2018 in Borsa: mercati emergenti alla prova del nove


Molti sono su massimi storici e combattono con forti resistenze. Il quadro di alcuni Etf (di vari emittenti) quotati su Borsa Italiana.

Hot markets

Russia (Rts Index) batte Argentina (Merval), con un +9,2% contro un +8,8%: in testa alla classifica delle migliori Borse mondiali da inizio anno ci sono loro! Dopo la super perfomance di oltre il 70% nel 2017, già nelle prime sedute del 2018 il Merval aveva messo a segno un +7%, ma Mosca ha poi reagito, superandola negli ultimi giorni. E’ il caso allora di chiedersi se le prospettive del comparto dei mercati emergenti continueranno a essere particolarmente positive nel breve e medio termine. Sul tema abbiamo così raccolto le opinioni di alcuni gestori istituzionali.

Per Franklin Templeton spazio all’Asia

Carlos Hardenberg e Chetan Sehgal del Templeton Emerging Markets Group hanno di recente sintetizzato le prospettive dei mercati emergenti per il 2018 sostenendo che “che al momento l’Asia è la regione più entusiasmante nell’ambito degli “Em”. Offre una serie di opportunità, dalla Cina alla Corea del Sud e dall’India a Taiwan e all’Indonesia. Poiché selezioniamo i titoli sulla base dei fondamentali, siamo altrettanto entusiasti delle condizioni in altre zone del mondo: per esempio la Russia, che di recente non ha goduto del favore dei mercati. In tali situazioni, individuiamo società a nostro giudizio estremamente ben gestite, che crescono a ritmi elevati e offrono esposizione a temi chiave come crescita economica, cambiamenti demografici e tendenze di consumi locali. In effetti, la loro relativa “impopolarità” ci ha consentito di rafforzare l’esposizione a società fondamentalmente robuste a prezzi che ritenevamo piuttosto interessanti. Analogamente, stiamo rilevando opportunità in America Latina. Il Brasile è appena uscito da una lunga recessione, affrontando parecchie difficoltà, quali una forte disoccupazione ed enormi scandali corruttivi, ma siamo generalmente ottimisti sulle possibilità offerte da tale mercato alla luce della nuova attenzione prestata alle misure riformiste. Riscontriamo investimenti interessanti anche in altri Paesi dell’America Latina e in particolare in Argentina”.

Più crescita più inflazione

Un aspetto significativo, che si ritrova nell’opinione di molti analisti, è che la crescita economica globale aumenterà oltre il 3% annuale nel prossimo biennio, con un ruolo fondamentale proprio da parte dei mercati emergenti, il che però comporterà un risveglio dell’inflazione. Un Emerging Market Economist di Schroders afferma che la pressione sui prezzi aumenterà; man mano le scorte verranno erose dalla crescita e prezzi del petrolio più alti porteranno a maggiori costi per l’energia, con inevitabili impatti sull’inflazione. Per ora i segnali non ci sono ancora ma ciò è inevitabile, trattandosi di una molla che va messa in pressione. In Cina il tasso mensile resta ancorato all’1,7%, che è più o meno lo stesso di tutto il 2017 e solo uno stabile superamento del 2% fornirà la conferma di un’inversione. Non c’è surriscaldamento, ma a novembre le esportazioni sono aumentate, così come le importazioni, tornate ai massimi degli ultimi cinque anni. Il Brasile è stabile sul 2,8% di inflazione, dato riscontrabile anche in Russia, dove si è dimezzata dall’inizio del 2017, trovando però uno zoccolo d’appoggio da cui non potrà che risalire.

Ma l’approccio deve essere di lungo termine

Per gli specialisti di Janus Hendersontra le aree a maggior potenziale, l’India occupa ancora un posto preponderante, dove è possibile trovare interessanti titoli anche al di fuori dei settori più costosi fra i beni di consumo. In altri mercati emergenti, specie in Brasile, Cile e Sudafrica, esistono invece società che hanno subito le ripercussioni di condizioni economiche fiacche e del calo delle commodity. Pur mantenendo un'esposizione diretta limitata alla Cina nutriamo un certo interesse per alcune aziende taiwanesi, specialmente nel settore dei beni di consumo, che svolgono molte delle proprie attività proprio in Cina. Si tratta di aziende private più che a controllo statale, con ottimi track record sia a livello finanziario sia di tutela degli azionisti di minoranza. Pur credendo che i mercati emergenti rappresentino un'opportunità in un'ottica di lungo periodo, nel 2018 sarà più importante che mai non scendere a compromessi sulla qualità, mantenendo un approccio di lungo termine e applicando una rigida disciplina di valutazione”.

