Entro luglio dodici società del settore verseranno i rispettivi profitti agli azionisti. Con un quadro di rendimenti che tende a ridursi.
Cedole & dividendi
Sta per iniziare la stagione di stacchi e pagamenti dei dividendi su Borsa Italiana relativamente al sempre generoso comparto dei servizi di pubblica utilità. Il quadro dei dividendi delle utilities riferiti al 2016 e versati nel 2017 è il seguente, in base alla progressività delle date di versamento:
Azione |
Data stacco |
Data pagamento |
Importo € |
Yield |
Ascopiave |
8 maggio |
10 maggior |
0,18 |
4,86% |
Falck Renew. |
15 maggio |
17 maggio |
0,049 |
4,31% |
A2A |
22 maggio |
24 maggio |
0,0492 |
3,54% |
Acsm-Agam |
22 maggio |
24 maggio |
0,05 |
2,66% |
Erg |
22 maggio |
24 maggio |
0,50 |
4,42% |
Italgas |
22 maggio |
24 maggio |
0,20 |
4,76% |
Snam |
22 maggio |
24 maggio |
0,21 |
5,16% |
Acea |
19 giugno |
21 giugno |
0,62 |
4,61% |
Hera |
19 giugno |
21 giugno |
0,09 |
3,40% |
Iren |
19 giugno |
21 giugno |
0,0625 |
3,19% |
Terna |
19 giugno |
21 giugno |
0,1339 |
2,88% (1) |
Enel |
24 luglio |
26 luglio |
0,09 |
2,03% (2) |
- (1) Saldo cui va aggiunto l’anticipo pagato il 21/11/2016 di 0,0721 euro, con un rendimento globale del 4,44%
- (2) Saldo cui va aggiunto l’anticipo pagato il 25/1/2017 di 0,09 euro, con un rendimento globale del 4,07%.
Lo “yield” medio dei dividendi delle utilities, considerando anche gli anticipi per Terna ed Enel, assomma al 4,12% lordo e al 3,05% netto, risultato nel complesso modesto valutando che in anni precedenti superò rispettivamente il 5 e il 3,7%. Ristrutturazioni, fusioni, cambi di management e quant’altro non hanno quindi fatto bene ai servizi pubblici, che stanno perdendo la loro funzione di traino nella distribuzione di profitti. E lo dimostra il fatto che soltanto Snam riesca a superare l’asticella del 5%.