A caccia di supporti


Salve a tutti,

la negatività sul nostro indice purtroppo si è fatta pronunciata nella seconda parte della settimana appena conclusa, portando alla violazione ribassista dei primi supporti. Ora c'è da sperare che il movimento di breve possa essere arginato dalla soglia importantissima dei 18424 punti. In caso contrario andremo a cercare nuovi punti di appoggio da cui, si spera, potrà riprendere il trend rialzista di medio avviato con il forte rialzo di fine 2016. In caso di ripresa, timidi segnali positivi sopra 18701 punti, ma molto più significativo sarebbe il superamento di 18998 chiusura oraria.

Diamo una occhiata generale a tutti i titoli del listino, per fare il punto sul portafoglio e capire cosa attenderci nell'ottava in arrivo.

A2A: sta sostanzialmente lateralizzando da una decina di sedute. Venerdì ha fatto una barra che lascia ben sperare. Primo ostacolo di brevissimo a 1.28 chiusura oraria, ma sopra 1.297 chiusura giornaliera sarebbe un segnale molto più forte. Pericolo sotto 1.241 chiusura giornaliera: in quel caso penso punterebbe dritta allo stop.

Altantia: brutta barra quella di venerdì, che porta con sé probabili ulteriori affondi. Trend di brevissimo sostanzialmente laterale, ma se scende sotto 21.62 potrebbe accelerare al ribasso. Primo supporto importante di breve 21.25 chiusura giornaliera. Nel brevissimo darebbe speranze con una chiusura oraria superiore a 22.06, meglio ancora 22.27.

Azimut: continua il ribasso, senza segni di possibile inversione in arrivo, almeno per il momento. Importantissime qui le resistenze che in caso di test confermano il trend ribassista. Quelle di breve sono lontane (17.5 euro la prima), perciò guardiamo prima a quella di brevissimo: 16.29. Una chiusura oraria superiore a questa soglia darebbe già un primo timido tentativo di inversione. Non cerchiamo supporti che non ci sono: in caso di ulteriori discese andrà a cercarne di nuovi.

Banca Mediolanum: non si attenua la forte negatività di brevissimo. Come per Azimut, le prime resistenze di breve sono lontane, perciò guardiamo al brevissimo per farci una idea di dove sia il primo ostacolo da superare per dare primi segnali positivi: 6.465 chiusura oraria. Come per Azimut, inutile andare a cercare supporti inesistenti: quando il trend invertirà sarà perché le resistenze che lo tengono ribassista verranno violate al rialzo, non prima.

Banco BPM: come Azimut e Mediolanum, ma ancora più marcato. Il trend è negativo, inutile cercare punti di acquisto su sui il prezzo potrebbe rimbalzare per qualche ora per poi sprofondare di nuovo. Meglio attendere segnali di inversione di trend, quindi guardiamo alle resistenze di brevissimo, per cominciare. Primi segnali positivi sopra 2.356 chiusura oraria. Qualsiasi acquisto prima di allora è l'equivalente di un gratta e vinci.

BPER Banca: ancora più negativa delle precedenti. Primo ostacolo 4.336 chiusura oraria.

Brembo: inversione di brevissimo molto violenta, con test del primo supporto di breve (62.25) e rimbalzo. Per negare subito questo segnale di debolezza ci vorrebbe una inversione rialzista di brevissimo altrettanto violenta, con chiusura oraria superiore a 64.80. In caso di ulteriori affondi occhi puntati sul supporto principale, posto a 60.30.

Buzzi Unicem: accelera al ribasso dopo il brutto segnale di giovedì e manda in stop dinamico la posizione in essere dal 14 febbraio, causando una perdita del 2%. Peccato perché sembrava impostata bene nei primi giorni. Attenzione alle resistenze di brevissimo, poste a 23.74 in primis e poi 24.12. Solo una chiusura oraria sopra 23.74 potrà essere interpretata come primo segnale positivo. In caso di ulteriore negatività c'è sempre supporto importante a 22.05.

Campari: corregge dai massimi di periodo ma per ora non preoccupa. Supporti importanti a 9.54 e 9.385 chiusura giornaliera. Resistenze di brevissimo a 9.72 e 9.81 chiusura oraria.

CNH Industrial: tanto tuonò, che infine piovve... violata al ribasso, seppur di poco, la barra del 6 febbario, cui sono seguite ben 13 barre inside. Trend di brevissimo negativo, dunque, con prima resistenza importante a 8.895 chiusura oraria.

Enel: è in trend rialzista di brevissimo. Ha violato la prima resistenza oraria ma non è riuscita a chiudere sopra la seconda. La sequenza di minimi e massimi di brevissimo è comunque rialzista, quindi teniamo d'occhio i supporti orari, posti a 3.962 e 3.950. Forza vera solo sopra 4.08 chiusura giornaliera. Primo segnale di pericolo sotto 3.938 chiusura giornaliera.

Eni: è in trend lateral-rialzista di breve, fatto di minimi e massimi crescenti, anche se di poco.Teniamo quindi docchio i supporti giornalieri posti a 14.11 e più importante 13.84. Una chiusura giornaliera sopra 14.58 sarebbe già un segnale incoraggiante.

Exor: piccola correzione di brevissimo in corso. I supporti importanti sono lontani, e comunque è meglio guardare alle resistenze orarie, che se violate ridarebbero forza al trend rialzista di fondo. Primo livello di guardia 45.48 chiusura oraria, dunque.

