Non saranno mesi ricchi. Occorre così attendere il 2018: potrebbe portare molte sorprese.
Cedole & dividendi
Se i listini sono stati soddisfacenti negli ultimi tempi, non altrettanto apprezzabile appare il quadro dei pagamenti di dividendi per l’ultima parte del 2017, visto che il loro numero si è ridotto rispetto ad altri anni.
Lunedì 18/9 staccano Eni e Stm, due casi un po’ particolari. La prima mantiene la buona abitudine del doppio pagamento: dopo il dividendo versato il 26/4 ne arriva un secondo di importo equivalente. Vengono infatti accreditati 0,40 euro, con liquidazione il 20/9. L’importo è minore rispetto agli oltre 0,50 euro del decennio precedente, ma si tratta dell’inevitabile conseguenza della crisi petrolifera. Per Stm vige l’abitudine del dividendo trimestrale: lunedì si ha così lo stacco di 0,06 $, come avviene ormai da metà 2016, contro i precedenti 0,10 $. Le prossime date sono state già comunicate: 18/12/2017 e 19/3/2018.
Lunedì 20/11 sarà la volta di Mediobanca, molto più generosa quest’anno in confronto al passato. Con versamento il 22/11 verranno corrisposti 0,37 euro, in notevole progresso rispetto a quanto avvenuto dal 2010 in poi. Nel 2009 il dividendo fu sospeso e poi ripreso: 0,17 euro nel 2010, 0,17 nel 2011 e 0,05 nel 2012, per un’ulteriore interruzione nel 2013. Dal 2014 restart con 0,15 euro e successivamente 0,25 nel 2015 e 0,27 nel 2016. Il “dividend yield” risulta del 4,23% alla quotazione di chiusura di venerdì.
Lunedì 11/12 infine Digital Bros staccherà 0,15 euro, con pagamento il successivo 13/12, in netto progresso rispetto agli ultimi anni. Il “dividend yield” risulta – a venerdì – dell’1,14%, ancora modesto ma segnale di un movimento al rialzo anche nell’ambito delle medie e piccole capitalizzazioni, trend che potrebbe rappresentare una delle positive sorprese della stagione di stacchi 2018.