Dove va il Rand sudafricano?


EURZAR (PC: 15,743)

Che cosa è accaduto
Il Rand sudafricano è inserito all'interno di un trend strategico ribassista nei confronti dell'euro. Da inizio 2016, tuttavia, si è sviluppato un movimento correttivo che ha riportato il cross dal picco del gennaio 2016 a ridosso di 19,600 ad un minimo a ridosso di 14,400 nel marzo di quest'anno. Nell'ultimo semestre il cambio ha poi messo a segno una risalita verso quota 16, senza fornire tuttavia segnali convincenti di ripresa del movimento dominante rialzista dell'euro.

Occorre quindi registrare una netta perdita di spinta rialzista della divisa unica nel corso degli ultimi 18 mesi, seppur all'interno di un quadro strategico ancora sfavorevole per il rand sudafricano.
Nel Paese si registra un tasso di inflazione poco al di sopra del 5%, che appare comunque stabile ed inferiore rispetto ai livelli registrati negli anni passati. Un'inflazione quindi tutto sommato accettabile se confrontata con dei rendimenti pari a circa il 7,50% su scadenze a 3-5 anni.

Il carry a favore del rand sudafricano quindi più che compensa le dinamiche inflazionistiche nel Paese e non dovrebbe perciò comportare grossi rischi di deprezzamento della valuta, come accadeva spesso negli anni passati.


Operativamente, si possono quindi mantenere obbligazioni in Rand e valutare nuovi acquisti in tranches a partire dai livelli correnti e su rialzi in area 16,000/500. E' opportuno rimanere su scadenze a 3-5 anni, limitando comunque il peso complessivo ad una componente contenuta del proprio portafoglio, vista l'elevata volatilità del cambio ed il quadro strategico ancora molto debole per la divisa sudafricana.
Un segnale di attenzione si avrebbe su risalite del cross al di sopra di quota 17, improbabile per i mesi a venire.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)