Certe volte è meglio tapparsi il naso e tuffarsi a capo fitto su titoli dei quali non si hanno evidenze fondamentali pressanti, anziché credere che il mercato riconosca valore ovunque.
Con questo non voglio affermare che non cercare aziende in crescita sia sbagliato.
Dico solo che dall’osservazione del mercato si ottiene un plusvalore notevole, non legato quasi mai a utili aziendali, bensì a movimenti repentini di azioni quotate, che gli utili li possono portare nelle tasche degli investitori privati.
Ecco che il massimo che ogni giorno viene fatto segnare, anche quando è all’interno di un movimento troppo ripido, upside o downside si tratti, può portare grandi soddisfazioni economiche oltre che lavorative.
Alcuni giorni fa, parlando a Rimini di small e medium cap, mi sono permesso di evidenziare dei movimenti che stavo seguendo con la tecnica dello stop & go, portando via gli utili dopo il primo strappa rialzista intraday ed attendendo l’avvicinamento alla soglia di sospensione per risalire sul carro migliore.
L’occhio è da puntare sempre su 3 variabili:
- titoli in rialzo seriale
- medio bassa capitalizzazione
- aggiornamento dei massimi di periodo e soprattutto assoluti
La sospensione deve sempre portare ad un’asta a prezzi maggiori dell’ultima soglia di rinvio per volatilità.
Siamo trader e di titoli ce ne sono a dozzine, in Europa ed in misura notevole al di fuori. E ce ne sono e saranno sempre per tutti.
Il meaning è qiesto: ognuno di noi deve stare sempre pronto a saltare sui treni in partenza, circostanza non facile ma fattibile, e sui treni in corsa, evenienza più presente e più complicata.
Il tutto, tenendo conto di aspettative, tempi, possibilità e voglie differenti e tenendo conto di una verità assoluta: i titoli più sono “indecenti” più sono volatili e permettono di fare trading.
L’importante, quasi sempre, è però abbandonare la tecnica ed abbracciare la tattica………….
à bientôt