Dopo la giornata soporifera di ieri a livello di volumi e di performance sui mercati azionari, italiano ed internazionale, oggi ci si aspettava un po’ più di movimento grazie anche all’uscita dei dati macro tedeschi ed europei nonostante, sia l’indice ZEW di marzo che la produzione industriale dell’area EURO di gennaio usciti più deboli del previsto ma gli indici non ne hanno risentito minimamente, solo alle ore 13:00 è partito un movimento ribassista di una certa entità che poi è rientrato subito un’ora dopo per terminare in chiusura sullo zero a zero o quasi. I listini odierni più penalizzati sono risultati essere l’IBEX spagnolo (- 0,89%) ed i nostri FTSE-MIB (- 0,86%) a 19537 ed il FTSE IT All-Share (- 0,74%) a 21463, questi ultimi appesantiti dai titoli del settore energetico vista la continua discesa del prezzo del petrolio (in 6 sedute da 54 $ a 47 $ di oggi) e dai titoli del settore bancario (Ubi, Bpm, Bper ed Intesa su tutti, ma non il nostro IFIS che vedremo dopo). Da notare sui nostri indici che la candela di venerdi (shooting star) indice di una più che probabile inversione, è stata ribaltata ieri da una figura rialzista come l’hammer, ma come abbiamo visto oggi questa possibilità è stata negata, quindi anche gli investitori (grandi e piccoli) non sanno che pesci prendere e quasi sicuramente aspettano le mosse degli USA dopo la decisione della FED di domani sera circa la politica monetaria da attuare. I livelli di resistenza sui due indici 19800 e 21584 continuano a tenere in chiusura del cash. Rotture in intraday contano a poco.
Ritornando ai dati macro usciti oggi , nello specifico il German ZEW Current Conditions di marzo ha riportato una contrazione a 77.3 contro attese per 78.0 anche se migliore dello scorso mese a 76.4, stessa cosa per il German ZEW Economic Sentiment di marzo uscito a 12.8 contro attese per 13.1 ed il 10.4 di febbraio, stabile invece i CPI di febbraio usciti a + 0,6% (mese/mese) e a + 2,2% (anno/anno), infine in contrazione anche la produzione industriale di gennaio dell’area EU usciti a 0.6% contro attese per 0.9% (anno/anno) ed a 0.9% contro attese per 1.3% (mese/mese). Domani escono i CPI francesi ed italiani.
Passando ora ai mercati USA, ad eccezione del Nasdaq 100 che un po’ si muove sempre a ridosso dei massimi storici a 5400 ca., per il DOW e l’S&P500 calma piatta ed anche oggi il range è modesto e le performance sono in leggera negatività, ma ribadiamo che rimangono in attesa dei dati macro che usciranno domani sulle vendite al dettaglio di Febbraio e dei CPI sempre di febbraio, ma il clou della giornata è la conferenza stampa a margine della riunione del FOMC sulla decisione (praticamente già scontata) di un rialzo dei tassi dello 0,25% che porterebbe il tasso di sconto all’ 1%, ma soprattutto sulla “guidance” futura.
Diamo ora uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale continuano, con soddisfazione, le vendite di nostri titoli a target 50%, oggi nonostante una pesante performance del settore bancario, siamo riusciti a vendere la metà della posizione su:
- BANCA IFIS (IT0003188064) A 31,35.