Avete notato la campagna di stampa mediatica che si è scatenata una settimana fa quando Wall Street ha ceduto un 5% in tre sedute sui titoli tecnologici piu' noti ? Impressionante! In tutto il mondo un ribasso del 5% è stato "venduto" come l'inizio della fine dimenticando che queste azioni, da molti mesi, hanno messo a segno elevati guadagni talora superiori al 30%, sparando ad alzo zero contro il Nasdaq con ripercussioni negative anche sui titoli tecnologici quotati in Italia (Saes Gettes, Digital Magics, Triboo etc. etc).
L'allarme scatenato a livello mondiale è rientrato, ma per noi rappresenta un pericolosissimo SEGNALE da NON dimenticare per il futuro. Se dopo tre sedute solo parzialmente negative ne fossero seguite altre cosa sarebbe successo ? Ricordate sempre che "ribasso provoca ribasso". e non dimenticate che a Wall Street i margin calls sono a livelli STELLARII, tutti acquistano a credito. indebitandosi per sfruttare l'effetto leva con COLOSSALI rischi se il mercato dovesse scendere. Per i bitcoin la perdita è stata del 25% due giorni fa, quindi pensate di quanto potrebbero scendere i prezzi delle quattro societa' USA tecnologiche se si alimentasse a livello mondiale una campagna ribassista che ne ricordi le elevatissime quotazioni......da far venire i brividi....(e chi ha questi titoli e li vuole testardamente mantenere, puo' cautelarsi con un put, perdendo solo una parte dei guadagni fatti ma dormendo di notte !!
Il Lombardreport.com in questa situazione pericolosa si barcamena avendo, finalmente, in Italia dopo tanti anni di "fame", un mercato di societa' medium e small eccezionalmente dinamico. La fortuna ci ha baciato mettendo al centro dell'attenzione degli investitori internazionali i nostri PIR, una delle poche decisioni favorevoli alla borsa prese dai nostri Governi in parecchi decenni. Sulla cresta dell'onda ci sono percio' quelle small e medium (e micro) caps sulle quali da anni emettiamo giudizi, frequentando le presentazioni in borsa e per le quali abbiamo pochissima concorrenza.
Questo ci ha permesso di mettere a segno, grazie a tale colpo di fortuna, rialzi percentualmente eccezionali sui pochi titoli in portafoglio A SCARSO RISCHIO da Glenalta/Fratelli Orsero (il principale investimento del nostro portafoglio dopo il colpaccio su Parmalat) a Autostrade Meridionali, da Intek alle varie societa' acquistate con i diritti (Digital Magics, etc.). E' proprio il caso di dire che il portafoglio a SCARSO RISCHIO si è trovato nel posto giusto al momento giusto.
Ci barcameniamo giornalmente in quanto temiamo che un eventuale crac dei tecnologici di Wall Street possa colpire di riflesso anche i nostri titoli. Per ora resistiam, ricordando sempre a tutti i nuovi e vecchi amici che ci seguono (taluni da 21 anni dalla nscita del Lombardreport.com) che su rialzi così forti si deve piano piano vendere, i guadagni sulla carta possono scomparire, il guadagno si concretizza SOLO quando si vende.
Una breve nota sui titoli che seguiamo:
1) per fratelli Orsero il rialzo ci fa un enorme piacere. Il titolo preso a 10 € oggi ha superato i 14 € e non dimentichiamo che un paio di mesi fa aveva distribuito un warrant gratis (oggi vale 3,60 €) per ogni due azioni possedute. Una crescita del 58% in sei mesi con pochissimi rischi in quanto la quotazione iniziale era veramente stracciata, tale sottovalutazione sta diminuendo (target poco sopra 16 €) ma rimane la concreta possibilita' che il titolo, come accaduto con il concorrente inglese Fyffes, possa essere opato in quanto il settore del trasporto marittimo è in fase di consolidamento e ricordate che i soci di Fyffes si sono svegliati una mattina con una opa di Sumitomo al 50% in piu' della quotazione del giorno prima.....Quindi comprendete il nostro dubbio:su come si possa vendere un titolo del genere ? Leggete su www.aimnews.it l'intervista con l'a.d. il quale ha dichiarato che il fatturato in 2/3 anni tocchera' 1 miliardo di euro in quanto il business và benissimo e c'è quel risvolto speculativo che fà gola..Naturalmente NON abbiamo alcuna certezza su una eventuale opa da parte dei giapponesi (o di altra societa' straniera) ma sperare non costa niente, anche se prima di tale sogno ci attendiamo la conversione dei warrant e il passaggio sul segmento STAR.
