E' il momento della frutta in borsa.
In Italia l'operazione di Glenalta ha permesso, grazie alla SPAC, la quotazione di quel gioiellino semi-monopolista del settore che è Fratelli Orsero. Con quattro navi frigorifere trasporta enormi quantita' di frutta tropicale (ananas, banane, etc.) distribuendole in Italia, Spagna, Francia, Grecia e Portogallo.
Il Lombardreport.com ha inserito da cinque mesi l'azione nel suo selezionatissimo portafoglio a scarso rischio e finora ha reso (con i warrant gratuiti) ben oltre il 30% senza rischi, anche perché con un p/e attorno a 10 e utili crescenti, il rischio e' veramente minimo. Si aggiunga che nel frattempo Sumitomo ha opato l'irlandese FIFFES ad un prezzo stellare, superiore del 50% alla quotazione di Fyffes (che gia' era molto elevata se la si paragona a quella di Orsero).
Se ne sono accorti anche su PLS 24 in edicola sabato 6 maggio, compilando una tabella che mette in relazione Orsero e DEL MONTE, la piu' grande societa' del settore (capitalizzazione $ 2,8 miliardi, p/e 12,8).
Ma nella stessa giornata la notizia piu' esaltante è stata la richiesta di riquotazione in borsa di DOLE FOOD il colosso del settore ortofrutticolo (fattura il 10% in piu' di Del Monte, ha chiuso il bilancio di perdita di 26 milioni $), societa' che il dinamico novantaquattrenne David Murdock riquota oggi (solo dal 2000 l'aveva acquistata per 2,3 miliardi $, quotata per poi quotarla e delistarla nel 2013 valutandola 1,6 mld di dollari con successive enormi liti con gli azionisti di minoranza che poi ottennero un miglioramento del prezzo).
Ed ora con Morgan Stanley, Deutsche Bank ed altri colossi, Murdock la riquota per cavalcare il momento d'oro di questo settore.
Naturalmente è grasso che cola per ORSERO perché il prospetto che presenterà DOLE FOOD per quotarsi farà vedere i rapporti di quotazione (P/E,C/MP etc) con altri concorrenti e anche gli americani scopriranno la presenza di ORSERO sul nostro listino. Se le cose andranno come sperato al flusso di denaro sui PIR, che coinvolge anche Orsero, si aggiungera' percio' un interesse, almeno nozionale, da parte di investitori americani.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)