Parte bene sul Mot, seppur in un contesto alquanto ambiguo dei mercati. Prevede cedole crescenti negli anni, ma attenzione alla “call”.
Cedole & dividendi
Giorni davvero agitati per l’obbligazionario in dollari, a causa di una situazione confusa riguardo alla politica monetaria futura della Fed. Nelle ultime ore si è così visto il Treasury a 10 anni ritrovare smalto nei rendimenti, saliti in poco dal 2,13% di lunedì al 2,22% di oggi. Non male, considerando la fase di compressione delle ultime settimane.
In un simile contesto l’operatività in dollari diventa più complessa, a causa anche dell’indebolimento del dollaro, prossimo probabilmente a trovare un punto di arrivo sugli 1,14-1,145 contro euro.
Se il quadro è questo e se le prospettive di crescita dei tassi primari nel medio termine potrebbero trovare un collo di bottiglia sul 3%, arriva sul mercato una nuova emissione, la step up in $ di Credit Suisse (Isin XS1605247821), che costituisce una risposta a un quadro così incerto. Prevede infatti una struttura di cedole crescenti, soluzione adeguata al quadro attuale.
La step up in $ di Credit Suisse contempla infatti interessi annui pagati il 20 giugno di ciascun anno corrispondenti a:
3,0% per la prima cedola in pagamento nel 2018 3,1% per la seconda cedola in pagamento nel 2019; 3,2% per la terza cedola in pagamento nel 2020; 3,3% per la quarta cedola in pagamento nel 2021 3,4% per la quinta cedola in pagamento nel 2022; 3,5% per la sesta cedola in pagamento nel 2023; 3,6% per la settima cedola in pagamento nel 2024; 3,7% per l’ottava cedola in pagamento nel 2025; 3,8% per la nona cedola in pagamento nel 2026; 4,0% per la decima cedola in pagamento nel 2027. |
La scadenza della step up in $ di Credit Suisse è il 20/6/2027, ma attenzione: è prevista una “call” – cioè il rimborso anticipato - alla pari, con un preavviso di almeno cinque giorni lavorativi, in corrispondenza di una qualsiasi data di pagamento dal 20 giugno 2021 incluso. L’obiettivo di cedola da ipotizzare è quindi al 3,3%, con aliquota fiscale inoltre al 26%, il che equivale al 2,442% netto.
Il taglio è 1.000 Usd, il titolo è già quotato sul Mot e trova il collocatore posizionato sui 100, sebbene sia possibile che, a mercato stabilizzato, si possa acquistare il bond sotto la pari.
Punti forti
● Consente di sfruttare eventuali rimbalzi del dollaro con una cedola base interessante
● Il mercato – in una fase incerta quale l’attuale – ha accolto bene l’emissione step up in $ di Credit Suisse, sebbene con singoli ordini piuttosto contenuti
Punti deboli
● La “call” dal 2021 potrebbe portare via la parte più succosa della curva dei rendimenti
● E’ possibile una certa volatilità nelle fasi di annunci di nuovi aumenti dei tassi da parte della Fed.