Ferrari: lateralizza sui massimi senza dare segni di cedimento, almeno per ora.

Fiat Chrysler: crolla malamente e va in stop dinamico, causando una perdita dello 0.6%. Peccato perché era mancato veramente pochissimo al target. Rotti tutti i supporti di brevissimo. Ora punta 9.435, a meno che non chiuda sopra 10.71 un'ora, nel qual caso riprenderebbe il trend rialzista.

Finecobank: lateral-ribassista, ma con la barra di venerdì è andata a fermarsi proprio sul supportone di breve, rimbalzando. Prima conferma rialzista in caso di chiusura giornaliera sopra 5.53.

Generali: doppio minimo e stop loss sfiorato, per ora. Trend ribassista di brevissimo. Se rimbalza deve portarsi prima possibile sopra 14.68, ma meglio ancora 14.79 chiusura oraria.

Intesa San Paolo: trend ribassista di breve. Inversione solo sopra 2.26 chiusura giornaliera, ma primi segnali positivi sopra 2.196 chiusura oraria. Come per le altre banche viste in precedenza, inutile andare a cercare supporti che non ci sono. Se cade, lasciamola cadere.

Italgas: lateralizza sui massimi di periodo, e si è appoggiata al principale supporto di breve, 3.736. Se dovesse cedere questa soglia dovremmo attendere la formazione di nuove basi d'appoggio e cominciare a monitorare le resistenze in cerca di segnali di ripresa del trend rialzista.

Leonardo: balza a sorpresa verso l'alto, dopo undici barre inside di quella del 8 febbraio. Ora vediamo come si comporta sulla prima resistenza giornaliera, 12.62. Supporto da non perdere per non invalidare il rimbalzo: 11.60 chiusura oraria.

Luxottica: rimbalza a sorpresa e rompe la prima resistenza di brevissimo (49.54), per poi andare subito all'attacco di quella successiva (49.9), ma si ferma prima di testarla e ritraccia. Il movimento in corso non è da disprezzare, ma vorrei vedere una chiusura oraria sopra 49.9 prima di cantare vittoria.

Mediaset: possibile doppio minimo sporco, ma in tutta onestà non so come leggere questo titolo. Se guardiamo al movimento di fondo siamo in un laterale lievemente discendente dopo lo strappo rialzista violento di dicembre. Nel brevissimo abbiamo massimi crescenti e minimi decrescenti. Personalmente ci capisco poco.

Mediobanca: ci ha stoppati in settimana ed è andata a cercare il supporto di breve, 7.415, testato e rotto di pochi tick per poi imbalzare. Ripresa rialzista di brevissimo solo sopra 7.945, nel qual caso avremmo probabilmente una nuova trendline da sfruttare.

Moncler: testa il primo supporto di breve, 17.52 e rimbalza. Per il momento non vedo nulla di significativo di cui parlare.

Poste Italiane: sempre laterale altalenante senza meta.

Prysmian: completa un setup operativo abbastanza pulito e quindi è buy stop 24.51, stop loss 23.56, target 25.44 e 25.85.

Recordati: inarrestabile, sta facendo un flag sui massimi, solitamente una figura di continuazione.

Saipem: debolissima, decisamente da non prendere nemmeno in considerazione in questo momento. 

Salvatore Ferragamo: corregge dai massimi ma fa anche un hammer pronunciato. Non ci sono segnali operativi e dobbiamo stare a guardare.

Snam: corregge dal massimo di periodo e rompe al ribasso il supporto di breve, chiudendo anche sotto la giornata. Probabili ulteriori discese di brevissimo e caccia a nuovi supporti. Stiamo a guardare.

STM: corregge leggermente dai massimi. Per ora niente da segnalare.

Telecom Italia:debole, lateralizza sui minimi di periodo e non sembra particolarmente intenzionata a risalire. Le resistenze importanti di breve sono lontane, per ora guardiamo al brevissimo, dove il primo ostacolo si trova a 0.784 chiusura oraria.

Tenaris: debole dopo la barra terrificante di giovedì. Ha rotto il minimo di periodo per poi rimbalzare e chiudervi sopra. Restiamo in attesa di sviluppi.

Terna: l'ex resistenza non ha funzionato molto bene come supporto, perciò guardiamo ai punti chiave del trend in essere e vediamo come si comporta in caso di test .Supporto di brevissimo a 4.338; sopra 4.422 si dovrebbe fermare la correzione in corso, sopra 4.454 ripartirebbe il trend. Tutte chiusure orarie.

UBI Banca: è in trend di breve chiaramente discendente. Primi segnali positivi solo sopra 2.998 chiusura oraria

Unicredit: finito l'aumento di capitale, è debole sui minimi di una fase laterale di breve. Ci sarebbe un doppio minimo, ma restiamo a guardare.

Unipol: corregge con decisione e chiude sul minimo di barra. Segnale poco incoraggiante. Di supporti validi di brevissimo non ce ne sono e comunque è meglio guardare alle resistenze. Primi segnali positivi sopra 3.508 chiusura oraria.

Unipol SAI: a differenza di Unipol si trova in un trend di brevissimo meno debole. In caso di chiusura giornaliera sopra 2.034 potrebbe prendere nuovo slancio rialzista.

Yoox: debolissima da tempo ormai, da evitare in attesa che trovi nuovi supporti su cui costruire qualcosa di stabile.

Portafoglio aggiornato alla chiusura di venerdì:

Buon inizio di settimana a tutti

DD'O

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)