Veloce aggiornamento del nostro portafoglio, a mercati aperti in chiusura di settimana, dopo l’ingresso dell’ETF Gold e del bond Veneto Banca Step-Up.
Il mercato obbligazionario, soprattutto italiano, è nervoso in questi giorni e la volatilità a tratti si fa sentire. Il nostro asset comunque regge bene e il NAV ritocca lievemente dopo il nuovo massimo storico registrato a fine gennaio scorso. Siamo infatti oggi ad un NAV pari a 111,22 rispetto ai 111,48 del recente nuovo massimo.
L’oro inizia a portarsi in progresso rispetto al nostro entry, come ipotizzato senza strappi ma a piccoli passi farciti da qualche correzione e pullback; di fatto stabile la Veneto Banca la cui volatilità a tratti può essere accentuata e alla quale dobbiamo fare l’abitudine.
Come nelle attese, nella prima riunione dell’era Trump la FED non ha modificato la propria politica monetaria, confermando i tassi di interesse nell’intervallo compreso tra lo 0,5% e lo 0,75%. La Banca Centrale USA ha posto in evidenza che l’economia statunitense continua a registrate un tasso di crescita moderato, nonostante una ripresa sia dei consumi sia della fiducia delle imprese dopo l’elezione di Trump. Il prossimo meeting è atteso per marzo e seppur sia ancora possibile un secondo aumento dei tassi (dopo quello di fine 2016) in quell’occasione, pare che la maggior probabilità sia attribuita alla riunione di giugno per il prossimo aumento dei Fed Funds.
Il Dollaro USA prosegue la sua fase di rimbalzo/pullback dai minimi senza inficiare al momento l’impostazione favorevole alla divisa americana. Unica cosa cui prestare attenzione è la dichiarazione di Trump che accusa l’Europa di tenere artificialmente basso l’Euro per favorire le esportazioni. Di per sé questa dichiarazione lascia il tempo che trova, al netto di interventi “forzati” sul mercato dei cambi, che dovrebbero tuttavia trovare l’appoggio delle grandi banche e, non da ultimo, della FED.
Portafoglio aggiornato nell’apposita sezione come di consueto e NAV riportato anche qui sotto.
