui attingere è sufficientemente diversificato, anche in termini di rischio considerando sia le versioni a leva sia quelle senza leva.