E gli Etf che dicono?

Il quadro generale appare favorevole, anzi più che favorevole. I mercati emergenti confermano il buono stato di salute. Per il piccolo e medio investitore tutto ciò trova riscontro nell’utilizzo degli Etf quotati su Borsa Italiana. I cui trend hanno evidenziato nel 2017 andamenti in netta crescita. Per pulirli dall’inevitabile volatilità abbiamo realizzato una fotografia dei movimenti in corso basandoci sull’analisi tecnica con indicatori a periodicità settimanale, allo scopo di fornire dati più depurati possibile.

Paese

Etf

Trend & Analisi

Brasile

iShares Brazil

(IE00B0M63516)

Vicino al top – Ai 28,9 € della chiusura di ieri (attenzione però al fatto che il sottostante è espresso in Usd) si è prossimi di nuovo a un massimo storico testato già in passato, che corrisponde inevitabilmente a una ben delineata resistenza. Le ultime tre candele hanno portato al superamento delle medie mobili, ma non si può escludere una fase di volatilità. Supporto 23,6 – Resistenza 30,7

Cina

Lyxor China Enterprise

(FR0010204081)

Rialzista da giugno – Con l’ultima quotazione a 149,2 € sta dando segnali di forza da molte settimane: lo conferma il fatto di dodici candele verdi contro tre rosse. E’ sostenuto da tutte le medie mobili e il superamento dei 148 € rappresenta un’ulteriore riprova. Supporto 132,5 - Resistenza possibile nell’area dei 160

India

Amundi India

(FR0010713727)

Rialzista – E’ tornato sui massimi storici toccando una resistenza importante a 527,7 €. In realtà l’ultima candela si colloca proprio su questo valore e a ridosso di una trendline avviatasi nell’aprile del 2017. E’ probabile una fase di volatilità. Supporto 468 – Resistenza non definibile perché l’Etf si trova – come detto – sui massimi

Indonesia

Lyxor Indonesia

(FR0011067511)

Ai massimi storici – Per ben quattro volte dal 2013 ha cercato di rompere i 129/130 € e ci ha riprovato nelle ultime due settimane. E’ questo un mercato molto volatile, uno dei più interessati in termini di performance da trading. Supporto 107,7 – Resistenza 128,7

Messico

DB-x Trackers Mexico

(LU0476289466)

Laterale da novembre – Dopo aver toccato il supporto dei 4 € (attenzione al fatto che la valuta di denominazione del sottostante è l’Usd e quindi c’è rischio cambio) sta lentamente risalendo e proprio in settimana ha superato la media mobile a 10 periodi. Supporto 3,99 – Resistenza 4,78

Russia

Lyxor Russia

(FR0010326140)

Sui massimi – Anche in questo caso l’indice è tornato al top degli ultimi cinque anni, muovendosi ormai da tempo in un “range” ben definito. Ai 33,1 € di chiusura di venerdì corrisponde il superamento di tutte le medie mobili. Supporto 25,1 – Resistenza 33,4

Sud Africa

Lyxor South Africa Ftse 40

(FR0010464446)

Rialzista da inizio 2016 – Lo sprint delle ultime settimane l’ha portato a ridosso di una resistenza importante a 39,3 €, che rappresenta anche un top storico. Ieri ha chiuso a 38,3, con la prima candela rossa dopo quattro settimane. In realtà il 2017 era stato per buona parte caratterizzato da una fase di lateralità, rotta con il superamento di quota 36. Supporto 35,98 – Resistenza 39,3

Turchia

Lyxor Turkey

(FR0010326256)

Volatile in un trend ribassista di lungo periodo – A 44,4 € chiude una settimana in rosso in un quadro generale incerto. Solo il superamento dei 52 confermerebbe un reale segnale di forza. Supporto 33,9 – Resistenza 47,7 e poi l’area fra 51 e 52

Vietnam

DB-x Trackers

(LU0322252924)

Super rialzista – Da metà agosto è stato un “rush” continuo. Di 22 candele settimanali ben 21 hanno il colore verde e l’accelerazione al rialzo si è avuta da dicembre in poi. Venerdì ha chiuso a 30,3 € (la valuta di denominazione del sottostante è in Usd). Supporto 25 – Resistenza (di lungo periodo) a 36,66

Punto forte

● Il fatto che il trend rialzista sia quasi generalizzato porta a contare su una situazione di forza delle relative economie, agevolate anche da valute quasi tutte deboli su dollaro ed euro.

Punto debole

● Troppi indici sono sui massimi e una fase di volatilità non è da escludere, considerando che l’effetto leva (al rialzo o al ribasso) rispetto ai mercati occidentali si verifica da sempre.

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