All'inizio di agosto il passaggio del pacchetto di maggioranza di Pininfarina agli indiani provoco' una OPA obbligatoria a 1,1 euro, poiché l'azione valeva quasi il doppio venne consegnato lo 0,07% del capitale disponibile per l'OPA ed infatti ancora oggi le quotazioni sfiorano i due euro.
Con Mediacontech MCH siamo davanti ad una cosa analoga, il calcolo del valore patrimoniale è semplicissimo, aggiungete i grossi crediti fiscali per perdite pregresse e comprenderete perché l'operazione dell'opa beffarda si è chiusa, venerdì, con una adesione attorno allo 0,15%.
Rimane aperta la questione Parmalat con opa a 2,80 euro e quotazione tra 2,95 e 3 euro. Finora le adesioni sono state pochissime. Qui vi è ovviamente una componente speculativa: se i francesi ottengono con l'opa oltre il 2,5% del capitale possono procedere con i loro piani di delisting etc. Finora l'adesione è stata omeopatica, ma non bisogna dimenticare che la maggior parte delle adesioni dovrebbe avvenire verso il 9 o il 10 marzo. Certo che si rimane stupiti (come per Pininfarina) che certe persone mal consigliate preferiscano consegnare le azioni all'opa incassando 2,80 euro (come avvenuto regolarmente finora in corso di opa e testimoniato dalle comunicazioni alla consob, anche se per cifre limitatissime) anziché venderle in borsa tra 2,95 e 3 euro. Ne abbiamo gia' parlato e non vogliamo infierire su chi preferisce un minore incasso tra due settimane ad un maggiore incasso immediato del 7%.....Ma la borsa è bella perché è molto strana e dileggia la logica.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)