Una nuova emissione interessante


In questi giorni abbiamo assistito (e stiamo assistendo)ad un lieve calo dei rendimenti sui governativi area Euro, anche se le possibili tensioni che dovessero manifestarsi nei prossimi giorni potrebbero, almeno nel breve, cambiare lo scenario di relativo equilibrio in cui si trovano i mercati da qualche tempo a questa parte.

A livello di cronaca, giusto per avere una panoramica generale sul debito sovrano dell’Eurozona, lo YTM del nostro Btp decennale si riporta a quota 2,27%, mentre il Bund torna allo 0,19%. Così lo spread Btp/Bund si mantiene sostanzialmente stabile in area 208 bps. Sul fronte francese, lo YTM dell’Oat decennale torna allo 0,90% mentre sul fronte spagnolo il Bono registra un YTM dell’1,54%.

Di fatto quindi parrebbe che i potenziali fantasmi che si agitano a livello geopolitico ed elettorale non stiano al momento dispiegando la loro forza virulenta, ma un leggero aumento dell’avversione al rischio è percepibile. Infatti vanno considerati alcuni aspetti, alcuni più importanti altri meno: questa è l’ultima seduta prima del ponte pasquale (ed è la meno importante) e quindi i movimenti possono essere più accentuati; secondo, siamo ormai in procinto della tornata elettorale in Francia, con tutto ciò che comporta a livello tensioni all’interno dell’area Euro; terzo, i venti di guerra che soffiano tra USA e Corea del nord rendono elevata la tensione a livello internazionale.

Tutto questo fa si che la volatilità maggiore si stia per ora riversando sui mercati azionari, ma è facile immaginare che se le cose dovessero prendere una brutta piega anche i mercati obbligazionari non ne sarebbero indenni.

Sul fronte delle nuove emissioni non si registrano collocamenti particolarmente interessanti, ma ci sta visto il periodo pasquale orami alle porte. Unica nota di interesse in prospettiva futura è il comunicato di Enel che prevede di emettere nuovi bond per 7 Mld Euro in diverse tranches e di diversa tipologia (presumibilmente, come nella tradizione di Enel sia tassi fissi sia tassi variabili). Le tempistiche sono “bibliche” poiché si parla di emissione entro il 31 dicembre 2018. Dal comunicato non si esclude che ci possano essere anche delle tranche in valuta. La brutta notizia è che saranno riservate agli istituzionali cioè quando finiranno sul mercato ci ritroveremo con carta potenzialmente interessante che avrà però lotti minimi da 50.000 o 100.000 Euro, per la gioia del retail…

Per ciò che concerne i collocamenti recenti, segnalo il bond AZIMUT 2% 28MZ22 (XS1533918584) che paga una cedola annuale del 2% e ha scadenza 5 anni, accettabile. Ai prezzi correnti in area 102,30 offre un YTM a scadenza dell’1,50% che è accettabile per un investment grade di tale durata. Tanto per cambiare (…) il lotto minimo è di 100.000 Euro. Pertanto prosegue la pratica (deprecabile) di emettere bond dal taglio esclusivamente elevato a solo uso e consumo di fondi e gestioni.