2) Per le Autostrade Meridionali dobbiamo attendere l'esito del ricorso al Consiglio di Stato tra una decina di giorni, poi leggeremo i dettagli dell'opa di Atlantia con gli spagnoli per vedere se Autme viene citata (magari per semplificare le societa' quotate possedute) poi decideremo .
3) Per Parmalat manteniamo qualche azione per vedere come finira' la discussione tra Amber e i francesi in quanto una parte è stata ovviamente venduta dopo il rilancio del prezzo dell'opa per avere le "munizioni" per comperare altri titoli.
4) PLTE energia balla attorno ai 3 euro ma ci piace l'interesse che aleggia sul mercato per le società eoliche. E' una piccola partecipazione che rende bene e ben gestita.
5) Innova Italy1 è un consistente investimento a rischio praticamente nullo (pagato 10 €) che attende che i promotori (con cui ho parlato, personaggi stimatissimi del calibro dell'ex presidente dell'Enel e dell'ex a.d di Finmeccanica) scelgano tra qualche mese la "preda", nel frattempo le quotazioni sono già quasi a 11 € solo per l'attesa della scelta. Una volta approvata (a fine anno ?) la preda avremo il solito warrant gratuito....ormai siamo abituati (troppo ?) bene !
Intek terrà l'assemblea il 22 o 23 giugno. In tale occasione vedremo se continueranno a semplificare la struttura sociale, azzerando le controllate in perdita, etc. etc. Ricordiamo che è la stessa società (e NON noi) che scrive sul bilancio che il valore patrimoniale del titolo supera 1,10 euro e che vuole fare lo spin off della controllata KME, leader europeo del rame, operante in massima parte in Germania che vale l'85% del patrimonio. Quando questo avverra' si raccoglieranno i frutti ma prima dovra' avvenire l'incorporazione di Ergy in Intek (rapporto concambio 4,5 Ergy ogni 1 Intek ord). Prima ancora quoteranno una piccola controllata sull'AIM e in luglio (assemblea 11-12-13) vedremo l'esito della richiesta dei piccoli soci di concambiare le azioni risparmio in ordinarie. Sulle risparmio, una categoria di azioni che ci ha deliziato per 20 anni e che purtroppo è in fase di estinzione, abbiamo già scritto più volte ricordando il maxi dividendo per il quale hanno la prelazione (il primo stacco con il primo bilancio in utile sarà di oltre 0,21 euro con l'azione che quota 0,47 €).
Tutte le nostre speranze di rialzi sui nostri titoli selezionati possono infrangersi con crac borsistici internazionali tanto per ricordare che sui rialzi piano piano si vende e che, rispetto ai prezzi di carico del portafoglio del Lombardreport.com, é sempre in vigore quello stoploss del 5%-7% che ci protegge dai crac, in tal modo, tra quanto incassato in utile "accompagnando i rialzi "e la piccola perdita eventuale in caso di crac si chiude l'anno sempre in utile.
Ma non fasciatevi la testa se le borse mondiali dovessero scendere ! Sui super massimi, come siamo ora, i mercati azionari vanno venduti (o almeno NON vanno comperati), ma ci sono mercati, come quelli delle azioni aurifere, che ben conoscono gli amici che ci seguono da 20 anni, che sono a prezzi stracciati. L'argento era a 50 dollari per oncia nel 1980 ed ora siamo a 16 dollari e ce n'è sempre meno nel mondo mentre gli utilizzi crescono. L'oro era a 1800 $ nel 2011 e ora a 1250 $. Sappiamo perciò dove andremo ad investire in caso di crac, ma non sappiamo quando.....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)